La stagione regolare ha raccolto poco più di 97mila presenze sugli spalti per una media – in calo rispetto alle ultime due stagioni – di 738 tifosi a partita
Eccellenza, uno spettacolo per pochi spettatori. Troppo pochi…
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Certo che Parma che aveva 2 squadre nella massima serie più intorno le varie Noceto, Colorno ecc. ora ridotta ai numeri delle zebre e ai 300 dei crociati… E le Zebre se superano i 500 di media (parlo di numeri veri non di quelli comunicati ai giornali) ba già bene…
Le 12 squadre hanno coinvolto 423 giocatori anche se l’80% del minutaggio è stato giocato da 225 giocatori.
Direi che passare ad 8 squadre con 32 giocatori in rosa permetterebbe di tagliare 167 giocatori e ridurre di molto i costi.
Anche gli spettatori verrebbero ridotti ma un 20% in meno risulterebbe inferiore al taglio dei costi.
8 squadre che si affrontano in un girone unico per 14 partite e poi si dividono in 2 gironi scudetto e retrocessione per altre 6 partite credo sia la dimensione adatta alle risorse per l’eccellenza italiana.
Parma e’ una città di 300.000 abitanti e comunque muove veramente poche persone. Ma Roma??? Oltre 3 milioni di abitanti e la capacità di fare sempre pieno l’Olimpico per il 6 Nazioni mentre in Eccellenza non riesce a fare più di 500 spettatori ne’ in casa della Lazio ne’ in casa delle Fiamme Oro…e dopo parliamo di 3 franchigia in Celtic con sede a Roma o peggio ancora di Benetton a Roma?!
Quoto.Anche se non si può comparare il 6N con l’eccellenza.
Inoltre c’è da dire che al centro-sud(con questo non voglio togliere niente a nessuno)il rugby ha meno seguito.
Scusa ma hai presente il livello dell’eccellenza?
io, che non sono particolarmente tifoso di nessuna delle squadre romane in questione (al massimo lo ero del roma rugbby ma giusto perchè ho giocato nelle giovanili tantissimi anni fa), perchè mai sarei dovuto andare a vedere una partita che al 95% sarebbe stata di una noia penitenziale, con ritmi ed errori imbarazzanti?
Ed in più pagando neanche troppo poco?
allora al massimo , monderzza per mondezza, vado a vedere la capitolina gratis, risparmio i soldi e mi vado a vedere una partita di pro12 o una bella trasferta della nazionale, dando per scontato che come sempre al 6 nazioni ci sarò sicuro.
grande alex! per il fatto che hai giocato alla Rugby Roma ti ammiro! Io a livello giovanile ho giocato con altre squadre (Primavera, Lazio & Primavera, quando le due società erano unite, e CUS Roma), ma il mio cuore è sempre stato per la Rugby Roma, l’unica vera squadra rappresentativa della nostra città (il mio nickname non è casuale infatti, al di là di una passione per il rugby argentino, non so se sapevi che i gloriosi colori che hai indossato, il bianco e il nero, derivano dal CASI di Buenos Aires). Quante volte sono andato al Tre Fontane!! Spero che la Rugby Roma risorga e torni ai livelli che conti.
Al di là di questo, hai ragione per quello che dici, ma non sarei così drastico sulla nostra Eccellenza, la qualità c’è, soprattutto a livello individuale, è vero che il gioco delle squadre di bassa classifica non è esaltante, ma per tutte le altre è abbastanza intenso. Guarda, sono andato a vedere il derby Fiamme Oro-Lazio ed è stata una brutta partita, triste e mal giocata, ma da questo non posso fare un discorso generale, magari è stata una partita no. Comunque anche per le Fiamme Oro non si paga…però dai su non dire “mondezza per mondezza” perchè i ragazzi della Capitolina fanno veramente un bel gioco, e ti assicuro che ci sono alcuni match di serie A che sono molto più intensi e combattuti rispetto a partite di Eccellenza, magari i singoli mancano di esperienza e hanno meno qualità, però il gioco, i ritmi e la velocità ci sono tutti…proprio ieri sono andato a vedere la semifinale promozione della Capitolina e, oltre al contesto che è stato bellissimo per pubblico, ambiente, sole, tifo, mi sono proprio divertito a vedere quei ragazzi romani giocare in quel modo e con tanta spavalderia, per di più vincendo nettamente…e forse il prossimo anno a Roma avremo tre squadre in massima serie, e allora si che ci sarà da divertirsi! In attesa sempre che la nostra RR riemerga…
Ciao
Intanto ti ringrazio per l’ammirazione (ti assicuro che è un tantino esagerata, ero veramente scarso, ero riserva della seconda squadra…).
certamente quando ho scritto “mondezza per mondezza” ho volutamente esagerato, ma era per sottolineare, proprio come dicevi in qualche modo tu, che se devo andare a passare un bel pomeriggio divertente allora vado a vedere (gratis) la capitolina piuttosto che vedere un noioso match di bassa classifica di eccellenza pagando. Peraltro nella capitolina ci giocava Brendan che ho avuto la fortuna di conoscere e solo per questo sono contento che siano ad una passo e mezzo dall’eccellenza. Io peraltro mi ricordo partite di serie A in cui mi sono ‘divertito’: mi ricordo un derby lazio -roma per tornare in eccellenza di qualche anno fa in cui sinceramemte mi divertii ma diciamo che lì il rugby (un livello imbarazzante soprattutto nel secondo tempo) era veramente di contorno e poco più di un pretesto per beve una birra e mangiare un calzone fritto all’aria aperta (di nuovo, gratis). Però se voglio vedere del rugby ad alto livello me lo devo guardare altrove. E non certo in eccellenza. Io quest’anno ho provato a vedere sporadicamente qualche partita in tv ma ogni volta che mi sintonizzavo il gioco era fermoe si vedevano dei vitelloni belli pasciuti pascolare per il campo… magari sono stato sfortunato io, eh! però anche ieri nella semifinale devo dire che mi sono appisolato almeno un paio di volte….
I piccoli centri hanno molto piu’ attrattiva per gli eventi “minori”. Roma ha tanti abitanti, ma pensa la fatica che deve fare un romano per andare allo stadio. Ci perde una giornata intere, diventa matto per il posteggio e si fa il sangue marcio per il traffico.
A Parma invece puoi agilmente andare allo stadio a vedere la partita. Inoltre pensa a realta’ come Viadana, dove il rugby ha poco concorrenza. Nelle grandi citta’ invece la gente si muove solo per il calcio o grandi eventi, tipo sei nazioni. A Milano persino il basket di Armani fa fatica!
hai ragione, ieri per andare a vedere la Capitolina, sono andato con i mezzi e ci ho messo un’ora, e abito pure relativamente vicino…devo prendere due autobus + 15 minuti a piedi circa, e per la Lazio che ha i campi vicini sarebbe la stessa cosa…quando andavo a vedere la Rugby Roma era la stessa cosa, sempre un’ora, visto che abito agli antipodi della città, però era meglio collegata, bus espresso fino in centro e poi metro fino a Roma sud…stesso discorso per le Fiamme Oro, devo farmi un’ora di trenino (la fermata per fortuna l’ho vicino casa) per andare a Ponte Galeria, zona sud-ovest, appena fuori dal raccordo anulare…ma per la passione per il rugby posso farmi pure due giorni a piedi
Parma ha meno di 200mila abitanti…altro che 300.
Parma non arriva a 200.000 in tutto il comune, che è bello grande.
siamo sempre alle solite: politica pubblica (FIR) di indirizzo e sostegno alla attività di base e di livello intermedio (fino alle franchige), con conseguente diritto-dovere di intromettersi anche pesantemente nelle scelte dei club-franchige (lo chiamo per semplicità modello celtico) o politica “innovante” atta a creare un clima favorevole ad investimenti privati anche di spessore, che per contro presuppone un approccio mentale-imprenditoriale (anche da parte dei club, non solo della FIR) completamente diverso (e lo chiamo per semplicità modello franco-inglese)?… se ci si basa sui numeri, sulle cifre dei contratti televisivi, sui risultati dell’ultima edizione delle coppe europee, la scelta parrebbe semplice, ma forse sarebbe solo semplicistica… a livello di espressione nazionale (ed i numeri dell’olimpico sembrano confermarlo) il fenomeno rugby è accattivante, forse l’ingresso della corazzata mediaset porterà nuovo ossigeno e maggior visibilità anche al livello intermedio… o sarà l’inizio della fine?
Molteplici le cause, varie volte ho detto la mia ma ora aggiungo solo una cosa, a Parma noi non sappiamo quando giocano le zebre, figuriamoci i crociati perché non sappiamo non solo quando giocano ma addirittura dove giocano….a Parma il rugby è vivo e molto seguito, solo si seguono le giovanili e le squadre di club che raccolgono molti più spettatori rispetto ai crociati. Comunque questi dati sono anche arrotondati per eccesso visto che come dichiarato le fonti sono i giornali e sappiamo benissimo come fanno i giornalisti o uffici stampa a dichiarare gli spettatori… io ho visto quasi tutte le partite dei crociati, spesso non eravamo più di 50 eppure…
Ultima cosa, ma ci deve pensare la Fir a portare pubblico allo stadio o i club?
Entrambi…la Fir non puo’ guardare solo a NAzionale e Pro12 lasciando che il resto del rugby se la cavi da solo…i clubs devono cercare di promuovere in maniera piu’ coinvolgente le loro partite.
Il problema e’ che la Fir ,”… non puo’ guardare solo a NAzionale e Pro12 ” , con le Zebre Pro12 , ha “portato” non piu’ di 5/600 persone di media , a partita !
Viadana , con 10.000 abitanti , ha una media di 1.200 !! Parliamone ..
Nessuna sorpresa in questi numeri, ormai si sa da anni che il rugby si muove su 2 binari diversi…da un lato la NAzionale coi suoi 80mila tifosi bel risultato ma che continua a venir usato come la coperta sotto cui nascondere tutto.
Dall’altro il rsto del rugby incluse le Zebre ed Esclusa la Benetton che non coinvolgono, non interessano, non attirano pubblico e non attirano sponsor (ricordiamoci bene che le Zebre hanno chiuso la stagione con solo Conad sulla maglietta…5 cm quadrati sulle spalle di sponsorizzazione hanno pagato).
In mezzo troviamo Treviso che un po’ con una gestione piu’ intelligente un po’ anche grazie agli ottimi risultati esprime dei numeri spettatori e coinvolgimento sponsor al di la’ della famiglia di discreto-buon livello.
Il risultato generale dei clubs secondo me dimostra come il rugby non abbia minimamente ancora sfondato nei cuori degli italiani, la NAzionale tira me e’ la NAzionale e non puo’ essere veramente considerata rappresentativa del seguio di un movimento ed il 6N ed i TM riducono la cosa a 5-6 partite all’anno e basta (e non scordiamoci che l’Artemio Franchi per la partita con l’Australia era ben lontano dal sold out…32500 per uno stadio che ne puo’ contenere piu’ di 45mila) molte delle quali partite evento come quella con gli AB. Non voglio sminuire i risultati della NAzionale in termini di pubblico che sono ottimi ma bisogna guardarli in maniera oggettiva e non gettarsi il fumo negli occhi al riguardo.
C’e’ pero’ da accettare una cosa, e si torna al solito discorso: se fai la Celtic e togli ulteriore qualita’ ed interesse ad un prodotto che gia’ non era un granche’ non puoi pensare che le vendita del prodotto vada a gonfie vele.
A Verona con l’Argentina, peggio. Ed era pure comoda per il Veneto dove di sicuro il rugby c’è. Piccolo inciso, l’altro giorno hanno arrestato dopo Parma Bologna un “tifoso” del Parma Calcio (peraltro pregiudicato) per contravvenzione al daspo. Dove l’aveva beccato? All’olimpico, partita di rugby della nazionale. Rissa e violenza a pubblico ufficiale in zona terzo tempo. Con lui, laziali e romanisti. E’ sicuramente un’eccezione, ma significativa che “l’evento” è un fenomeno che ha proprie dinamiche spesso indipendenti dal contenuto specifico. Il pubblico è un’altra cosa. Poi, ma è un mio parere, la diretta tv aumenta gli spettatori virtuali ma riduce quelli allo stadio, e non solo per la partita trasmessa. Sui numeri piccoli del rugby magari incide poco in assoluto ma non in percentuale, su altri sport e a partire dal calcio, c’è l’evidenza.
Vista la civiltà ed intelligenza di alcuni spettatori sempre troppi siamo :-)))))
Magra consolazione 😉
Partiamo dal presupposto che il rugby ha un ritorno mediatico pari se non inferiore al campionato italiano di bocce (la rai ha fatto un sacco di repliche di partite di bocce)
Se poi uniamo il fatto che un eccellenza a 12 diluisce di molto un livello molto diluito
Aggiungiamo che il “pubblico” in media è formato da morose e parenti che safrificano le giornate libere per prendere un fracco di freddo
Mettiamo su che le squadre non fanno praticamente marketing di nessun tipo
Abbiamo la situazione attuale dove il zoccolo duro veneto più o meno rimane ma dietro la media è questa
Comunque sarebbe interessante sapere nei vari campionati “domestic” qual’è la media cioè al campo dello shannon rfc quanta gente si presenta? Quanti a neath? Boh qualcuno lo sa? La francia fa discorso a parte e il pro d2 fa un baffo all’eccellenza più interessante sapere in federal 1
Ps le zebre fanno meno spettatori di media che rovigo, padova, viadana, etc etc etc forse fanno un po più dei crociati ma siamo li … 🙁
considerando che la federal1 è divisa in poules, con un numero di squadre partecipanti enormemente superiore alla ns eccellenza, i dati statistici 2009/2010 “ufficiosi” danno affluenze minime tra i 300-400 e massime tra i 3500-4000 (dipende dal bacino di popolazione dal richiamo in tabellone)… per la semifinale di domenica tra bourg en bresse e lille sono attesi 10.000 spettatori…
ok mistral so che la federal 1 è divisa in gironi e che il bacino è diverso ma il livello credo sia simile per quello chiedevo il pro d2 è di un altro livello rispetto all’ eccellenza credo che dax, auch, carcassone e co vincerebbeo abbastanza bene contro prato e mogliano, per cui volevo paragonere un livello più simile
e io credo di aver dato dei dati oggettivi sui quali riflettere: fatto salvo l’oggettiva differenza di numero di squadre il minimo degli spettatori in fed1 è comunque pari alla media dell’eccellenza italiana, la semifinale del fed1 richiama 1/10 degli spettatori annuali dell’intera eccellenza, e comunque più di un derby celtico italiano…
Per aumentare gli spettatori devono aumentare i giocatori e le giocatrici. Per questo il movimento rugby dovrebbe far leva sui valori educativi che storicamente riesce a trasmettere meglio di altri sport di squadra e convincere lo Stato e in subordine gli sponsor ad investire in tutto ciò, partendo dai bambini, su su fino all’ eccellenza (Zebre e nazionale già ricevono abbastanza).
le grandi masse stanno in città..le grandi masse non si ‘cagano’ (scusate termine) di andarsi a vedere un campionato scarso tecnicamente senza appeal e di 2nd fascia in un paese di provincia, il rugby è radicato nei paesi in italia e loro tirano avanti la barracca. Se Roma va in finale scudetto vedrete gente se ci va vs una rivale ‘storica’ (non parlo solo rugbysticamente) es. Milano vedrete gente. Lo so è un discorso un po..ehm marrone ma è così, vi faccio un semplice esempio play off serie C, Clan Santa Maria Capua Vetere- Svicat oltre 600 spettatori…non molto lontano dall’eccellenza… PS io vivo in un paesotto eh
Magari se a Rovigo i cassieri non avessero il passamontagna……14€ per veder giocare i Bersaglieri sono un vero furto! Io penso che il prezzo onesto dell’eccellenza sia sui 7/8€. A Treviso pago 10 € nella tribuna scoperta e vedo delle partite di livello assoluto. Poi vai a Rovigo e paghi 14€ per vedere Rovigo-Reggio….c’è qualcosa che non va….
Ogni evento va un minimo creato, attorno all’Eccellenza cosa si fa e quanto si spende per promozione, eventi correlati ecc.? Qualcuno ci pensa?
io quando giocavo (pochi anni fa a dire il vero) il venerdi e sabato sera ogni giocatore usciva in comitiva e girava per i vari bar dei dintorni e rompeva le balle a quasi tutta la clientela del bar per farla alzare la domenica mattina e farla veniere al campo poi magari non venivano ma su 10 persone 1 la convincevi e come minimo (se proprio non pioveva) 150-200 persone venivano a vedere la serie c veneta in casa e qualche decina in trasfera, noi lo facevamo per piacere di vedere la festa dopo si vede che nell’alto livello italiano questo non sccede o succede meno
eravamo tampente convincenti che più della metà dei nostri sponsor erano bar e ristorani chissà perchè 🙂
😉
riordino dei campionati massimo 8 club eccellenza.
ripartire dalla base coinvolgere le scuole elementari e medie tramite il coni.
defiscalizzazioni x i sponsor come il calcio.
vendere il prodotto rugby in modo diverso. costringere la rai (si paga il canone)
per le dirette settimanali del campionato di eccellenza.
la fir deve finanziare in qualche modo i club di eccellenza(perche’ solo le zebrette e la benetton prendono i piccioli?)
riorganizzare tutto il sistema delle accademie con tecnici preparati.
i club devono fare piu’ promozione del campionato.
e per ultimo la stampa sportiva piu’ articoli (corriere,tuttosport,gazzetta)
Non è che il calcio, sport (…sport…vabbè…su sky considerano sport anche il poker…) numero unissimo in Italia se la passi tanto meglio come presenze.
Il problema è la popolarità del rugby, conosco tante persone che sono state a vedere la nazionale ma manco sanno che a 40 km da casa si può vedere il campionato principale. E certo che finchè la Gazzetta mette 3 righe 3, e nemmeno tutti i giorni, dalla pagina 45 in poi c’è poco da fare.
Ci sono molteplici fattori, ma quello economico è sicuramente oggi predominante: in tutte le famiglie bisogna fare il conto al centesimo, evidentemente anche andare a vedere un incontro di qualsiasi disciplina è diventato una non priorità.
Non dico che le partite devono essere gratis, dico che oggi è molto dura fare le scelte col portafoglio (leggero) che la maggior parte di noi ha.
Cari Signori sono perfettamente a conoscenza che postando questa mia opinione mi attirerò gli strali di molti di voi, ma..tant’ è!! Perchè stupirsi per questi dati? Essi sono perfettamente in linea con la realta del Rugby italiano, il livello è quello che è (altrimenti secondo voi perchè avrebbero creato le franchigie, con l’intento di far crescere il movimento di elite?!?), il bacino di utenza, eccezzion fatta per poche circoscritte realtà, sia in termini di praticanti che he di appassionati, è limitato, il prezzo dei biglietti (specialmente in questi tempi di crisi economica!!) e la concorrenza televisiva della Celtic League non sono trascurabili, e allora cosa fare? Ho letto di lodevoli e affascinanti ricette ma, a mio modestissimo avviso, di difficile, se non di impossibile, realizzazione, e quindi secondo me l’ unica ricetta possibile parte dal presupposto che il movimento Rugbystico italiano si cali in quella che è la sua reale dimensione; il Rugby italiano non ha abbastanza risorse, in termini di sia giocatori di livello, che di spettatori ed economiche, per permettersi un campionato nazionale professionistico, la dimensione giusta per il Domestic Rugby italiano è avere un campionato semi pro (molto semi e poco..pro!!) con, al massimo otto squadre, da cui pescare i migliori e trasportarli nel mondo pro rappresentato dalle franchigie celtiche, se così si otterranno dei risparmi (questo francamente non lo so) questi eventuali sarebbero da investire nel Rugby di base.
Quoto tutto
Munari ha detto che parlare della formula dei campionati è la cosa più semplice e in cui tutti si sbizzarriscono. Vero. L’urgenza è quella di fare un’Eccellenza a 8 e una A a 8. Secondo voi la serie A non è un’aberrazione? In un articolo della Tribuna, riportato anche da Duccio in rugby1823, si parlava delle difficoltà economiche che potrebbe avere Paese a scriversi al prossimo campionato di A. E dico Paese, una squadra con storia, tradizioni e seguito, non una realtà messa su in fretta e furia e dal niente.
In tempi di magra e con risultati di pubblico tali, la piramide dei campionati va rivista. Io avrei portato a 8 squadre già dalla prossima stagione. Il passaggio a 10 è una pezza che porrà l’Eccellenza nuovamente in una terra di nessuno.
Scusate , ma cosa cambia una eccellenza ad 8 squadre per il pubblico?
meno partite da vedere e meno spettatori, ed anche il livello non è certo stabilito dal numero di squadre – questa stagione il livello di gioco è stato pari o superiore alla precedente , tant-è vero che le neo promosse si sono tutte salvate più che tranquillamente!
Questi sono i soliti discorsi che si fanno quando si cercano scorciatoie.
Tornando agli spettatori , a parte alcune società che gonfiano i numeri a dismisura ; io trovo invece che il risultato del massimo campionato di rugby sia ECCEZZIONALE se rapportato alla presenza sui media e comunicazione.
Chiarisco sempre prendendo le statistiche dallo stesso sito – la Serie B di Calcio fa una media di 4858 spettatori , se prendiamo Padova, che conosco molto bene, la media è di 5873 – però si deve anche contare che gli oltre 4400 abbonati annuali sono contati sempre presenti – anche se in realtà più di qualche migliaio di abbonamenti sono di sponsor … per questo. salvo i derby con Vicenza, Verona e Cittadella le partite hanno presenze reali di un paio di migliaia.
Però : i quotidiani locali hanno TUTTI I GIORNI ALMENO DUE PAGINE sul Padova calcio, che salgono a 4 il giorno prima ; la Rai regionale in ogni TG c’è un servizio sul calcio, ed almeno 5 TV locali fanno servizi giornalieri.
A confronto per il rugby c’è una colonna o due il venerdì /sabato ed una mezza pagina la domenica…
e sul gazzettino (il quotidiano del nordest) nazionale il lunedì delle due pagine di rugby c’è una pagina e mezza su treviso (o nazionale), una colonna di commento tecnico, interessantissimo, ma legato al gioco a livello globale, un box di notizie dal mondo e un quarto di pagina, si e no, sull’eccellenza in tot o su una delle 4, e sottolineo 4, venete di eccellenza (oggi eccezzionalmente il posto di treviso è preso dall’impresa di mogliano), il resto della settimana, forse, un articolo sul pro12, in compenso sull’edizione di padova mezza pagina divisa tra petrarca (il grosso) e tutte le altre 5 squadre (compreso femminile) che fanno gli altri campionati seniores, altri accenni il sabato (un articolo abbastanza sintetico) per il match dell’eccellenza e la domenica un box sugli altri e un articolo sulla partita del sabato, lunedì box per tutti i risultati delle altre……e siamo in una delle città più rugbistiche d’italia, auguri!
E dire che fino a prima della CL sulla Gazza al lunedì c’erano i tabellini di tutte le partite del Campionato.
Meglio allora di oggi.
Forse mi sbaglio, ma ho notato questo: la Gazzetta era tra gli organizzatori(sponsor) della partita con gli AB a S.Siro, da quando non fa più parte di tale organizzazione sta scrivendo molto meno di rugby. Ma è solo una mia impressione.
qualcuno diceva che tra rcs e fir ci fossero degli attriti negli ultimi tempi
tristissimo leggere queste cifre, cosa fare? ogniuno può avere un’idea che potrebbe essere la migliore del mondo come non cambiare una virgola e dopo vi dirò le mie, certo che leggere nei commenti, e questo lo dico assolutamente come dato di fatto e non per attaccare qualcuno, di gente che il rugby dovrebbe amarlo, frasi del tipo “l’eccellenza fa schifo”, “mi vado a vedere il 6N, ma l’eccellenza no dato il livello”, “per fortuna c’è il pro 12 da vedere altrimenti che tristezza”, dimostra che il domestic è stato abbandonato, in realtà anche le zebre non vincendo hanno perso tanti “sostenitori”, per prima cosa dai “duri e puri” che ora pretendono, giustamente, di vedere solo grande rugby e che hanno dimenticato che prima dei prati in sintetico e degli stadi pieni, bisogna imparare a giocare nelle risaie. Forse dovremmo per prima cosa riavvicinare i rugbofili al domestic e poi pensare agli altri, il livello non è un gran chè rispetto a fra, ing e CL, ma lì giocano pro, qui dei ragazzoni che nella vita fanno anche qualcos’altro sperando un giorno di poter diventare pro.
Anch’io voglio dire la mia formula magica per salvare l’eccellenza:
– riduzione squadre indubbiamente
– risonanza nei media (la FIR paghi piuttosto le pagine e gli spazi sui media nazionali, ma che si sappia in italia che esiste un campionato nazionale oltre agli azzurri e i celtici, mentre i club pensino a fare la stessa cosa a livello locale)
– andate dagli ex, parenti, amici etc etc e dategli materiale promozionale da distribuire o esporre
– la partita deve diventare la scusa per tutti di passare una bella giornata, quindi più vita intorno all’incontro prima e dopo
– qualche cavolo di imprenditore che invece di sborsare una marea di soldi per una squadra di serie B, o inferiore, di calcio, provi ad investire nel rugby meno con risultati migliori, magari
– RIMETTETE LE PARTITE LA DOMENICA, la gente ha più tempo libero del sabato e le dolci metà rompono meno le scatole per un paio di ore di rugby (inoltre io ho il negozio chiuso e posso venire a vederle)
e adesso rompetemi pure l’anima
quoto
lasciateci almeno l’oscar del pubblico a rovigo
e non quello dei numeri pompati in stadi infimi e vuoti
ma quello delle immagini televisive e foto
tutto da ridere anche il sondaggio del giocatore dell’anno
guardate le semifinali e gli spalti relativi
lasciateci almeno questo
e la fir si vergogni anche solo dei dati che ogni settimana pubblica
Sono andato a rileggermi le statistiche di stadiapostcard, e nel caso del Petrarca, sono un bel pò “dimagrite” rispetto ai dati dei tabellini , che danno un totale di 13550 spettatori con una media di 1231 .
Le presenze sono state
Reggio 1100
Rovigo 3500
San Donà 1400
Calvisano 700
Cavalieri 800
Viadana 1200
Fiamme Oro 1200
L’Aquila 720
Lazio 750
Crociati 800
Mogliano 1380
E su queste ci metto la mano sul fuoco perchè le ho viste tutte.
Purtroppo non c’è un contatto sul sito per fargli avere le informazioni e chiedere che criteri usa per i conteggi.
A mio parere il pesce puzza dalla testa Ovvero dalla federazione che scusate ma pensa a tutto piuttosto che fare il suo dovere.
L’unica cosa a cui pensa la F.I.R. è portare gente allo stadio per la partite della nazionale per poter poi indicare attraverso questi dati una crescita del movimento, crescita che di fatto non c’è o è nettamente inferiore a quella detta dalla F.I.R.!!!!
E’ vero, allo stadio a veder la nazionale oggi vanno in 80mila rispetto a 10 anni fa in cui forse si arrivava a 8mila!
Ma la domanda è: chi è la gente che va allo stadio??? a mio parere su 80mila i veri appassionati non sono più 8mila come prima ma forse saranno 16mila, gli altri ???? persone affascinate da una maggiore visibilità mediatica data a questi eventi, quindi gente non appassionata di rugby che va allo stadio per il divertimento che l’evento nel suo complesso genera! ( il che comunque non guasta per carità).
Lasciato il discorso nazionale, come sta gestendo il discorso Celtico?
l’anno scorso con Aironi e Benetton si andava allo stadio e ricordo a Viadana 6mila persone a pagare il bilgietto per una squadra che perdeva praticamente tutte le partite ma con una organizzazione di uffici marketing, stampa, ecc. invidiabili, cosa ha fatto la F.I.R. gestendo di fatto le Zebre Al 100%??? Flop totale!!! incapacità a trovare sponsor, incapacità a pubblicizzare gli eventi, e potremmo andare avanti …. allora mi chiedo ora, a stagione finita e ricordando tutte le polemiche dello scorso anno: piuttosto che spendere 6 milioni di euro o giù di lì su una squadra per il lusso di farci giocare dentro chi vuole, non era meglio continuare con una squadra che ormai aveva una organizzazione bel consolidata e due anni di esperienza finanziandola con quel famoso prestito piuttosto che fare davvero una stagione … diciamo Marrone….. con 0 vittorie e 500 Spettatori di media????
Andiamo al discorso Eccellenza…. I clubs fanno quel che possono , con i pochi tifosi che il nostro sport appassiona riescono anche a fare vivaio, a portare avanti progetti scuole, ecc. e non ricevono alcun aiuto o quasi.
Allora sempre a mio modestissimo parere la questione è questa: pochi tifosi, poco interesse mediatico (che deriva in maniera direttamente proporzionale dal numero dei tifosi), pochi sponsor (stesso discorso di prima) la ricetta sarebbe quella di fare appassionare le masse a questo sport è necessario creare una base solida e questo lo si fa prestando attenzione alle categorie giovanili che sono i giocatori del futuro!
Negli ultimi anni grazie al cielo i clubs riescono a tesserare sempre un maggior numero di ragazzi (grazie anche ai risultati della nazionale, questo è vero! ma grazie anche ai vari progetti scuole portati avanti direttamente dai clubs) attorno ai quali si appassionano nonni, genitori, zii, cugini… e qui c’è la base che una volta consolidata attirerà i media, sponsor e quindi soldi da poter investire. Succo del discorso il rugby in Italia è radicato nei paesini e non nelle città in cui il calcio la fa da padrone e la F.I.R. dovrebbe pensare ad alimentare il movimento già esistente e di valorizzare l’eccellenza prestandogli tanta attenzione almeno quanta alla celtic (alla fine è il nostro campionato principale)
p.s. e dovrebbe pensare a fare la federazione e lasciare la gestione delle squadre ai privati!
Per amore di verità, 6000 a Viadana non si son mai visti, ma nel tuo discorso è un dettaglio che non tocca la sostanza.
Sabato ero a Viadana. Numero di spettatori ufficiale 2400 più o meno quello che nei due anni precedenti facevano gli Aironi nelle partite con le squadre di media/bassa classifica oppure quando giocavano di venerdì. Quest’anno ho frequentato lo Zaffanella molto poco. Miclas come al solito straordinari. Molto meno gli altri spettatori. Senza parlare di arbitro e guardalinee, due/tre “tifosi” non hanno fatto altro che insultare dall’inizio alla fine giocatori e staff del Mogliano compreso Franchino Properzj. Ne sono uscito stomacato. Mi dispiace per gli amici viadanesi e non affezionatisi ai gialloneri, ma l’anno prossimo mi vedranno ancora di meno….
Nel suo piccolo, anche quello era un “evento”, con annessi e connessi inclusa la quota canonica di saltuari somari da stadio. Non c’ero, ma non ho dubbi sulla correttezza dei Miclas: le volte che sono tornato allo Zaffanella quest’anno ho trovato il solito bellissimo pubblico, appassionato, rumoroso e competente.
Certo che ha avuto del coraggio ad insultare franchino…
Sabato non ero allo Zaffanella ma due Sabati fa ero a Mogliano, anche lì c’erano due o tre persone davvero esagerate.
Uno ha insultato i giocatori ,in maniera che mi schifo anche a ripetere, altri andavano dietro a Fenner a gridare durante i calci (come se tanto poi non li avesse sbagliati uguale 😀 ) a Rovigo ho sentito l’intera tribuna fischiare durante i calci avversari…ecc. ecc. questo per dire che purtroppo siamo in Italia e in ogni campo in cui vai troverai sempre due o tre tifosi di Calcio che non hanno ancora compreso che il rugby per fortuna è altro!
Però Avendo girato diversi campi posso dire che per me il clima che si respira a Viadana non si respira in nessun altro campo d’Italia ma questo è soggettivo.
Sono di parte, ma sottoscrivo in pieno, perchè anch’io ho frequentato vari stadi.
Qualche fenomeno lo incontri sempre e comunque, da qualsiasi parte, ma, siamo seri: 3 su 2400 sono proprio pochi, e se li si nota è perchè sono solo loro.
Basta ignorarli.
nei campionati giovanili under16/20 si sta oltrepassando il limite della decenza.
allenatori che insultano arbitri,ragazzi che continuamente litigano con gli
avversari,falli cattivi di ogni genere,genitori che credono di avere dei fenomeni
dalle tribune insulti continui verso tutti e tutto.
se questo e’ il prezzo da pagare per aumentare la diffusione del rugby
e’ meglio fermarsi.
Questa sarebbe da scrivere all’entrata di ogni impianto sportivo.
Chapeau.
pensiamo a cosa fa’ la fir per l’eccellenza , il sito internet e la pagina ufficiale di fb sono tutte con la massima pubblicita’ per la nazionale , d’eccellenza c’e’ solo l’articolo del momento , se si vuole pubblicizzare l’eccellenza , e si deve fare , si devono usare quasi gli stessi criteri della nazionale , almeno sulla pagina fb della fir che tolgano l’immagine dell’olimpico e mettano qualcosa che rimandi all’eccellenza !!!!!!!!!!!!!!
le societa’ vanno sostenute in tutto e per tutto , anche se le colpe ce le hanno anche loro sia chiaro , e che faccia il possibile per migliorare la qualita’ degl’allenatori del settore giovanile della fir ma anche delle societa’ !!!!
DALLA BASE DALLA BASE SI DEVE PARTITRE A CREARE UN MOVIMENTO
Anchio ero allo Zaffanella ed ho deciso d’ora in poi di guardarmi le partite da bordo campo perchè a causa è vero di poche persone ma non poi così poche mi rovino la giornata…
Dopo la partita sono rimasto un pò di tempo a parlare con Properzi…
Insultare lui significa non conoscere minimamente la storia del nostro sport e non avere rispetto non per lui ma per se stessi…