Il club veneto si iscriverà alla Serie B. La decisione maturata per le difficili condizioni economiche, pur in assenza di debiti
Il Rugby Paese non ce la fa: rinuncia alla Serie A
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Tutto quello che è successo nel weekend della terza serie italiana
Che brutta notizia 🙁
Va fatto un ragionamento serio su una situazione che prevede da una parte di allestire una squadra che va in finale del campionato e non paga gli stipendi e un’altra che deve “scendere” perchè gli conviene in termini economici e non vuole debiti con nessuno
Che la fir intervenga e lo faccia immediatamente!
Chi va in A al posto di Paese?
prato….
sostenibilità economico finanziaria innanzitutto…
se non ho soldi né sponsor evito di prendermi impegni che non posso onorare…
su tali presupposti non so quante squadre potrebbero disputare eccellenza e serie A…
d’altro canto 12 eccellenti, 12 in A1 e 12 in A2 sono 36 club che non sono né carne né pesce, né professionistici né amatoriali (hai voglia poi a trovare 36×30 quasi 2000 giocatori professionistici in Italia)…
bisogna rimodellare la struttura secondo le forze economiche e umane effettivamente in campo… il che vuol dire massimo otto squadre professionistiche e tutto il resto amatoriale…
Al momento non possiamo permetterci nemmeno otto squadre professionistiche.
difatti non ci sono….
capitolina niente contratti per statuto.
prato ?
f.o. paga lo stato
crociati 0 incaggi con quella penalita’ giochera l’ under20
petrarca rivoluzione ancora under 23/25… pochi piccioli
reggio e san dona’ qualche giocatore straniero vedra’ qualche picciolo.
VIADANA,MOGLIANO,ROVIGO,CALVISANO.
riepilogo: petrarca,viadana,rovigo,calvisano,mogliano N°= 5
sono da ECCELLENZA…. le altre………………….
Avendo scelto la via “celtica” dobbiamo giocoforza adattarci a quel modello anche per quanto concerne le accademie e il domestic rugby, altrimenti fallimenti e retrocessioni volontarie saranno una costante.
Onore al rugby Paese!
Paese realtà storica cui sono affezionato. Scelta di serietà e di concretezza, meglio tenere a posto i conti e continuare a prestare attenzione al vivaio. D’altra parte io ho sentito solo Munari dire qualcosa di preciso sull’abnormità della serie A, che è forse più problematica dell’Eccellenza. Troppo dispendiosa (trasferte lunghissime, costose), tecnicamente eterogenea e con una formula che dire astrusa è probabilmente riduttivo. Si presta ad avventurismi rugbistico-finanziari per tenere a galla realtà che hanno i piedi d’argilla. 8 eccellenza + 8 serie 8, è la dimensione del nostro domestic rugby. Tutto il resto sono chiacchiere (e/o noia, no, non ho detto gioia).
Anni fa fece una cosa simile anche il Conegliano (se ben ricordo): complimenti per la serieta’.
spero ‘ripeschino’ il benevento ma onestamente sarebbe sensato prendere una squadra con i conti in regola ( non so come stanno messi a Benevento eh..)
Per Benevento sarebbe una ottima scelta per storia e serietà societaria.
Un grosso apprezzamento alla società Rugby Paese.
Onore alla serietà di rugby Paese!
Una domanda: cosa ne pensate della FIR che elargisce 8 milioni alle zebre anche al prossimo anno ? (alla Benetton continuerà a darne solo 2)
solo una cosa: pagliacci. e mi fermo qua.
sono davvero da elogiare a Paese, nel mondo dove abbondano i Cavalieri è bello trovare gente di buon senso…
cosa ne penso della FIR che ogni anno butta 8 milioni di euro nel cesso per tenere in piedi una franchigia da ultimo posto?
Che con quella cifra c’è chi si fa onore in qualunque campionato…
Che userei quella cifra per aiutare squadre che hanno il potenziale per portare giocatori in nazionale, non per prendere ex-nazionali…
Lo so che poi ve la prendete, ma per me erano inutili gli aironi così come le zebre…
poi ci si riempie la bocca con la ri-trita storia che fa bene al movimento… ma si, come i sindaci quando buttano i soldi in nome del territorio.
Ecco, movimento e territorio sono 2 parole che servono più a nascondere magagne che altro.
concordo su tutto il discorso …….
tipo chillon, manici e sarto?
o gli aironi che hanno portato in nazionale favaro, venditti, de marchi…
una nazionale intera! UAU!
Se ti aspetti una nazionale in 3 anni hai sbagliato sport.
O aggiungi giazzon, d’apice, furno, oppure masi, orquera che avevano bisogno di giocare, bortolami, quintino, del fava, Toto’ nell’anno dei mondiali, la rimascita di garcia. Devo continuare o ammetti che è stata un’affermazione un pò leggera?
ognuno la pensa come crede.
mi fa piacere che sia stato tutto un vortice di nascite e rigenerazioni, ma quello che conta se hai in mano una squadra sono i risultati.
E quelli non ci sono.
E se spendo 8 milioni o sono beato del mio vortice o m’incazzo come una bestia se arrivo ultimo.
figurati, e che girino le palle e’ anche normale, non penso che ci sia nessuno che possa essere contento e giustificare i risultati dell’ultimo anno.
Pero’ l’affermazione “Che userei quella cifra per aiutare squadre che hanno il potenziale per portare giocatori in nazionale, non per prendere ex-nazionali…” e’ oggettivamente eccessiva e neanche fattulamente corretta ed io precisavo solo su quello.
c’e’ un altro fattore che pero’ tu non consideri. la Benetton si rafforza anche attraverso gli aironi e zebre, come si vede con favaro e de marchi. con una sola squadra questi forse non si sarebbero potuti sviluppare come giocatori.
come puo’ essere solo una eccezione se una squadra d’eccellenza produce giocatori da nazionale. ma i giocatori dell’eccellenza, essendo semiprofessionisti in un campionato semiprofessionale non sono pronti al livello della nazionale. non lo erano neanche con la benetton, e molti avevano aspettative irrealistiche nell’era pre celtic. passare il turno al mondiale o risultati milgiori al 6n sarebbero stati un miracolo.
visto che chiedi… vanno bene, la formula funziona, ma qualcosa in piu’ si dovrebbe risparmiare, per dare di piu’ al movimento. andrebbe rivisto dove le zebre giocano e che lo stadio lo usino solo loro.
Si dovrebbe dare qualcosa in piu’ a treviso, ma sono due squadre diverse, una e’ della federazione in un campionato di federazioni, l’altra privata che produce ottimi risultati. per me non ha senso dire che avrebbero diritto agli stessi contributi.
Una sconfitta per tutto il movimento, uno schiaffo alla sciagurata politica federale…
serve solo una cosa: garanzia bancaria obbligatoria (ovviamente di importo diverso a seconda della serie di appartenenza)…..il resto sono solo chiacchere….
Quanti anni passati sul campo del Paese….! In Officina ho ancora i calendari delle giovanili! Mi spiace debbano retrocedere, ma si dimostrano ancora una volta una società seria e affidabile, sono stato fortunato a muovere i miei primi passi da rugbista in questa famiglia…!
si fa con quello che si ha…
vengano a vedere cavalieri, crociati, l’aquila, rovigo (che anche un paio d’anni fa ha mutato compagine societaria per non fare la fine del veneziamestre) e tutti quelli che hanno lasciato stipendi da pagare… solo per citare le situazioni “eccellenti”…
apprezzo mille volte di più un Petrarca che, fatti i conti della serva, ha preferito mettere insieme una compagine di espoirs e si è comunque piazzato al quinto posto piuttosto che la finale scudetto del Prato giocata con i soldi degli altri…
quoto su tutto il fronte,discorso serio.
anche il prossimo anno fatti i conti della serva spazio all’under 23 campione d’italia.
Scusate ma il Paese non è il club in cui sono cresciuti il “mozza” Semenzato ed Enrico Ceccato del Treviso? Chi di altri noti giocatori della marca si sono formati lì? Avevo sentito di Buso, ma lui non è un prodotto del vivaio della Benetton? Grazie
ps: peccato per questa storica realtà, ma ad ogni modo complimenti al territorio veneto, ogni “Paese” che vai c’è una storia, una squadra, tante tradizioni e fertilità, dai su, in fondo la serie B non è malaccio, si può sempre tornare su…
Si anche Buso,Walter Pozzebon, gli ancora solo “emergenti” Ornel Gega e Michele Visentin.
Gega??? e io che pensavo fosse del vivaio petrarchino…
E Cocco Mazzariol.
pure lui? pensavo fosse un trevigiano puro…quante curiosità scopro oggi…
scusa san ma paese TV son 7/8 km e poi hai presente quanto è grande la provincia di Treviso? per cui…
non sono mai stato da quelle parti, dalla cartina le distanze non sembravano così minime…so che ad es. Silea è praticamente attaccato a Treviso, una volta ebbe pure una squadra in Super 10…
San solo in provincia di tv le socetà che mi vengono in mente così su due piedi
Silea, treviso, villorba, paese, tarvisium conegliano calstelfranco, oderzo, montebelluna, e qualcuna che mi dimentico di sicuro, poi mettici su anche che non è una provincia enorme e senza montagne
ti dimentichi proprio Mogliano, poi su due piedi mi vengono pure Asolo, dove sono cresciuti i fratelli Dallan, e il grande Casale…
il discorso san non è quello il fatto che a nessuno pare importi nulla dei danni che una mala gestione può provocare, ci sono tanti presidenti innamorati di questo sport ma che devono rendersi conto (come han fatto paese) bisogna prendersi i rischi ma anche mirare a costruire su basi solide, e non mi riferisco solo a prato
Pure kudin del San Donà! Bergamin ex CUS Verona e Brescia. Per non parlare dell’intera famiglia Pavin!
scusate se commento ancora ma la cosa è tutto il giorno che mi fa rabbia e più ci penso più mi arrabbio
1 sapendo che le società fino a prova contraria sono fondare e gestite in ogni aspetto da uomini, e che alcuni sono uomini e altri sono solo uomini, e giusto “standardizzare” il rugby pro, della serie fidarsi è bene non fidarsi è meglio
2 che senso ha costruire ponti d’oro se poi non si possono pagare e rimangono solo macerie?
3è giusto che qualcuno vigili su questo, non è possibile che ogni stagione si fa la conta di chi manca all’appello, Venezia, san Gregorio, Civitavecchia,etc etc
4 io sono il primo che è a favore della CL ma solo ed esclusivamente se fatta da privati
5 Paese “retrocede” nel campionato veneto così da avere meno spese perchè comunque le trasferte costano meno ma mi chiedo se fosse stata in una regione meno ovale che si faceva?mi immagino Alghero (senza tirargliela) ma per loro serie A o B fa poca differenza le trasferte costano o una squadra pugliese
insomma fare qualcosa e farlo immediatamente per non dover ogni anno stare qui a contare i morti, non abbiamo le risorse per tenere in piedi 3 campionati pro da 12 squadre più 2 celtiche? Bene ne prendiamo atto e proporzioniamo il movimento alla nostra dimensione attuale
PS ci sono dei posti che meritano di essere visti per tutti gli amanti rugby io ho avuto la fortuna non solo di visitarli ma anche di giocarci negli anni e sicuramente tra questi c’è il campo del paese con il canguro sugli spogliatoi, o il campo della tarvisium affianco alla cattedrale del monigo, il campo di mogliano, sandonà, casale sul sile, il tappeto verde dei campi del Rubano il centro guizza la ghirada, etc etc etc tutti posti che per un motivo o per l’altro vanno ammirati in silenzio e rispettati se non altro per la storia e sono sicuro che la tradizione non andrà perduta ma spero uscirà rafforzata da tutto questo trambusto
Scelta del Paese che ricorda, in maniera poco differente, la stessa cosa che ha fatto la capitolina qualche stagione fa… Ripartire dal basso per salvaguardare una società storica! Dispiace per tecnici e giocatori soprattutto, tutti sono amareggiati e increduli, dopo un campionato fatto alla grande ricevere certe notizie proprio non va giù a nessuno…
Mi stupisce che nessuno colleghi questi problemi societari al fatto che la FIR, oltre a non aiutare in nessun modo le società, sta organizzando un settore giovanile centralizzato con:
– 1 accademia a Tirrenia
– 8 accademie U18
– 32 accademie U16
Circa 1000 ragazzi coinvolti dai 14 anni in su che verranno letteralmente strappati alle società. Come faranno queste a costituire la propria 1a squadra?
Ci saranno ragazzi a 14 anni a cui verrà proposto un contratto, famiglie e ragazzi illusi che il rugby possa essere oltre ad una bella passione da fare con gli amici nella propria città, un lavoro per la vita cui puntare lasciando la scuola e andando a 50-100-200 Km o più a fare i “professionisti”. Per poi magari infortunarsi o venire scartati perché non si mantengono le promesse!
FERMIAMOLI!!!
Sono contento che molti elogino la scelta del Paese.
Mio figlio gioca con l’Under 20 e da un paio di anni ho cominciato a conoscere la società e devo confermare la bontà della struttura soprattutto dal punto di vista umano. Il clima è allo stesso tempo informale e seriamente professionale.
La scelta di non iscriversi al campionato è una diretta conseguenza di questo clima di semplicità e serietà.
Si sapeva da tempo che questa possibilità era “reale”, le trasferte costano un “fottio”, una conformazione più adeguata dei gironi forse avrebbe aiutato una società che l’anno scorso ha fatto un campionato eccezionale arrivando ad un passo dai Play Off.
Sono sicuramente dispiaciuto ma so già che Paese in serie B farà divertire e fornirà grandi prestazioni e se per caso vincesse il campionato….si vedrà.
Sperando che a livello federale si ripensi un attimo a quali danni può portare una politica che invece è scarsamente oculata e professionale.