Marco Pastonesi ci porta nel cuore della base del movimento rugbistico italiano con una storia tutta da leggere
Fabio Beraldin, l’uomo che convinse Munari e fece adulto il Valsugana
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Bell’ articolo, gioco nello stesso campionato e girone del Valsugana, e devo dire che nonostante i recenti anni in serie c e prime squadre medioocri, ha continuato ad investire nelle giovanili, e alla lunga ha pagato…è primo in classifica, con una età media bassissima e potenzialità spaventose!!!! Altrochè quelle squadrette che per rimaner in categorie che non gli competono buttano soldi in giocatori “da fuori” mediocri…
Da prendere come esempio, pochi soldi e molta organizzazione, spero che il lavoro fatto sulle giovanili possa portare il club più in alto, anche se non è sicuramente un aspetto fondamentale, ciò che importa è che sia un luogo dove vengono formati ottimi rugbysti e soprattutto uomini e donne migliori…
un paio d’anni fa, con i miei dell’u.12 abbiamo fatto un concentramento con la Valsugana.
E’stato un piacere vedere la competenza e la grinta di quei minrugbisti.
Cambiando discorso, drammatico il ns livello U18.
Ho visto l’ultima mezz’ora di ITA_GIOGIA,vinta dai secondi per 17-12.
Ma è mai possibile che in 30 min visti, i ns sono stati nei 22 avversari per 28, hanno fatto 7 pt e una tonnellata di sportellate(da fermi) e l’unica volta che hanno aperto al largo , hanno segnato.
gli ex sovietici, una comparsata nei ns 22, maul arrembante-meta.
REDAZIONE E MUNARI- ci vogliono gli Stati generali per le giovanili, altrimenti quando i seniores del 6N andranno in pensione, semo c’hiavai
Ti sei dimenticato di scrivere che il suo nome di “battaglia” era / e’ “Trebbia”.
Quando all’apertura giocava il buonanima Cameron Oliver (uno che usava tantissimo il piede), era tra i pochi tre quarti petrarchini che andavano regolarmente in meta facendo sempre il solito incrocio con Oliver partendo dalla chiusa… quell’incrocio (sempre quello!) funzionava con una regolarita’ incredibile.