Il caso-squalifica (“era una macchia”), una nazionale che non ha paura di sbagliare. E un ritorno a L’Aquila. Parla il leader azzurro
Sergio Parisse, capitano che non voleva macchie e senza paure
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Allez le Capitanò!!
Perché FIR-Zebre non provano a riportarlo in Italia.
Non sono per niente sostenitore del Progetto Zebre (a Parma poi…) ma se la federazione riuscisse a riportare in Italia lui, Canale e Mirko Bergamasco, oltre a Romano, Chistolini e D’Apice.
E quindi…Vunisa, Palazzani, Bacchetti, Ragusi, Iannone e Morisi già dati per certi.
Forse forse, le Zebre anziché collezionare 28 sconfitte su 28 in tutta la stagione e fare 300 spettatori, a mio avviso, potrebbero essere più o meno a livello di Treviso, sia come risultati che come richiamo di pubblico.
Per questo progetto, e perché tutti i giocatori siano attirati dall’interaprendere questa avventura, Parisse deve essere l’obiettivo numero 1 del mercato.
Troppo caro ancora???
Probabilmente si….
ma chi sei Marzullo:
fatti una domanda e datti una risposta.
la gente(giocatori italiani in orbita nazionale) tende a scapparci dalle Zebre. Un motivo ci sarà…figurati se Parisse se la raggiungerà a breve
nn credo sia un problema di soldi, anche se Parisse è il + pagato dello Stade, squadra in crisi da troppe stagioni ormai. Qualora Parisse lasciasse lo Stade ci sarebbe la fila x accaparrarselo, x me potrebbe andare a giocare nel Super Rugby in una franchigia tipo Melbourne o Western Force che hanno bisogno di stranieri x completare la rosa ma meriterebbe anche di meglio
Magari se lo piglia il Tolone. Con tutti i soldi che c’hanno!!!
capitano se torni all’aquila ti stiamo ASPETTANDO fai venire pure CASTRO….