Affinità e divergenze tra una sana lotta al doping e una caciara controproducente

Laurent Benezech va in Senato in Francia a raccontare di un’organizzazione che coinvolgerebbe Berbizier e Lapasset. Ma non porta prove

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 31 Maggio 2013, 08:27

    E scusate ma che prove doveva portare? Le latte vuote con i residui da analizzare? Secondo me uno non va davanti a una commissione pubblica a dore bugie, avesse scritto un libro o rilasciato un intervista per soldi era diverso
    Se c’era un doping organizzato, possibile a mio avviso, bisogna che ci si metta ad un tavolo e chi ha sbagliato paghi, comunque la lentezza dell’IRB ad adottare il passaporto biologico almeno per gli atleti di prima fascia non depone in favore di lapaset e soci

    • Paolo 31 Maggio 2013, 09:07

      Ciao Kat, non è questione di bugie o meno. Il punto è che così sono solo parole, non servono a nulla, il rischio che diventino un boomerang è altissimo. Andando magari a frenare altri che potrebbero anche avere qualcosa in mano

      • Katmandu 31 Maggio 2013, 09:18

        Ok paolo ma se il sistema risulta omertoso “siamo tutti uniti e chi se ne frega di quello che succede fuori” é un sistema difficile da scardinare, in primis anche perché un rapporto del genere si basa sulla fiducia reciproca e se ti fidi al 100% di qualcuno é difficile che venga tradito
        In questo caso lui ha deciso di fare quest’uscita per quale motivo? Ha tutto da perdere avrà una vita privata e non si é fatto pagare per questa dichiarazione anzi lo ha detto davanti ad una commissione pubblica.
        In francia dopo il famoso affaire festina del tour sono diventati abbastanza sucettibili sull’argomento e quindi é giusto che chi sa parli e contemporaneamente i da una parte comunque vediamo che il ciclismo ha lavorato, e anche tanto, per la prevenzione e per il passaporto biologico, invece l’IRB pare essere parecchio più lenta da questo punto di vista

    • Hullalla 31 Maggio 2013, 17:09

      Perche’ ha parlato dopo cosi’ tanti anni?

  2. riaan cotzee 31 Maggio 2013, 09:42

    il doping è un business incredibile e ha un mercato inimmaginabile.
    il problema per sterminarlo è che i soldi girano quando cè l interesse a svilupparlo non a debellarlo per cui la formula è SEMPRE PIU’ AVANTI DELL’ANTIDOPING.

  3. malpensante 31 Maggio 2013, 09:54

    Una commissione d’inchiesta in sede legislativa non è un tribunale ed è fatta apposta per raccogliere quante più informazioni possibile su un determinato fenomeno. In genere si istituisce quando è necessario andare “oltre” o prima della magistratura, ai fini legislativi. Ci sta che si raccolgano testimonianze come questa e ci sta pure che, come per altri sport (o per la mafia, la corruzione, ecc.), sia difficile che arrivi d’emblée uno che metta sul tavolo la pistola fumante. Non è un processo, tanto più le conclusioni si dovrebbero tirare alla fine. Ma che l’ambiente sia omertoso e l’IRB in ritardissimo, è lampante.

  4. stefano nicoletti 31 Maggio 2013, 10:04

    Aiutatemi a capire: nel 1995 non c’erano i controlli antidoping? perchè se c’erano mi rifiuto di pensare che non controllassero il cortisone…
    Poi: descrive gli effetti del cortisone come se fosse un’amfetamina, quando invece l’effetto più comune è la stanchezza…

    • Hrothepert 31 Maggio 2013, 11:26

      @stefano nicoletti, perdonami se ti correggo, ma l’ effetto del cortisone è proprio quello di straripante tonicità muscolare, ti faccio uno stupido esempio: io ho due ernie del disco che ogni tanto debordano e mi bloccano la schiena, siccome gli antiinfiammatori comuni nel mio caso non hanno una sufficiente efficacia sono costretto ad assumere il cortisone, qualche anno addietro ebbi un episodio del genere molto “virulento” e l’ ortopedico a cui mi rivolsi mi prescrisse una dose da cavallo di cortisone e di movimento tra nuoto, camminare e andare in bicicletta (le mie ernie escono centralmente e non mi danno problemi con le gambe), premetto che non faccio più una vita da sportivo agonista da molti anni e che lavoro, per gran parte del tempo, seduto di fronte ad un computer, inoltre aggiungici che per via della schiena era qualche mese che non facevo assolutamente nulla, ebbene facevo ogni giorno 2 ore in piscina, 2 di camminata e 2 in bicicletta e la fatica che sentivo era a livello di fiato e di frequenze cardiache ma muscolarmente (con mio grande stupore!!) assolutamente…zero!!

      • stefano nicoletti 31 Maggio 2013, 12:45

        Vero per i muscoli, ma in quanto a psicostimolazione non per tutti è così, sono reazioni individuali, c’è chi con quella dose di cortisone avrebbe dormito 15 ore al giorno per una settimana.

    • Hullalla 31 Maggio 2013, 17:12

      e io che credevo che il cortisone in questi casi fosse un antidolorifico… io da bambino lo prendevo contro l’allergia…

  5. Hrothepert 31 Maggio 2013, 11:48

    Paolo io ho capito il tuo discorso e le tue preoccupazioni circa l’ effetto boomerang sono anche legittime, ma sono daccordo con chi sostiene che chi sa dica, il problema, in questi casi, è che l’ opinione pubblica ed i media poi tendono ad “abbandonare” chi ha avuto il coraggio di denunciare certe pratiche e di farla passare in cavalleria agli altri (in Italia un caso lampante è stato quello dei fratelli Mazzola, Ferruccio che aveva denunciato le pratiche dopanti effettuate nell’ Inter degli anni ’60 è stato snobbato ed abbandonato ad essere emarginato dal mondo del calcio mentre il fratello Sandro, che da queste denuncie aveva preso le distanze addirittura rompendo ogni rapporto col fratello, è ancora lì che “pontifica” dagli schermi televisivi!!). Allora, in conclusione, ben vengano i Benezech che hanno gli “attributi” per andare a denunciare ciò che è accaduto, casomai quelli da “massacrare” a livello mediatico sono quelli come Ntamack che continuano nella loro viltà, prima barando col doping ed ora, non soltanto difendendo il muro di omertà, ma addirittura attaccando chi ha avuto il merito ed il coraggio di farsi avanti e denuciare.

    • mezeena10 31 Maggio 2013, 13:32

      hroth scusa ma io aspetterei a dare “giudizi” definitivi..certo è una bomba mediatica, ma senza uno straccio di prova o altre testimonianze, lascia il tempo che trova..
      sono pronto a scommettere che, come al solito, finirà tutto con una bolla di sapone!

      • ginomonza 31 Maggio 2013, 15:36

        mez può essere che tutto finisca in barzelletta ma il sig. Benezech non è lui stesso una prova?
        possibile che solo i ciclisti usino doping?
        o gli spagnoli che comunque non lo ammettono anzi insabbiano e riabilitano.in Italia becchiamp e puniamo tutti e allora proponiamo di fare i controlli per tutto il mondo così vediamo

        • mezeena10 31 Maggio 2013, 17:24

          beh gino non so quale credibilità possa avere come persona il succitato, però se resta solo e pergiunta i tuoi compagni fanno a gara a smentirti, tempo 2-3 settimane non si ricorderanno manco che faccia ha!

  6. gian 31 Maggio 2013, 13:41

    io farei attenzione a molte cose, il fatto che le lattine non dovessero essere interscambiabili perchè personalizzate ci può anche stare senza che per forza dietro ci debba essere qualcosa di illecito, la composizione del beverone poteva benissimo essere tarata sui problemi fisici o le varie necessità dei singoli atleti non solo per doparli; se io ho un’infiammazione ed ho bisogno di un antinfiammatorio che non ricade, per la mia condizione, nel doping e lo stesso beverone lo prende uno che è integro, lui non migliora la sua performance, ma magari poi risulta positivo, soprattutto se si usano farmaci leciti, ma, magari, ai limiti del regolamento

  7. Hrothepert 31 Maggio 2013, 13:49

    E’ vero che non c’ è uno straccio di prova ma allora o Benezech è un mitomane (o deve vendicarsi di qualche cosa) o dice la verità, a questo non ci sono alternative; sul fatto che finirà tutto in una bolla di sapone sono pienamente daccordo con te perchè quello del doping è un buisness molto grande e, cosa più importante, è funzionale al buisness dello spettacolo Rugby intorno al quale, come in tutti gli sports professionistici, ormai girano un sacco di soldi ed interessi.

  8. fr78it 31 Maggio 2013, 14:33

    Riprendendo il titolo dell’articolo: è vero che un racconto di questo genere può servire solo a far parlare i giornali, ma siamo sicuri che sia controproducente? D’altra parte cosa significa “seria lotta al doping” ?
    E’ serio chiedere agli atleti di produrre le prove? Se hanno un sospetto che gli venga somministrato qualcosa di illecito dovrebbe essere giusto che ne parlino. Sarebbe serio e auspicabile che cominciassero a farlo quando ancora sono in attività e non dopo vent’anni. Purtroppo la serietà dei club prevede che dichiarazioni simili per un giocatore in attività comportino la fine della carriera, chi ti fa più un contratto se vai a spifferare quello che accade in spogliatoio? Poi se denunci qualcosa ti faccio subito mille analisi, se ti trovo positivo ti squalifico (oltretutto devi dimostrare che le sostanze te le hanno date e non le hai prese da solo), altrimenti ti trovi una causa del club che ti chiede i danni.
    E’ serio poi che un atleta trovato positivo sia il solo a pagare? Medici e dirigenti finiscono sempre per essere considerati estranei. Anche per il doping vale la regola tutti sanno cosa accade, tutti sanno come fermarlo, ma a tutti va bene che le cose rimangano così. La “seria lotta al doping” è solo una frase da dare in pasto all’opinione pubblica per salvare la faccia, ma nessuno vuole farla ne vuole che si faccia. Caso armstrong insegna!

  9. Maggicopinti 31 Maggio 2013, 17:15

    Titolo dell’articolo geniale, comunque!

  10. GiorgioXT 31 Maggio 2013, 19:37

    Il Doping nel rugby non è semplice come in altri sport – tanto per essere chiari dove serve la potenza pura (Pesi, Nuoto, 100 metri ecc.) o la resistenza pura (ciclismo, sci di fondo ecc.) il doping funziona benissimo! in uno sport invece che ha andamenti molto variabili non credo possa dare quai vantaggi assoluti che lo fanno diventare una epidemia.
    E’ un bene comunque che venga affrontato seriamente : dei miei tre figli che giocano solo quello in under 16 non ha ancora affrontato un controllo , mentre i più grandi si, magari una volta in stagione o meno, ma il fatto che ci sia è un deterrente molto forte soprattutto per le droghe leggere.
    E magari non si legge bene, ma al momento del tesseramento si firma anche il modulo WADA che dà tutte le possibilità di ispezioni , controlli ecc…

    • mezeena10 31 Maggio 2013, 20:57

      beta agonisti con effetti anabolizzanti (clenbuterolo), steroidi anabolizzanti (derivati sintetici dell’ormone sessuale maschile testosterone , vengono utilizzati allo scopo di aumentare la massa muscolare, parallelamente accrescono l’aggressività e favoriscono il recupero dopo carichi di lavoro particolarmente intensi e protratti. Sono utilizzati soprattutto da atleti dediti a discipline di potenza, quali sollevatori di peso e velocisti. A questa categoria appartiene il nandrolone), ormoni proteici (Gh o ormone della crescita; eritropoietina o EPO); farmaci agonisti Beta2 (utilizzati come broncodilatatori ergo proibiti)..infine il THG tetraidrogestrinone è un potente steroide anabolizzante di sintesi!
      come vedi non è cosi complicato!

      • GiorgioXT 31 Maggio 2013, 23:33

        Fosse così semplice … saremmo tutti dopati nel rugby! … invece se prendi gli steroidi aumenti la massa muscolare, ma perdi in reattività , idem per l’EPO, l’aumento che porta della densità del sangue e dell’emoglobina contenuta in esso ti favorisce lo sforzo prolungato e continuo, ma se devi fare scatti è come avere dei pesi legati ai piedi!.
        Tutte le sostanze che modificano le condizioni lo fanno solo in una direzione, non esiste la “panacea universale”
        Io non credo alla “superiorità intrinseca” o pulizia di uno sport per i valori che contiene, perchè sempre uomini siamo. Ma mentre nel ciclismo -specie quello amatoriale – (e ne ho conoscenza) il doping funziona sul serio – ti fa andare più veloce, fare meno fatica e per questo è diffuso al punto che diventa difficile competere da “puliti” e finisci con fare la parte del fesso, nel rugby continuo ad essere convinto che un doping finirebbe con dare dei vantaggi su alcuni aspetti ma annullati da altri… e ricordiamo che nel Football NFL (dove il “performance enhancing” è tollerato) il tempo di gioco reale è di 8-9 minuti, con le azioni più lunghe che durano sui 25-30 secondi…e poi ci si ferma.

        • mezeena10 1 Giugno 2013, 01:23

          il football americano ci sta come i cavoli a merenda, scusa..ho citato varie metodologie per dire che ci son svariati modi per “imbrogliare”..non è cosi complicato, avendone ovviamente canoscienza di causa..
          l’ unica soluzione al giorno d’ oggi possibile, a mio modesto parere, considerati gli ultimi casi, vari processi, dossier, caso armstrong, etc etc sarebbe la liberalizzazione delle tecniche e pratiche dopanti (sorta di “superprofessionisti”)..
          non fosse altro perche la ricerca cosidetta “antidoping” è sempre 2 passi indietro ai “cheaters”!

          • GiorgioXT 1 Giugno 2013, 10:47

            Hai perso il punto : io non dico che sia impossibile, ma essendo piuttosto disincantato, dico che il doping è poco presente nel rugby perché in questo sport funziona molto meno.

          • mezeena10 1 Giugno 2013, 12:20

            intendiamoci non sono assolutamente sostenitore in qualche modo delle pratiche dopanti, tutt’ altro (ho fatto la tesi sulle varie “applicazioni” del clenbuterolo nello sport)..
            piu che disincatato direi che sei un “vecchio” romantico..dico solo che è necessario tenere gli occhi ben aperti su questi fenomeni (soprattutto nello sport cosiddetto dilettantistico)..informare a partire dalle scuole sui danni che tali pratiche comportano ed educare alla sana pratica agonistica!
            poi vero che nel rugby i casi noti non sono molti, diversi quelli da “droghe ricreative”..ad esempio uno degli allenatori delle franchigie NZ di super rugby ha dichiarato che negli ultimi 5 mesi hanno “ricevuto” gli ispettori 8 volte per test incrociati sangue-urine..
            le norme e i controlli ci sono, basta applicare le sanzioni duramente ed investire massivamente nella ricerca!

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