Follia al Rugby Polesine Orientale: l’intera squadra U16 squalificata

Insulti, bestemmie, spintoni. E un dirigente che letteralmente placca un arbitro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. cicciopasticcio 7 Giugno 2013, 09:24

    perchè gettare la spugna? c’è tutto il materiale necessario per rimettere in piedi la mala del brenta!!!!!!!!!!!!!

  2. roky 7 Giugno 2013, 09:28

    Per chi non conoscesse la realtà della costa polesana, questo non è nulla di sorprendete da parte di gente che viene da quelle zone. Per la stragrande maggioranza si tratta di persone ignorantissime e permalosissime che trovano perfettamente normale spaccarti la bocca se pensano che li stai guardando in un modo che a loro non va bene o se scambi due innocue parole con le loro donne. Sono la peggio “razza” del nord-est.

    • barbin cursari 7 Giugno 2013, 10:00

      parlare di “razza” mi fa sempre accaponare la pelle, ma ho capito il tuo virgolettato e quoto quasi tutto. come sapete sono di rovigo e conosco bene i luoghi del basso polesine e la gente che li abita (anche personalmente). si tratta di persone con una mentalità “da mafioso” nel senso che sono capaci di faide lunghe una vita. episodi del genere accadono anche sui campi di calcio di quelle zone. non mi stupisco quindi più di tanto. la cosa che fa tristezza è che si tratta di u16, e cioè di ragazzini che dovrebbero vivere lo sport in modo diametralmente opposto. tanto più se è rugby. sad, very sad. 🙁

      • roky 7 Giugno 2013, 10:45

        Son d’accordo su tutto. La mentalità è esattamente quella

      • mezeena10 7 Giugno 2013, 13:53

        responsabilità che sono soprattutto di chi li “educa” ed accompagna, come tale claudio visentin..
        puzza di pallatonda..tristezza!

    • gsp 7 Giugno 2013, 11:28

      sarebbe sempre meglio non generalizzare…

      • roky 7 Giugno 2013, 11:42

        Mi pareva chiaro ma è meglio che lo specifico: non dico che sono tutti così ma in quelle zone in molti hanno la baruffa facile

    • alice 7 Giugno 2013, 12:20

      Io sono di Porto Viro e mi sento offesa perché non si può classificare tutta la popolazione come dei mafiosi,quando invece ci sono persone che si impegnano giorno dopo giorno a far crescere, con non poche difficoltà, uno sport così nobile in una zona che vede solo lo sport del calcio. Seguendo il vostro ragionamento allora il ragazzo rumeno di 16 anni che ha placcato l’arbitro, si può quindi affermare che si povateva prevedere perché sono tutti delinquenti . Non si può fare di tutta l’erba un fascio, incolpare tutti per un errore del singolo.

      p.s. hanno riportato le informazioni in maniera sbagliata a placcare èstato un giocatore e non l’allenatore, come invece è stato scritto

      • barbin cursari 7 Giugno 2013, 12:45

        ti chiedo scusa alice se ti sei sentita offesa. non era mia intenzione dare del mafioso a chichessìa ma porre l’accento su un certo tipo di mentalità che in alcune aree della nostra provincia (e del nostro paese) da una interpretazione distorta dei concetti di onore o di torto. non è assolutamente giusto generalizzare ma anche tu puoi constatare che di situazioni simili a quella descritta nei nostri quotidiani se ne leggono spesso.

        • alice 7 Giugno 2013, 13:26

          Se vogliamo dirla tutta Porto viro e il basso polesine in questo singolo evento non c’entra poi tanto in quanto l’allenatore è di Rovigo e l’autore del placcaggio é rumeno…cmq accetto le scuse…mio marito è il presidente del rugby rosolina e ti assicuro che la sua squadra è stata danneggiata da questo avvenimento e ora il Rovigo ( non l’ ultima arrivata) è sul piede di guerra. nella mia zona se scoppiava una bomba faceva meno danni.

    • ovale11 7 Giugno 2013, 21:01

      Sono a poca distanza dalla costa polesana e conosco molto bene la zona e le persone che la popolano. Vuoi alcune loro caratteristiche : GENEROSI, LEALI, AMICHEVOLI!!!! …….”Per la stragrande maggioranza si tratta di persone ignorantissime e permalosissime” : ti sbagli di grosso e sinceramente trovo il tuo commento offensivo e fuori lugo.
      Sarà forse che sei stato rifutato da qualche bellezza del posto e sfoghi il tuo astio??? (spero venga eliminato il tuo commento, grazie)

  3. Katmandu 7 Giugno 2013, 09:33

    Io di partite contro i polesani in genere ne ho giocate poche, non ho visto la partita e non voglio adossare tutta la colpa ai bocia, ma secondo me già c’erano dei rancori dalla partita di andata, poi sicuro c’era un arbitro che non ha avuto la “sensibilità” per arbitrare una partita del genere, e quì ritorniamo sulla preparazione degli arbitri, un direttore di gara dovrebbe avere l’accortezza di vedere da subito se due squadre vogliono giocare o vogliono solo “regolare i conti in sospeso” parte tutto da li. In ogni rissa cui ho partecipato da giocatore posso asserire che un 50% di colpa l’hanno le due socetà ma l’altro 50 é dell’arbitro che non sa tenere una partita
    A questo proposito mi viene in mente un arbitro che dopo circa mezzoretta che giocavamo e ha visto che ci stavamo incattivendo ha chiamato a rapporto tutte e 2 le squadre, non solo i capitani e con molta calma ci ha detto che dovevamo divertirci e che il primo fallo che vedeva ci avrebbe cacciato e la partita si é subito “raffreddata”

    • kinky 7 Giugno 2013, 10:34

      Ok Kat, ma non si tratta di una rissa “normale” qui l’arbitro povero non c’entra nulla, è il dirigente che va squalificato a vita!! Comunque cose che capitano…se proprio devo dirla tutta ricordo un Benetton-Petrarca U17 alla Ghirada (quindi di gentaglia come è stata definita sopra in teoria non ce n’era) è scoppiata una rissa tra noi di mischia degenerata con i genitori (preciso del Treviso) in campo a sbraitare gli ombrelli e uno di questi a picchiare il nostro allenatore…..qui l’arbitro fu bravissimo a calamre tutti e soprattutto a riprendere i genitori e mandarli in castigo lontani dal campo. In compenso mia madre prima se la prese con me (vergonati) e poi mi disse vado di la a guardarmi l’U19 che meritano più di voi, non mi ha parlato per due giorni!!!

      • barbin cursari 7 Giugno 2013, 11:05

        esatto kinky. spesso questi episodi degenerano “grazie” all’aiuto dei genitori. ne ho visti e sentiti che dagli spalti incitavano il figlio di 8/9 anni a “spaccare” le gambe all’avversario. tua madre ha agito come avrei fatto io. sono un genitore e il mio primo pensiero è quello di dare un esempio positivo a mia figlia. ma per molti non è così purtroppo. mi capita a volte di arbitrare gare (eventi promozionali per i più piccini, niente di che) di arti marziali e mi è capitato spesso di dover assistere alla scena del genitore che contesta l’arbitro davanti al figlio perchè “il suo è stato più bravo dell’altro e meritava lui la medaglia”. quasi sempre con nessuna cognizione tecnica per giudicare. questo per dire che è fondamentale secondo me trasmettere ai figli “la cultura della sconfitta”, oltre a quella della vittoria. spero di essermi spiegato.

      • Katmandu 7 Giugno 2013, 12:18

        @ kinky allora ti riporto una quasi rissa, quando ti vedi gli avversari che entrano sempre di spalla senza mai chiudere il placcaggio, in ritardo e il capitano chiede lumi all’arbitro e quello ti risponde che un po di guerra non fa male a nessuno, che ci chiedeva cosa avevamo fatto noi per farli arrabbiare ma che comunque non vedeva nulla di irregolare. Sul 33-0 mandano uno dei nostri in ospedale e l’arbitro non si accorge nemmeno che é a terra senza sensi mi spieghi poi di chi é colpa se la partita degenera? Quando ha capito che anche noi non volevamo più giocare ma volevamo rispondere a tono ha fischiato la fine 10 minuti prima della fine
        Ora spiegami se l’arbitro in tutto questo non centra nulla, daccordo non conosco la dinamica dei fatti in questione ma permetti che nel mio caso ci eravamo leggermente alterati tuttiquanti guardalinee e accompagnatori inclusi?

        • mike 7 Giugno 2013, 12:47

          Ok, abbiamo capito che – anche senza aver visto la partita vuoi dare una parte della colpa all’arbitro – ma così dai solo un alibi a chi si comporta in questo modo. Visto come sono andate le cose, non c’è giustificazione (neanche parziale) che tenga. Abituiamoci ad essere netti su questi problemi e a smetterla di pensare agli arbitri. Guardando i forum di rugby giovanili, vedo che ultimamente si discute addirittura della scelta dell’arbitro prima della partita… Mi sembra veramente un delirio, e quello che si vede in campo ogni week end ne è una conseguenza. Se devo sbagliare preferisco accettare un errore dell’arbitro che una reazione fuori luogo da pubblico, accompagnatori, allenatori o giocatori.

          • Katmandu 7 Giugno 2013, 13:53

            Malpensante lunge da me ma come in tutte le cose bisogna prima capire cosa é successo per cui giustificabile no capibile si, insomma dai non credo che tutti si tenevano per mano e facevano un girotondo dell’amicizia e poi tutto ad un tratto son venuti alle mani, ripeto mi piacerebbe sapere la dinamica dei fatti

  4. M. 7 Giugno 2013, 09:47

    Sì ma ragazzi qua si parla di uno che atterra l’arbitro, roba da radiarlo, altro che 23 mesi. Su certe cose, anche con il peggiore fischietto di sempre, va tenuta un’intransigenza totale. Poi si parla di ragazzini di 15 anni! Se sono messi già così male a quell’età pensate da grandi… Quello è il momento dell’educazione prima ancora che dello sport.

    • malpensante 7 Giugno 2013, 10:27

      Sono gli amari pensieri che mi venivano guardando i commenti durante Recco_Capitolina. Il dirigente, radiato senza passar dal via, punita duramente la società e minacciata di esclusione se recidiva. E un paio d’anni ai ragazzi, che possano cambiare sport o, poi, “cominciare” a giocare a rugby. A livello giovanile la situazione sta diventando da tempo insostenibile e, una volta persa la reputazione con le famiglie, avremmo perso tutto.

      • gsp 7 Giugno 2013, 11:30

        hai ragione mal, e’ vero che era in streaming, ma certi commenti erano davvero da rabbrividire.

  5. nonno1 7 Giugno 2013, 10:53

    Rifuggo dalle generalizzazioni e e mi spavento quanto sento parlare di razza seppure tra virgolette. E’ un fatto del tutto anomalo sembra, a leggere il Mattino di Padova, ascrivibile principalmente alla responsabilità di un Dirigente Accompagnatore che, in mancanza dell’allenatore, avrebbe istigato i suoi giocatori anche offrendo denaro.
    Quanto all’arbitro è evidente che in una partita del campionato primavera (fatto solo per non smettere di giocare ad aprile) della categoria under 16 si trattasse presumibilmente di un giovane alle prime esperienze dal quale non si può pretendere, aldilà dell’arbitrare tecnicamente bene o male, l’esperienza che sarebbe necessaria a gestire certe situazioni

    • roky 7 Giugno 2013, 11:07

      Il termine “razza” era per indicare un modo di comportarsi di un gruppo di persone all’interno di una ben definita area geografica, è un termine colloquiale e quindi l’ho usato virgolettato. Comunque è palese per chi abbia avuto a che fare con i basso polesani che una buona parte di chi viene da quelle zone ha un’indole propensa ad alzare le mani anche per motivi molto banali, sopratutto tra ragazzi giovani

    • Jetmarin 7 Giugno 2013, 13:39

      Li ho arbitrati più volte, l’allenatore è la persona squalificata che non ha il tesserino da allenatore perché non lo ha più rinnovato qualche anno fa. Hanno fatto tutta la stagione senza un allenatore ufficiale.

  6. fracassosandona 7 Giugno 2013, 11:08

    In occasione dell’annunciata fine del mondo del 21/12/2012 mezzo veneto si era ammassato a Rovigo, perché tanto lì le cose arrivano sempre con 10 anni di ritardo… 😉

    scopro ora dagli amici rodigini (roki e barbin) che ad est di rovigo esistono ancora tribù e riti tribali meritevoli di approfonditi studi sociologici…
    mi parlano di fenomeni di chiusura culturale che almeno trent’anni fa erano diffusi un po’ in tutti i centri storici della costiera e laguna veneta (Caorle, Cortellazzo, Cavallino, Burano, Chioggia… autentici villaggi di pescatori dove a fine ‘800 si viveva ancora nelle “cavane” di paglia)…

    da buon veneto non mi stupisco delle bestemmie in campo, portate pazienza, sono le nostre virgole… conosco anche le dinamiche di “spirito di rivalsa-rivincita” della gente di campagna nei confronti dei “figarei” di città (tenendo presente che nella nostra realtà persino Rovigo è vista come una “piazza” rispetto a Contarina o Porto Tolle)… figurarsi questi quando hanno avuto a portata di mano i padovani!!!

    tornando a parlare di rugby e al di là delle considerazioni sociologiche da due soldi che spero siano prese con il beneficio dell’ironia dai diretti interessati… mi auguro che la società non rinnovi il tesseramento ai protagonisti degli episodi più incresciosi e che costoro trovino tutte le porte sbarrate nell’ambiente…

    non darò mai la colpa agli arbitri perché anche se fosse solo colpa loro non riuscirei a pretendere nulla da loro, per come mi risulta siano trattati dalla federazione…
    dimentichiamo che sono persone nei fatti e non a parole sono molto più appassionate di noi a questa disciplina, al punto da sacrificare tutto il proprio tempo libero e anche di più in cambio di un Tè caldo e tante insolenze… senza nemmeno il conforto dei compagni di squadra…

    • roky 7 Giugno 2013, 11:20

      ALT!!!!! Io non sono rovigotto!!! Ho molti amici rodigini e ci si prende spensso in giro con leggerezza ma voglio far chiarezza su questa cosa: non sono rovigotto 😉

  7. malpensante 7 Giugno 2013, 11:08

    Purtroppo non è anomalo, tutt’altro. Forse per le proporzioni, ma ripeto, nel rugby giovanile ormai se ne vedono di tutti i colori, in provincia come in città. Una roba come questa è la punta di un iceberg contro cui rischiamo di affondare. A costruire una reputazione ci si mettono più vite, a perderla molto meno.

  8. nessuno 7 Giugno 2013, 11:12

    PRIMO siamo alla follia…genitori-allenatori e in primis EDUCATORI che dovrebbero insegnare i valori dello sport che in ogni partita dimostrano ignoranza e se la prendono con i malcapitati arbitri per decisioni in partitelle interregionali volte ai fini del divertimento e che pensano che il CNAR portino per le loro ripeto PARTITELLE quasi amichevoli arbitri di eccellenza ricordando che con un livello di per sé basso di qualità del gioco risulta difficile per qualsiasi arbitro mondiale arbitrare partite in cui ragazzini alle prime armi si mettono a giocare questo sport…il gioco viene interrotto molte volte, è spezzettato, si fanno al massimo due-tre fasi, c’è chi alla domenica è la prima volta che gioca quindi involontariamente commette infrazioni, non è pulito e bello cme su SKY cari EDUCATORI….
    SECONDO spero vivamente come ho letto dal mattino di padova che si prendano seri provvedimenti per portare tutto alla normalità cosa che ai dirigenti sta sfuggendo di mano…

  9. GiorgioXT 7 Giugno 2013, 11:28

    Sono più di 15 anni che seguo il rugby giovanile nel veneto, ed è la prima volta che sento una cosa del genere, l’episodio più vicino a questo (ma l’arbitro non era coinvolto, mentre giocatori ed “esterni” sì) avvenuto la scorsa stagione in u.20 fra Amatori Parma e Lazio. – ma in quel caso si trattava di una “semplice” rissa, mentre questa raccontata ricorda – anzi è la trasposizione diretta di quello che accade quasi ogni domenica nel calcio -anche giovanile- dove arbitri che devono essere “salvati” dalle forze dell’ordine è la norma.

    Polesine Orientale è una società appena nata, da una zona senza tradizioni ed al primo anno di u.16 ; non mi stupisco purtroppo che possa essere successo – questi hanno semplicemente trasposto nel nostro sport un comportamento comune di altri.
    Mi stupirei invece moltissimo se le squalifiche venissero ridotte o cancellate come è capitato per la rissa dell’U.20 in fase nazionale…

    • malpensante 7 Giugno 2013, 11:47

      Parlando di provincia e città, mi riferivo proprio a quella. Una vera vergogna, inclusa e per prima la mancanza di sanzioni serie. D’altra parte l’andazzo è quello, sull’altare della “crescita” del movimento si passa sopra a tutto, da Ferraro e Cavinato fino ai coatti in campo, giovani o vecchi che siano. Ma il rugby non è il maiale, che si butta via niente. Occorre darci un taglio, netto. Nel secolo scorso, presi un cartone dietro l’orecchio da un mio compagno, che provocavo in continuazione la mischia avversaria e del tutto sopra le righe. Quando mi son svegliato, il messaggio m’era entrato per sempre nella zuccona.

  10. GiorgioXT 7 Giugno 2013, 11:31

    Ho perso un pezzo — in questo caso più che la località o la razza, conta molto di più l’essere stati esposti alla tradizione ed a quello che il rugby significa oppure no.
    Per questo più che chiudere la società , andrebbero rieducati i ragazzi .(allenatore e dirigente è meglio invece che stiano molto, ma molto lontani)

  11. donc74 7 Giugno 2013, 11:59

    No vi prego!!! Non generalizzate!!! Qui il dirigente e’ da prendere e radiare dal CONI non solo dalla Fir!! Ma parlare di gente diversa fa schifo e puramente classista….
    Io che ci vivo non mi sembra di girare per favelas dove la gente e’ pronta a derubarti, quindi qualcuno si pulisca la bocca prima di parlare in questa maniera…

  12. Rabbidaniel 7 Giugno 2013, 12:19

    Tutto molto triste, a parte le bestemmie, che in Veneto fanno parte del lessico di base.

    • barbin cursari 7 Giugno 2013, 12:49

      esatto. come dice paolini “cavi la bestemmia e non sta più in piedi il discorso. non c’entra con la religione. c’entra con la sintassi”!

  13. ant4ni 7 Giugno 2013, 12:41

    i signori di OnRugby.it sono disinformati: il dirigente non ha placcato nessuno, ma è stato un giocatore ad aggredire l’arbitro! andate a leggervi le omologazioni prima di scrivere le cose… http://www.civrugby.it/attachments/article/244/GSRU1635%20DEL%202%20GIUGNO%202013%20COPPA%20PRIMAVERA%20REGIONALE.doc
    con ciò non sto giustificando nessuno.
    saluti

  14. Elena 7 Giugno 2013, 12:49

    E’ inutile chiedersi perchè il rugby sta andando a farsi benedire, se questo è lo spirito che gli educatori passano ai ragazzi siamo messi bene. E poi ci si chiede perchè non si trovano arbitri… Se va avanti così ce ne saranno sempre meno. A volte è da aver paura a scendere in campo anche nelle partite di U14.

    • Rabbidaniel 7 Giugno 2013, 12:58

      Mah, episodio pessimo, ma direi di ridimensionare un attimo la “tragedia morale”. In U17 (quindi qualche annetto fa, pre-6 nazioni, pre-grenoble ’97 ecc.ecc.) mi capitò un’invasione di campo del pubblico della società avversaria perché un mio compagno di squadra aveva fatto un placcaggio duro, ma non scorretto, su un giocatore che era figlio di un dirigente. Invasione con tanto di mezza rissa perché i gentili signori volevano menare il mio compagno di squadra, gli altri giocatori che si sono messi in mezzo, arbitro che, ovviamente, non sapeva più che fare ecc. ecc. Certe cose purtroppo accadono, l’importante è che siano odiose eccezioni e che siano sanzionate nel giusto modo.

      • Elena 7 Giugno 2013, 13:18

        Hai ragione sul fatto che sia importante dare le giuste sanzioni, non sono d’accordo sul ridimensionare l’atto. Un conto sono gli insulti, posso arrivare a tollerare (ma anche no) uno spintone, non esiste al mondo che si possa pestare un arbitro. Se ste robe succedessero fuori dal campo si parlerebbe di aggressione.
        Ma come dici tu, per fortuna sono eccezioni, sarebbe grave che diventasse la norma…

  15. Hrothepert 7 Giugno 2013, 13:00

    Beh gente, mi permetto di fare alcune considerazioni su questa vicenda che è emblematica:
    1° questi sono gli inevitabili effetti collaterali che si verificano dove lo sport è popolare (inteso come praticato dai ceti meno elevati, ammesso che esistano dei ceti più o meno elevati) ma, a scanso di equivoci, ci tengo a sottolineare che è solamente una constatazione e non sono uno snob.
    2° Ha ragione un mio amico che allena i bambini in una scuola calcio quando dice che: “Al giorno d’ oggi i bambini, per praticare sport a livello agonistico, dovrebbero essere…ORFANI!”.
    3° Purtoppo nei paesi latini (Francia ed Italia) il Rugby viene vissuto senza quel fair play che generalmente lo accompagna nei paesi dove è nato.
    Se sommi queste 3 componenti escono vicende come questa

    • gsp 7 Giugno 2013, 15:29

      fai bene a dirlo, e’ cosi’ dove il rugby e’ popolare, come lo e’ il calcio. certi eccessi vanno sempre condannati, pero’ personalmente non ci vedo troppa differenza se uno dice ‘fuori’ oppure ‘fuori c…o’. e se davvero fosse dappertutto cosi’ popolare sarebbe per molti versi un buonissimo segno.

      • Hrothepert 7 Giugno 2013, 17:07

        gsp non mi fraintendere io vorrei che tutti giocassero a Rugby e vorrei anche che tutti lo praticassero o lo seguissero nella maniera consona ma sono anche consapevole che questo è utopistico, sarebbe ipocrita poi negare gli imbecilli ci sano sempre stati e sempre ci saranno ma, anche qual’ ora la percentuale rimanesse la stessa, aumentando la massa globale di praticanti/appassionati fatalmente aumenta anche il loro numero che di conseguenza risulta più visibile.

  16. Gianangelo 7 Giugno 2013, 13:33

    35 anni fa a Brescia ho visto il pilone della nazionale Altigeri tentare di scavalcare la recinzione per menare 4 imbecilli che non facevano altro che insultarlo, trattenuto dai compagni quando era già sopra. Questo per dire che certi episodi fan parte della storia del rugby come di qualsiasi sport, non siamo e non siamo mai stati delle verginelle.
    Quanto agli abitanti del basso polesine sarà di sicuro gente dura ma provate voi a vivere in una terra da sempre dimenticata da Dio e dagli uomini, pane e zanzare fanno incazzare.

  17. gamester 7 Giugno 2013, 13:49

    Personalmente penso (da allenatore) che il primo problema sia nella società, nei collaboratori, negli allenatori e l’ultimo problema e ribadisco ultimo sia l’arbitro..

    Se alziamo il dubbio che qualche volte l’arbitro veramente non capisce un c..o diamo adito a queste cose..

    L’arbitro più scarso del mondo ha RAGIONE! E’ sempre lui che ha ragione.

    Io in panchina non faccio praticamente mai silenzio e poi mi pento della cosa e i miei giocatori che son più intelligenti ed educati di me non dicono mai niente in campo all’arbitro.
    I genitori tanto meno.

    Si chiama cultura e quella la si trasmette nell’ambiente in cui ti alleni tutte le settimane, in cui vivi il tuo rugby.

    Da giocatore a Padova mi han staccato (e non esagero, riattaccato in chirurgia plastica) un orecchio…Mio papà non è mica sceso in campo ad ammazzare nessuno..
    Il padre di un amico qualche anno dopo voleva entrare in campo a pestare chi aveva pestato in testa il figlio senza che l’arbitro vedesse..E’ stato fermato dai nostri stessi tifosi..

    Solo alcuni episodi per dire che luoghi comuni, generalizzazioni, “razze” del polesine (queste mi mancavano davvero) son troppo comodi per nascondere quello che potremmo fare nel nostro piccolo e che invece non facciamo..

  18. speartacKle 7 Giugno 2013, 13:53

    Io faccio l’Educatore e dalla mia esperienza, sono proprio le società più recenti che spesso hanno di questi problemi. La cultura dell’Alibi è durissima a morire da parte dei genitori, è una lotta continua nel minirugby, dove è molto difficile separare il bambino giocatore dalle attenzioni spesso morbose dei genitori. A volte (anzi spesso) credo che per i bambini sia meglio se i genitori le partite non le seguano. Essere sempre scusati e avere sempre un’alibi è la peggior cosa che esista. Specialmente in uno sport di lotta come il Rugby dove nei più piccoli e nei giovani a ancora più difficile distinguere tra contatti scoordinati da falli intenzionali e dove senza il Rispetto che è la colonna di sport il limite fra rissa e gioco diventa inconsistente.

    • mezeena10 7 Giugno 2013, 15:24

      quoto! ormai troppo spesso si sente solo inveire contro questo o quello, l’arbitro etc..
      hai usato il termine piu corretto: educatore! educare al rispetto per se stessi e per gli altri, rispetto per il diverso, rispetto per il lavoro degli altri..
      questa brutta piega di stampo calcistico ed in particolare di quello che vi ruota attorno, s’ ha da finire!
      facile riempirsi la bocca e farsi belli coi valori del rugby, l’appartenenza, l’amicizia, la cultura, la tradizione se poi proprio chi dovrebbe educare è il primo a trascinare i ragazzi in questi comportamenti inverecondi!!!
      spero venga radiato ed interdetto da qualsiasi “attività sportiva”, soprattutto a contatto coi giovani..verguenza mr claudio visentin!!!

      • Silverfern 7 Giugno 2013, 17:12

        mez, mi permetto di farti una correzione, se me la consenti: purtroppo non è una “brutta piega di stampo calcistico”, bensì una brutta piega Sociale, che sta prendendo piede in tutti i settori della nostra vita quotidiana.
        E’ sempre colpa di qualcun altro, c’è sempre una giustificazione da trovare. C’è stato chi lo ha fatto per quel padre che ha scordato suo figlio in auto. Io capisco che non lo abbia fatto apposta, ma mi ha fatto inorridire chi ha tentato di giustificarlo.
        il caso della partita non è così grave (per fortuna!) come quello da me citato, ma è l’ennesimo segnale del malessere che pervade la nostra società.

        • mezeena10 8 Giugno 2013, 07:59

          buondi silver finalmente oggi si ricomincia, go ABs!!!
          mi trovo d’accordo con te, intendevo con “piega di stampo calcistico” tutti quei comportamenti da hooligans tipici del mondo del calcio.
          se c’è una cosa che non sopporto è la “cultura dell’ alibi”, la giustificazione ad ogni costo, lo “scaricabarile sistematico”..
          purtroppo è vero, il mondo dello sport riflette sempre piu la condizione sociale, il disagio e la frustrazione per i problemi del quotidiano, non è piu una valvola di sfogo ma la valvola, sempre piu specchio della società..
          io trovo ingiustificabile il dimenticare per 8 ore un bimbo in una macchina..è incredibile, nonostante sia successo non so quante volte com’è possibile capiti ancora? io sto in pensiero quando mollo il cane solo per qualche minuto in macchina, come si fa a “distrarsi” per 8 ore??? assurdo!!!

  19. mezeena10 7 Giugno 2013, 13:58

    inutile stia qui a ricordare che la mafia (quella trade mark) ha fatto migliaia e migliaia di morti ammazzati, stragi con quintali di tritolo..atti vili che hanno creato dolore e sofferenza nelle famiglie delle vittime..
    percio pregherei di evitare termini come “mafiosi” o “mafia” quando si parla di partite di rugby, peggio quando si apostrofa col termine mafioso un’ intera popolazione di una ben precisa zona..
    oltre che offensivo lo trovo un discorso piuttosto razzista e classista..
    oggi venerdi 7 giugno 2013..anche questo è veramente triste.. 🙁

    • roky 7 Giugno 2013, 14:46

      Se posso intervenire in difesa di chi ha usato questo termine vorrei far notare ciò che ha scritto: “mentalità “da mafioso” nel senso che sono capaci di faide lunghe una vita”. Cioè non ha dato del mafioso a nessuno ma (se ho ben inteso) ha cercato di dare un’idea di come parecchie persone di quella zona sono suscettibili in maniera esagerata e hanno reazioni esagerate se magari anche solo pensano che gli si sia fatto un torto. Pur non conoscendo affatto barbin cursari e non avendo idea di chi sia ho un poco avuto a che fare con gente di quelle zone e sentito parlare altri che ne hanno avuto a che fare e posso capire che cosa voglia dire. Non credo si voglia etichettare tutti gli abitanti di porto viro e dintorni ma se più persone per esperienza si sono fatte una certa idea di atteggiamento generale un motivo ci sarà

      • mezeena10 7 Giugno 2013, 14:54

        certo roky, nel caso specifico posso capire si tratti di una metafora..non mi riferivo a qualcuno in particolare, solo pregare di usare altri termini, a me la mafia fa schifo, come i loro “mutuati metodi”..
        poi giusto non fare di tutta l’erba un fascio, le brave persone come gli stronzi ci sono ovunque 😉

  20. Roruma 7 Giugno 2013, 14:01

    Sono di Rovigo, non posso per motivi ovvi fare il mio nome, ma ovunque è andato questo “visentin” (dirigente…..vien da ridere) ha fatto danni. Purtroppo è una di quelle persone che con questo sport a poco a che fare. La notizia è purtroppo molto triste. Onestamente penso che Rovigo abbia molto da invidiare ad altre piazze rugbystiche italiane dal punto di vista culturale di questa disciplina. Altre realtà a Rovigo, come Villadose, sono tristamente famose per risse ed episodi calciofili. Il fatto di avere molti ragazzi che praticano questo sport non ci rende di fatti una città in mischia.

  21. beppe 7 Giugno 2013, 15:01

    La vera follia è che un personaggio molto conosciuto ai più nella zona, possa essere l’allenatore di dei ragazzini di 16 anni (Ma chi è il presidente della società??). Inoltre se avete occasione di recuperare l’articolo de il gazzettino, il ragazzo ha placcato l’arbitro perchè il Visentin ha posto una “taglia” in denaro per chi avesse avuto il coraggio di farlo.
    Quindi se la fir o il Crv decidessero di negare l’iscrizione alla fir alla società per la prossima s.s. a mio avviso farebbero solo del bene al rugby in generale, ed a quei ragazzini in particolare, nella speranza che ci siano altre società più serie nelle vicinanze pronte ad accoglierli per insegnargli i veri valori di questo sport. Purtroppo non hanno ancora molti anni per impararli “nudi e prui” poi, quando arriveranno alla maggiore età, con il finto professionismo che gira, questi valori vengono facilmente plasmati e strumentalizzati, quindi è meglio impararli da piccoli 🙂

    • mezeena10 7 Giugno 2013, 15:41

      io punirei solo il dirigente, magari radiandolo a vita! l’ episodio che citi è gravissimo, mettere “una taglia” per placcare l’ arbitro, roba da matti!!! e c’è chi tra i ragazzi ha seguito il “consiglio”..mah!
      ancor piu grave che, dopo ripetuti episodi, questo tale abbia ancora “in mano” sti ragazzi..

      • malpensante 7 Giugno 2013, 16:55

        Mez, i ragazzi vanno puniti, e duramente. La responsabilità individuale e collettiva è un cardine del rugby, un gioco dove si può fare davvero male, e farsi male, se si è sleali. Se non hai le basi educative, che arrivano anche con le punizioni, meglio che cambi sport subito. E non facciamo sociologia d’accatto: il cartone lo presi da un mio compagno, penso si e no terza media e che come ricco ingaggio (ai tempi) aveva anche un bel 40 ore settimanali a sballottare dei sacchi di farina da 50 chili in un mulino, mica il piccolo lord e laureato a Oxford. E va punita anche di più una società che mette in mano a gente così dei ragazzini. Di questa roba non abbiamo bisogno.

        • mezeena10 7 Giugno 2013, 18:20

          son d’accordo..chi sbaglia paga e non ci piove, dico solo che posso “capire” il ragazzino che si lascia andare a gesti del genere giacchè chi dovrebbe educarlo alle regole e all’ etica sportiva si comporta da vero hooligan..dai quella della taglia sull’ arbitro è vergognosa! spero proprio non sia vero, anche se non mi stupirei del contrario!

  22. menego64 7 Giugno 2013, 18:10

    Ogni atteggiamento violento, volgare, antisportivo è da condannare MA chi conosce l’arbitro che era in campo sa che ha un’enorme responsabilità. Non è nuovo a provocazioni e disequilibri assurdi. È in grado di indurre le più violente reazioni. E Voltan (o chiunque a capo degli arbitri CRV)secondo me è in mala fede nel continuare a mandarlo in campo.

    • malpensante 7 Giugno 2013, 21:45

      Le più violente reazioni le inducono un cervello inadeguato e un’educazione inesistente. Punto.

    • mezeena10 7 Giugno 2013, 22:17

      ora salta fuori che è l’ arbitro che ha provocato..mah!
      addirittura “in grado di indurre le piu violente reazioni” e avrebbe “un’ enorme responsabilità” per quel ch’ è accaduto in campo..
      visto che conosci i dettagli ti prego di renderci edotti: cosa avrebbe fatto per provocare e “meritarsi” una “taglia” per un placcaggio???

  23. gian 7 Giugno 2013, 19:48

    non avevo ancora commentato perchè mi sfuggiva qualcosa, che i ragazzi del polesine siano duri, tosti e “barufanti” è abbastanza risaputo da chiunque abbia avuto l’onore di incontrarli, cattivi e scorretti gratuitamente no, mai! se poi porti una maglia nera o arrivi da quelle parti sai che andrai ad espiare un po’ di peccati al posto di qualche secolo di purgatorio, ma il problema come al solito è chi stà fuori dal campo e chi dovrebbe insegnare ai ragazzi come comportarsi, vedo che qualcuno dice di conoscere il cosidetto dirigente causa di tutto questo bailame e che è persona conosciuta e sgradita, bene, se è così si prendano provvedimenti e lo si escluda, non lasciate rovini altri ragazzi.
    su tutti gli altri discorsi, la U16 non è più minirugby o sport educativo, è rugby giovanile, qualche eccesso, tra giocatori, ci può stare, smettiamola di scambiare il rugby per uno sport per educande di nobili origini, il fair play stà bene sui giornali, in campo (sarà che io giocavo ben prima dell’avvento del pro) certi problemi si risolvono subito tra giocatori (anch’io ho ricevuto e dato “spiegazioni” da e a compagni ed avversari) e non è mai morto nessuno se le teste sono sulle spalle.
    aspetto le vostre eventuali critiche, ma se siete ad una partita, tifate pure, ma lasciate che i ragazzi (e anche quella povera bestia dell’arbitro che già è in difficoltà a correre con quel gran palco di corna antiaerodinamico che si ritrova 😀 ) si regolino da soli senza bisogno di stupidi suggerimenti!

  24. Pilone 82 10 Giugno 2013, 10:20

    Buongiorno a Tutti,
    ho letto diversi commenti su quello che e’ successo, e diversi li ho trovati furi luogo, in quanto non si sta facendo un processo a chi vive o non vive in basso polesine o come altri hanno detto di chi viene danneggiato in quanto ha una squadra nelle vicinanze, anche perche’ tratta di un episodio isolato, che coinvolge un ragazzo di 16 anni, che preso dalla collera ha avuto una reazione d’impulso (con questo non giustifico in nessun modo l’accaduto), e per questo e’ stato punito in maniera esemplare dalla Federazione come del resto tutta la societa’, e il dirigente. Ogni altro commento a riguardo e’ superfluo.
    Dopo di che ce’ sempre chi quando scrive le cose le gonfia a dismisura per rendere il fatto più eclatane.

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