Sudafrica, Nuova Zelanda, Irlanda, Inghilterra, Galles e Argentina: le semifinaliste usciranno da questo gruppo di nomi
Mondiali Juniores: Australia fuori dalle semifinali, sei in corsa
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
World Rugby U20 Championship: rivelata la sede i e gironi dell’edizione 2024 del Mondiale giovanile
Si giocherà la prossima estate nell'Emisfero Sud
Sorpresa al World Rugby U20 Trophy: Scozia KO con l’Uruguay
La favorita predesignata ha perso il match decisivo per la qualificazione alla finale. Teritos o Spagna per la promozione
World Rugby Trophy under 20: i risultati della seconda giornata
Dopo la prima parte del Torneo, iniziano le difficoltà per la Scozia, che si giocherà l'accesso alla finale contro l'Uruguay
World Rugby U20 Trophy: Uruguay, Samoa e Spagna per mettere i bastoni tra le ruote della Scozia
I sudamericani saranno i prossimi avversari della squadra favorita, mentre iberici e isolani si sfidano per una gara che vale la finale del torneo
È iniziato il World Rugby U20 Trophy
Nella prima giornata nette affermazioni di Scozia e Spagna, vittoriose anche Uruguay e Samoa
il titolo parla di “cinque in corsa” (NZ, SA, Arg, Wal e Irlanda), ma poi giustamente si fa rientrare nei giochi pure l’inghilterra, che se farà i abbordabilissimi 5 punti con gli USA chiuderà a 10…
peccato che in questi giorni non sto riuscendo a trovare il tempo per guardar qualche partita, qualcuno che sta seguendo ha voglia di condividere qualche impressione?
“i abbordabilissimi” è fantastico…
Ho visto a spizzichi e mozzichi anche io le partite ma mi pare che i baby blacks (si qualificheranno sicuro) ma mancano ancora di qualità rispetto gli anni passati tra galles e argentina saranno botte da orbi e penso la sfanghino i pumitas e l’ultima qualificata è troppo complicato sceglierla perchè troppi incastri e troppe combinazioni certo che questa nazionale americana ha sparigliato i giochi troppo materassi per questa conpetizione ad un livello peggio del nostro l’anno scorso… Magari si salvano ma non sono da elite mondiale questo sicuro
Per il resto Francia che non sa bene cosa fare con la palla in mano, almeno contro l’inghilterra, e ci fa bestemmiare ancora più per la partita persa nel 6n australia con una buonissima squadra come del resto gli irlandesi, scozzesi e samoani non li ho visti minimamente ma i fijani sono più impegnati a far legna come pensare di giocare sono 15 giocatori non una squadra
Queste sono le mie impressioni spero siano più o meno condivise
Marco ho visto quasi tutte le grandi, Galles ed Argentina no le vedro’ nella sfida diretta. Cosi’ per quello che ho visto: Baby Boks mi sembrano quelli piu’ attrezzati, Baby Blacks solita gran bella squadra ma come l’anno scorso sembra che manchi quel qualcosina in piu’ che avevano negli anni precedenti. Inghilterra solida, muscolare ben messa in campo e con buone individualita’. Irlanda a parte 3-4 elementi di buon livello per me una squadra molto meno forte che l’anno scorso nei singoli, ma estremamente ben allenata e messa in campo. Francia non un granche’. Guardando ai gironi ed all’ultima giornata Boks, Baby Blacks e Inghilterra alle semi come miglior seconda, la vincente di Galles contro Argentina la quarta e mi sa che non si esce da un Baby Blacks contro Baby Boks in finale.
premessa: sono educatore di minirugby in una società fuori da tutti i circuiti che contano.
Domanda: ho visto a spizzichi e bocconi la ns u 20 in Cile e vedo che i fisici dei ns sono più o meno quello di ragazzi di pari età che girano per strada.
Ho visto di più la competizione in Francia e mi sono cadute le palle:
d’accordo che giocano tutti in squadre che noi le sognamo di notte e di conseguenza, presumo, con una preparazione fisica pari ai fratelli maggiori.
ma, cazzus, ognuno di questi ( figli della rosa, mini books, nz ecc) , la Francia di meno, ci rendeno, a spanne, almeno 10 kg di muscolaoni a cranio.
esclusi gli isolani, siamo tutti ,più o meno, bianchi-caucasici allore dove cacchio sta l’inghippo?
Il fatto serio è che in questi posti (forse inghilterra a parte), i “mejo” di un anno aspirano a entrare in nazionale e quindi magari sicuramente qualcuno prende qualche scorciatoia (ma fino a quando l’irb non si muove non lo sapremmo mai) ma la verità è che anche in italia su tutti i nati di un anno trovi 30 ragazzi con un fisico del genere come satistica ci siamo solo che da noi quanti di questi 30 giocano a rugby? Partiamo da questo anche
Ovviamente parlavo solo del fisico poi c’è una competenza di base che apprendono fino da bimbi piccoli e una competenza tecnica che apprendono prima di noi perchè hanno già una base più solida su cui costruire
Che sia chiaro perchè altrimenti reclutiamo i 15 pugili più grossi in italia e vinciamo il 6 N
Cocnrodo con tergestum ci sono alcune Nazionali con dei fisici assurdi, in particolari le emisfero sud e l’Inghilterra…per correttezza devo ancora vedere Argentina e Galles quindi su di loro non posso dire molto ma ci sono Australiani, Sud Africani, Neo Zelandesi ed Inglesi (in particolar modo queste 4) che o non sono Under 20 oppure non so mangeranno 20 kg di carne di angus cruda al giorno.
Bona la carne di angus!!! Magari una bella grigliatona
in nz.,australia,sud-africa,inghilterra,francia,sono sport nazionali come tu ben sai i ragazzi come prima scelta hanno il rugby da noi sara’ la settima ottava scelta nel nord nel centro-sud la quindicesima
mancanza di strutture,tecnici preparati e i piccioli per ultimo.
qualcosina si sta facendo nella zona romana con diverse realta’ giovanili
di livello.vedi frascati,capitolina,lazio,primavera.
in abruzzo l’aquila,in campania benevento,la zona napoletana,
qualcosina in sicilia e sardegna.
tutto qui il ns rugby.
stavo facendo la stessa riflessione guardando la maggiore contro il SAF…
cosa mangiano questi?
il fatto è che non siamo gli ultimi arrivati a livello di preparatori atletici e non credo che siamo (almeno per ora) un popolo denutrito…
la stessa questione me l’ero posta due anni fa, quando la jrwc si è giocata in veneto… i vincitori NZ sembravano i fratelli maggiori degli inglesi, che già erano grossetti di loro…
quando incontri i nostri nazionali in borghese (fatte alcune rare eccezioni) non ti sembra di incontrare una specie aliena…
discorso a parte per gli isolani, che hanno indubbiamente una struttura ed una maturazione diversa dalla nostra…
si ricordo bene quei bestioni di barrett e anscombe! o luke whitelock per citare un avanti!
Ho visto quasi tutta NZ-Australia, partita bellissima, intensa, forse non stratosferica nè il massimo della spettcolarità, ma davvero un altro livello, un altro pianeta. Wallabies che hanno fatto di tutto per cercare di sovvertire il risultato, ma invano, bella la loro azione d’attacco finale…comunque i migliori Baby-Blacks li ho visti al mondiale italiano del 2011, ma certamente quelli che sono arrivati in finale l’anno scorso o quelli di quest’anno non sono gli ultimi della classe. Non voglio azzardare, ma i risultati della nazionale giovanile australiana forse rispecchiano un movimento un pò in calo? E’ solo un’ipotesi avventata, di certo sappiamo tutti che nella terra dei canguri la qualità del rugby è elevatissima, pur non essendo però lo sport dominante visto che se la batte con il rugby league e l’aussie rules, e visto che molti giovani potenziali talenti che potrebbero sfondare nel rugby union si danno a questi altri due sport.
Ad ogni modo, vamos Pumitas!!!! E siamo già a due vittorie…
concordo san son proprio bravi a giocare, competenti, smaliziati..li masticano rugby dalla culla, si preparano ed allenano con metodologie evolute, si preparano a scuola, studiano il gioco anche storicamente, è un altro pianeta!
impossibile al giorno d’ oggi per un paese come l’ italia pensare di competere con le nazioni dell’ emisfero sud a livello junior e senior..
chi fa ste allusioni e dietrologia spiccia sul doping lo fa senza uno straccio di prova (i controlli nei campionati dell’ emisfero sud vengono fatti forse piu che qui, basta guardare le tabelle e i controlli wada degli ultimi anni), una franchigia NZ è stata controllata 8 volte negli ultimi 5 mesi (a sorpresa ovviamente)..
la differenza è che i giovani selezionati nelle grandi nazionali sono la meglio gioventù, qui la meglio gioventu tenta col calcio, quelli alti basket e pallavolo, gli scartati provano con quel che resta, fra questi il rugby..mica scopro l’ acqua calda! basta vederli solo correre..
Mez so che sei “sensibile” per tutto quello che riguarda l’emisfero sud ma quello che dico io è una cosa che vale per tutti e due gli emisferi e se rileggi bene il post che ho scritto ho scritto che buona parte delle fortune di questi paesi è proprio la massa di tesserati e la competenza di base che hanno nel sangue i bimbi nz sudafricani gallesi etc etc etc
Ma fino a quando l’irb non mette sotto controllo con il passaporto biologico almeno npc, la currie cup, la celtic il top 14 l’aviva, insomma diciamo il mondo dei pro i sospetti i dubbi e soprattutto una pena certa e uguale per tutti ci sarà sempre il sospetto e gente che più o meno giustamente insinua sospetti più o meno leciti, cioé nel ciclismo perché li beccano i pro che si bombano? Perché subiscono fino a venti controlli l’anno per i ciclisti del protur e non solo vengono a casa tua a farti le analisi
Per concludere qualcuno che si bomberà ci sarà pure nel mondo, e lasciami dire che schifo!, ma fino a che non si affronterà il problema in maniera seria e scentifica continueranno questi discorsi 🙁
I seperpro sono molto piu’ controllati che i giovani i ceri controlli vanno intensificati a livelli giovanili in tutto il mondo…giustamente citi il cuclusmo che per decenni ha chiuso piu’ di un occhio e fatto finra di non vedere svegliandosi solo quando era troppo tardi ed il doping era pienamente parte del sistema…lungi da me spezzare una lancia per Armstrong ma quando dice che farsi era talmente parte del sistema che era come gonfiaee le ruote della bici e riempire la borraccia d’acqua mi sa che dice una cosa non lontana dalla realta’…questo dobbiamo evitare che succeda nel rugby che diventi parte del sistema e per farlo bisogna partire dalle giovanili ovunque .
Il discorso fisico poi e’ completamente distaccato dal discorso tecnica, skill, competenze che queste siano maggiormente sviluppate in certi paesi che altri e’ palese e chiaro.
Sui fisici ricordo che anche ai tempi del blocco dell’Est questi affermavano che la loro ricerca scientifica era superiore, che le loro metodologie erano all’avanguardia e superiori…cose che ora anche i cinesi affermano quando mettono in vasca una ragazzina che nuota piu’ veloce dei migliori nuotatori maschili…quando si parla di doping si dovrebbe essere un po’ meno tifosi e piu’ ggettivi.
non capisco cosa c’entri il doping di stato dell ex germania est..qui dovrebbe essere tutto il mondo del rugby connivente..
la nuotatrice cinese finche non dimostrano scientificamente che ha barato o è dopata o è un ermafrodito etc. son chiacchiere da bar!
io credo alla scienza, alle prove, non alle chiacchiere perche uno è piu sviluppato fisicamente di un altro a 16 o 18 anni (la nuotatrice cinese come la coreana avevano 16 anni ai tempi degli exploit)
e poi stefo quando la ragazza cinese avrebbe nuotato con tempi migliori dei migliori nuotatori maschili???
te lo dico io MAI! è fisiologicamente impossibile, anche col doping!
sul doping di stato dell’ ex germania est ricordo che non usavano solo ed esclusivamente la chimica, avevano dei programmi di studio veramente avanzati ad esempio scoprirono come sfruttare la sovraproduzione di ormoni nel periodo dei primi 3 mesi di gravidanza per poi fare abortire e preparare alle gare, oppure come ritardare il menarca per avere le atlete bambine..
è un discorso talmente lungo e complesso che non puo certo esser banalizzato in questo modo e soprattutto con provocazioni di bassa lega come “quando si parla di doping si dovrebbe essere un po’ meno tifosi e piu’ oggettivi”..
ripeto io credo alle prove, portate le prove e diro scusate avevate ragione! evidence, non chiacchiere da bar!
sai come si chiama e in quale manifestazione ufficiale o gara avrebbe fatto sti tempi inferiori “ai migliori nuotatori uomini” l’ atleta cinese??? quale specialità e quale tempo ha registrato?
dov’è l’ oggettività di questa tua affermazione???
@mez penso si riferisca a Ye Shiwen http://www.bbc.co.uk/news/magazine-19116749
detto questo, capisco quando dici che se non c’e’ neanche un caso di doping rilevato ci sono davvero pochi elementi per parlarne.
pero’ e’ anche vero che le storie del passato le conosciamo benissimo ed in moltissimi sport. ed una parte significativa dei casi piu’ eclatanti nel passato s’e’ rivelata vera. Io un paio di centesimi su un paio di prossimi casi, anche nel calcio, ce li metterei con piacere.
si gsp..scusa mi era sfuggito il tuo post!
stefo ho portato l’ esempio della franchigia NZ perche conosco l’ episodio ne ho sentito parlare da gente che gravita attorno a quelle realta e ho letto diversi documenti a riguardo nonche il resoconto delle analisi di laboratorio..parlo e discuto di quel che son sicuro, non per leggende metropolitane! fatti non pugnette! 😉
la bravura l’ eccellenza la superiorità e la preparazione altrui son sempre frutto di qualche trucco, o dopati o favoriti dagli arbitri..
mai perche semplicemente son piu bravi!
anche questo fa parte dell’ odiosa cultura dell’ alibi tipicamente italiana!!! IMHO
Mez la tua reazione ogni volta sugli aB mi lascia basito. Temo a chiederti cosa pensi del tackle Umaga-Mealamu su BOD nel 2005 🙂
Tornando al punto: sulla Shiwen (certo che lo so come si chiama) mi ricordo le Olimpiadi 2012 dove mi pare fece l’ultima vasca di non ricordo quale specialita’ piu’ veloce di Lochte…proprio da li’ partirono le grosse discussioni ed accuse da parte USA.
Quando si aprla di doping visto che dici di saperne molto dovresti anche sapere che l’anti-doping purtroppo ma per forza gioca a rincorrere il doping che la “ricerca scientiica” e’ sempre “un metro” piu’ avanti e che non si puo’ escludere che certe sostanze utilizzate oggi non vengano beccate al test anti-doping, e’ stato cosi’ per anni per la CERA ed altre sostanze. Il disocrso doping e’ molto piu’ complesso di quello che fai tu, il dammi i test positivi, le prove non e’ quello che basta in una situazione dove la ricerca scientifica fa la differenza.
Altro putno: non e’ alibi, rileggi bene quello che ho scritto ieri su tutte le squadre in risposta all’utente che chiedeva informazioni riguardo alle partite e rileggi bene: “Il discorso fisico poi e’ completamente distaccato dal discorso tecnica, skill, competenze che queste siano maggiormente sviluppate in certi paesi che altri e’ palese e chiaro.” Mi sembra quindi piu’ che chiaro mez che ci siano delel competenze tecniche e skill superiori che non ho personalmente mai negato e tanto meno messo in discussione. Il discorso e’ diverso e completamente slegato, io parlo di un problema ed un rischio generale nel rugby (infatti ho scritto: “controlli vanno intensificati a livelli giovanili in tutto il mondo” e per essere sicuro che fosse chiaro che non stavo parlando di un solo paese ho riscritto alla fine dello stesso post: ” bisogna partire dalle giovanili ovunque .”).
In questo torneo mi stanno stupendo i fisici di 4 Nazionali in particolare, non sono ipocrita e lo dico, cosi’ come a me dopo l’infortunio col tour Lions 2005 stupi’ l’esplosione fisica che ebbe BOD (dubbi rinforzati oggi dal fatto che nelle ultime 2 stagioni sia molto meno gonfio), per me il BOD RWC’07 e’ fortemente sospetto se vuoi che ti dica la verita’.
cosa c’entrano gli ABs in questo caso specifico lo sai solo tu..io non li ho manco nominati (ho riportato il caso di una franchigia NZ controllata 8 volte in 5 mesi (13 giocatori per volta a sorpresa) perche lo conosco direttamente e non per sentito dire..
sull’ argomento senza falsa modestia penso di esser abbastanza ferrato, se non altro per aver discusso la tesi su clenbuterolo e sul salbutamolo e le loro applicazioni nello sport (per dirla terra terra son partito ragionando dal fatto che l’ 86% dei ciclisti professionisti dichiarava dei sintomi asmatici se non asma vero e proprio, era il 2006..)
quanto agli allenamenti alle skills nel rugby, dicevo solo che se prendi un bimbo NZ e un italiano nella loro evoluzione sportiva, è normale che uno sia anche piu strutturato fisicamente se si allena intensamente e specificatamente alla pratica rugbystica..
aggiungo un’ultima cosa: essendo stato in collegio con ragazzi stranieri (anche nord europa, anche irlandesi) posso dire di non avere mai pensato che quelli grandi e grossi o fisicati che giocavano con me fossero tutti dopati o abnormali..questo per dire che vi è gia una selezione naturale (come per altro successo per gli altri sport, tutti!) e qui sappiamo bene che i ragazzi maturano piu tardi, psicofisiologicamente, ma piu semplicemente fisicamente e psichicamente..
a me sinceramente han impressionato solo i baby boks fisicamente..ho scritto che sembrano anche piu grandi d’ eta, ma lungi da me fare facili allusioni!
mez io ne vedo diverse di Nazioni che sono piu’ grosse delle altre, mangeranno tanta carne di angus probabilmente ma io quando gli interessi in gioco sono alti non metto la mano sul fuoco per nessuno…mettiamola cosi’
si ma se viviamo di e con sti sospetti, qualsiasi vincitore di qualsiasi sport sarà sempre “chiacchierato”..
preferisco pensare che i cheaters siano la minima parte e siano si un “cancro” da debellare..
poi non parlerei di ricerca nel doping, la ricerca è sempre e solo medica, come le relative applicazioni..il doping è l’ applicazione appunto distorta di queste “pratiche” teorie e scoperte scientifiche!
Sulla ricerca hai pienamente ragione, il doping e’ una distorsione.
Sui sospetti…mez purtroppo lo sport pro ha portato a questo (tutti gli sport)…io la mano sul fuooco non la metto per nessuno specialmente quando not nel giro di qualche anno un’esplosione fisica impressionante soprattutto a livello giovanile.
shiwen ye..shiwen è il nome!
poi scusa fare un paragone su un 50 lanciato dopo 150 (la ye) e dopo 350 (lochte) e soprattutto dopo aver disputato molte piu gare e batterie in varie specialità (lochte) per me è un paragone che non sta ne in cielo ne in terra, con zero valore scientifico..
dipende da troppi fattori esterni (avversari, da quanto è “tirata” la gara, in quale ora del giorno si nuota etc.)..
in una ipotetica sfida uno contro uno non puo esserci partita! troppo superiore fisiologicamente l’ uomo alla donna..e non è un discorso sessista attenzione, lungi da me, è una semplice constatazione sulla fisiologia umana! in qualsiasi sport..
mez ma scusa fai sul serio sul nome a fare il puntiglioso sul nome?secondo mez e’ un caso talmente famoso visto che e’ capitato alle olimpiadi di neanche un anno fa che non pensavo di dover specificare nome e cognome e che e’ avvenuto nell’ultima vasca della gara…pensavo (e penso tuttora) di dialogare con persone con l’elasticita’ di capire di cosa si sta parlando senza dover specificare ogni virgola e punto…dovro’ stare piu’ attento in futuro e mettere ogni cosa giusto per evitare
si era per fare il puntiglioso..mica te la sarai presa dai!!!
come sempre era per: la precisione! 🙂
ok…comunque penso ci siamo spiegati, io non punto il dito contro questa o quella federazione, penso che in generale a livello giovanile la situazione sia fortemente a rischio e note delle differenze fisiche prima di tutto rispetto a 3-4 anni fa, secondo tra Nazione e Nazione che secondo me sono strane…poi boh cme detto ieri magari son 20 kg di angus beef crudo al giorno a fare la differenza per la gioia dei produttori di carta igienica
piu che giovanile è a rischio e molto (soprattutto per cattiva informazione) il cosiddetto mondo dello “sport dilettantistico” e gli sportivi della domenica..(gente che si dopa per fare una semplice partitella a calcetto o per la scampagnata con la bici per battere gli amici..è un paradosso ma mica lontano dalla realta!)..
Aggiungo una cosa a quel che dice Mez, con cui sono d’accordo: oggigiorno è davvero difficilissimo sfuggire ai controlli. La tecnologia di misurazione di metaboliti steroidei ha raggiunto livelli assoluti. Perció le cose sono due: o non si dopano o la connivenza è totale, e non si cosa sia peggio. Io avrei una soluzione che peró è più una provocazione (che farà storcere il naso): liberalizzare il doping.
space dove la ricerca scientifica stia spingendo il doping non lo sanno i vertici della wada figurati quello che sappiamo noi, secondo l’industria del doping e’ sempre avanti, che ci possano essere sostanze che oggi non riescono a venir beccate dai test non e’ escludibile a priori e non viene escluso a priori dalla Wada.
Space la nuova frontiera e’ il doping genetico comunque…
Stefo, sono un biologo e collaboro con il centro antidoping di Orbassano, vicino Torino e mi occupo di steroidi per lavoro. Credimi se ti dico che attualmente non c’è molecola che non possa essere individuata e misurata. Soprattutto da enti come la WADA (nei cui laboratori di Ginevra sono stato) che è dotata di strumentazione di un certo livello. Per quanto riguarda il doping genetico…operativamente siamo allo stesso livello della terapia genetica, non so se mi spiego.
space io l’ho scritto diverso tempo fa e piu volte, di liberalizzare le pratiche dopanti, immagina solo le reazioni..magari se riesci trova quei posts, avevo postato anche qualche documento interessante!
è impossibile farla franca con l’ epo (vedi ultimi casi al giro), la fai franca solo se hai gente che ti copre o un sistema squadra come quello di armstrong! è estremamente semplicistico dire “faccio cosi perche tutti fanno cosi, vi invito a leggere il libro di tyler hamilton, fa luce sul sistema e su come facevano ad eludere i pur rigidi controlli wada..
c’è un passaggio nel libro dove hamilton racconta di quanto fosse sicuro armstrong di non essere beccato che teneva le fiale di epo accanto al latte in frigorifero! sapevano sempre quando li avrebbero controllati in anticipo!!!
Ma infatti son d’accordo: io credo che il mito dell’atleta pulito e vincente, straripante sia estremamente romantico e rassicurante ma (purtroppo) probabilmente anacronistico.
Che si metta di fronte alla possibilità di utilizzare gli aiutini tutti, OPPORTUNAMENTE SEGUITI A LIVELLO DI SALUTE e via. Verosimilmente l’uso sarebbe più strutturato e più sicuro per l’atleta. Del resto gli uomini “normali” non bastano più 😀
D’accordo anche sull’EPO…ormai è davvero difficile non essere beccati, anche dai centri meno attrezzati. Del resto lo sport è ormai un lavoro che presenta mille rischi.
si avevo appunto parlato di superprofessionisti, superatleti professionisti..
un’ ultima cosa, l’ informazione sui possibili danni causati dall’ abuso di queste pratiche è quasi totalmente assente! anche questo fa parte della cosiddetta “cultura dello sport” a mio parere!
Space rispondo qua: se dici certe cose non posso che crederti pero’ diciamo che sia un “catch up game” non credo sia cosi’ negabile a priori.
Sulla “liberalizzazione” (lasciami passare il termine credo che ci capiamo cosa intendo) non condivido: prima di tutto perche’ sarebbe un’ammissione implicita di sconfitta: non sono riuscito ad arginare e limitare il problema (perche’?), le mie politiche non hanno funzionato, il doping ormai fa parte del sistema quindi provo una strategia di controllo piuttosto che di limitazione.
Secondo il discorso di “seguire a livello di salute”…se oggi pur conoscendo i problemi di salute che l’utilizzo di certe pratiche comporta il problema sussiste perche’ dovrebbe cambiare?La tua idea presumo sia: un medico controlla metodologie e dosaggio, ad un dosaggio x i rischi od effetti nocivi sono limitati quindi quello diventa il limite. Bene se oggi e’ vietato e comunque alcuni ne fanno uso, nel momento in cui a tutti e’ permesso di prendere x e’ molto probabile che alcuni passeranno (o continueranno a prendere) a 2x per avere un vantaggio…per limitare questo problema ti basi sugli stessi controlli che fai oggi quindi di fatto sposti solo il problema non lo risolvi.
Stefo il catch up game esiste eccome, ma è probabile (perché di certo vi sono solo le tasse) che in vantaggio alla fine è sempre chi controlla, non fosse solo per il fatto che controllare è più facile che inventare. Oltre che per altri mila motivi prettamente “tecnici”.
Liberalizzare (termine assolutamente calzante invece secondo me) E’ una sconfitta. Ma è più facile controllare se tutto avviene alla luce del giorno invece che di nascosto.
Intendiamoci: non è la soluzione migliore ma credo che sia quella che tutela meglio la salute degli atleti, non lo sport. Anche perché se ad un atleta che vuol prendere 2X gli si spiega che rischia tot (come non credo che ora avvenga sempre ed in maniera chiara, in quanto azione clandestina) allora è una scelta sua e alla luce del giorno.
cconcludendo: finanziare la ricerca e intensificare i controlli incrociati (rendere obbligatorio per protocollo il combinato sangue-urine in tutti gli sport e tutte le federazioni, con un numero minimo di tests da effettuare durante la stagione e l’ off season)..
anche la soluzione del passaporto biologico con alcune necessarie migliorie è una buona strada! IMHO
o piu semplicemente “liberalizzare” le pratiche dopanti..conseguenza un taglio netto anche allo smercio e commercio del mercato clandestino che ricalca in tutto e per tutto quello del traffico di stupefacenti! (quando non adottano gli stessi “canali”)
Esatto. Meno male che non tocca decidere a noi!! 😉
Sulla liberalizzazione non saro’ mai d’accordo a meno che non ci si trovi in una situazione di spalle contro il muro in cui tutto quanto fatto si e’ rivelato inutile. Ho avuto con amici e colleghi diverse volte questa discussione, ne comprendo ed accetto la logica su cui si fonda ma non la condivido.
Sottolineo poi come sia completamente contrario al concetto di educare sportivamente le persone, se liberalizzi il barare (perche’ di fatto e’ barare) come fa ad educare i piu’ giocani al valore dello sport? Secondo, mez giustamente sopra parli degli “sportivi della domenica” gente che cerca di emulare i sui miti, che spende 150-200 euro sulla scarpa X perche’ la usa Pinco Pallino, 50 Euro sulla maglietta termica Y, la sua Powerade e’ sempre nel borsone cosi’ come altri integratori piu’ o meno forti…se liberalizzi nell’alto livello che segnale dai?
Concordo invece sull’intesificazione dei controlli e soprattutto su una maggiore educazione sul tema del doping a tutti i livelli…ci aggiungo pene piu’ severe soprattutto per quegli allenatori e preparatori atletici a livello giovanile che spingono i ragazzi in una certa via.
Ah sull’ultimo punto sugli allenatori e preparatori dei giovani, ci sarebbe anche da domandarsi se stiamo abbassando troppo l’eta’ in cui la competizione nel senso del “dover vincere a tutti i costi”…questo perche’ certe azioni sono conseguenze di altre azioni.
direi che concordo..su un punto non troppo, è bello che i bimbi crescano coi valori dello sport etc tutto vero e molto bello, ma competere per vincere è il sale della competizione! migliorare sempre per arrivare ad un traguardo: la vittoria! certo una sana competizione, senza trucchi, senza cheaters! non la vittoria ad ogni costo, ma la consapevolezza che col lavoro il sacrificio il sudore i risultati arrivano quasi sempre..poi c’è chi è piu o meno bravo, ma spingere alla sana competizione, all’ eccellenza, per me non è sbagliato, anzi!!! (non mi piace l’ eccesso di competizione mutuato dalla societa americana, ecco quello specifico modello non mi piace troppo, ma quello anglosassone molto!)
ps se ti puo interessare io ho le under urmour da 27 euro scontate prese su lovell rugby (quelle nere lime blue) firm ground.. 🙂
Mez ho parlato della competizione “vincere a tutti i costi” non in generale della competizione…senza dimenticare poi che a diverse fasce d’eta’ equivalgoni diversi gradi di maturita’ e di saper o meno gestire vittoria e sconfitta…la domanda e’ stiamo portando troppo in basso come eta’ una mentalita’ in cui conta solo vincere e se perdi sei unnperdente e basta (uno puo’ essersi sacrificato ed aver dato tutto ma perdere ma il suo sforzo va riconosciuto…l’impegno come valore, l’applaudire l’avversario sconfitto all’uscira del campi) questo porta a conseguenze negative (anche al di la’ del doping)?
credo una bella risposta, per quanto riguarda il nostro sport, la diano tornei come il citta di treviso!
educare allo sport a scuola, aumentare e non diminuire le ore di educazione fisica, sport gratuito per tutti e investimenti in strutture ed infrastrutture..da quanto ne parliamo ma ancora si stenta ad agire! il resto viene di conseguenza
Parlo a livello piu’ generale, e mondiale…esempio pratico: la Leinster Senior School Cup, torneo antico e storico…mi domando le attenzioni mediatiche (diretta TV) e di sponsor che ormai attira (e che crescono) possono averne snaturato l’iniziale ethos che comunque era competitivo?E’ l’importanza di vincere ben figurare nel torneo diventato troppo pesante e quindi sta creando pressioni eccessive? Io una risposta certa non ce l’ho, e non penso che nessuno ce l’abbia mez, ma e’ un dubbio che mi pongo.
Ma infatti Stefo (e Mez) io dicevo che la liberalizzazione è una sconfitta per lo sport e i suoi valori (soprattutto nel rugby ma non solo) ma aiuterebbe a salvare vite e ad evitare che molti sportivi vadano incontro a danni permanenti. È davvero brutto da dire ma educare al doping sarebbe utile….vuoi mettere una somministrazione controllata, check up intensificati, mirati e disseminati nella vita di un atleta? Soprattutto in confronto a sottofondo nascosto, ambiguo e pericoloso di ora. E dico una cosa volutamente ingenua ma incredibilmente romantica: vuoi mettere l’atleta che gareggia pulito in una realtà di doping liberalizzato? Un eroe moderno. Bellissimo. Ma è un discorso sciocco.
Piuttosto sono tremendamente d’accordo quando dici che la competitività estrema sta invadendo fasce di età troppo giovani: probabilmente è una concausa fortissima.
Preciso che questo puo’ anche essere un problema di percezione da parte degli atleti, ho un esempio pratico provato personalmente con una U21 di uno sport diverso dal rugby, uno sport estremamente minore in cui tramite fondi della federazione europea abbiamo iniziato anni fa un progetto “elite performance” che quello sport non aveva mai avuto, per quanto noi fossimo a trasmettere il messaggio che non c’era pressione per i risultati nel torneo a cui avremmo partecipato e che era solo l’inizio di un processo lungo di sviluppo, un first step per l’organizzazione intera non solo per i giocatori ad un certo punto ci siamo resi conto che i ragazzi sentivano una forte pressione di dover fornire risultati che noi per primi non ci aspettavamo (perche’ irrealistici)…non ha portato a casi di doping o altro preciso ma e’ un esempio di come le cose possano non sempre funzionare come si crede e vuole.
Space si era chiaro quello che pensavi…
Ok…perdonate la repetita!
Space ti chiedo scusa, rileggento il mio post mi sono accorto ora che poteva suonare scortese…intendevo dire che non eri stato frainteso non che eri ripetitivo, ancora scusa.
Tranquillo Stefo! No problem! É un piacere chiacchierare con voi.
Ok mez allora ti faccio una domanda se una squadra pro viene supercontrollata saresti d’accordo all’ introduzione del passaporto biologico come ulteriore misura? E nel caso ti sei fatto un idea del perchè l’irb non si sia già messa in moto per l’introduzione di questo strumento?
assolutamente si! sono stradaccordo con tutte le ultime direttive wada, se non ricordo male anche paolo aveva pubblicato qualcosa al riguardo!
quanto all’ irb non puo adottare metodi e metodologie che non siano “centraliazzati”, cioe una singola federazione puo solo proporre soluzioni, ma prima di adottarle c’è un particolare iter da seguire, vari protocolli di analisi..
saro’ all’antica (pane e salame) ma questi discorsi sulla liberalizzazione delle
droghe non mi piace.
gli atleti di livello sicuramente saranno aiutati da farmaci spero non dopanti,
la massa muscolare credo si sviluppi con tanta palestra e sacrifici degli
atleti.
nel mio amato rugby spero e sono sicuro che il doping sia fuori anche perche’
girano pochi piccioli.
e’ rimasto l’unico sport pulito di squadra vediamo di farlo rimare tale.
aspetta è chiaro si tratta di una provocazione, un paradosso..
anche io credo in uno sport pulito, ho scritto piu su qualcosa sul vivere col sospetto doping, pero chi bara esiste e i metodi illeciti pure!
è una proposta di soluzione al problema, non la soluzione..
6N in Italia girano pochi soldi bel rugby altrove gli interessi in gioco ed i soldi cge girano sono ormai parecchi…vedi a quanto girano i diritti tv in Francua o Inghilterra, a quanto canno i diritti dei mondiali e drl 6N o del RC nei paesi dove il rugby conta…nel rugby ad alro livello girano tanti soldi non e’ piu’ il mondi che era una volta.
Fino a che non produci prove che un atleta faccia uso di sostanze dopanti (non solo steroidi quindi) è innocente e non è accettabile che si instauri clima di sospetto che ne offuschino i meriti/risultati. Certo è che la zona grigia tra il sospetto e la prova è densa e difficile. Per questo si parlava di proposte varie per semplificarla.
Mi riferivo al commento di 6nazioni