Luce in fondo al tunnel per l’Heineken Cup. Nuvole sulle italiane

Si va verso un compromesso tra inglesi e resto d’Europa. E a perderci potrebbe essere proprio l’Italia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Giompy 25 Settembre 2012, 07:57

    Siamo seri, un club italiano in Heinekein, e due in Challenge, sono più che giusti. Altri club in più sono un’esagerazione, oltre che un’offesa nei confronti dei più quotati club francesi o inglesi. Anche in considerazione dei miseri risultati ottenuti in Europa da sempre dalla italiane. Solo Treviso fa qualcosa di decente, ma sfiga vuole che puntualmente si ritrovi nel girone più difficile della Heinekein. I quarti di finale, sia che stiamo parlando della HC, sia che parliamo della RWC, sono il nostro modesto Santo Grahal.

    • gsp 25 Settembre 2012, 08:52

      Ma che risultati t’aspetti? Per soli due anni le italiane hanno giocato alla pari, da professionisti in HC. Prima erano semi pro in un torneo pro. Solo treviso? E’ normale, e’ l’unica squadra sopravvissuta.

      Con tutto il rispetto per te, ho la sensazione che queste sono scorie da tinello purtroppo. E sono nocive.

      • GiorgioXT 25 Settembre 2012, 09:13

        Non è per nulla così – quando il campionato era ancora Super10 Treviso aveva comunque ottenuto diverse vittorie in HC, l’Overmach Parma aveva ottenuto l’ingresso in Heineken battendo in Galles i Dragons ed in Challenge i risultati non erano sempre negativi …ricordo bene Bayonne battuto dal Petrarca ; però parlavamo di squadre con budget fra i 2 ed i 3,5 milioni di euro, non dei 750/900.000 euro attuali!

        Non è che ci si debba bere per forza le balle federali …

        • gsp 25 Settembre 2012, 09:27

          Manchissenefrega delle balle federali. Sia treviso che aironi hanno fatto vittorie episodiche, ma anche quelle dell’eccellenza. E le faranno.

          Il ragionamento dovrebbe essere “guardate cha fa treviso dopo solo due anni di cl. In casa e’ diventata difficilissima da battere. Lasciateci lavorare”. Soprattutto perche’ i celtici hanno esperienza del fatto che le squadre si costruiscono con calma.

          Il problema che oggi togliamo alle zebre, per far dispetto a gavazzi, dondi e gli altri idioti che girano nel rugby italiano, potrebbe essere treviso, dogi o qualsiasi squadra domani. Sono soldi e possibilita’ che vanno via. Per una pretesa assurda e folle di fare risultati. Dopo solo due anni di professionismo. E’ un’aspettativa folle ed irresponsabile per chi le mette in giro.

          Aggiungo, se poi pensi che con una gestione federale diversa la benetton sarebbe stata ai quarti di finali HC, giocando in eccellenza, allora non so che dirti.

      • Giompy 25 Settembre 2012, 10:07

        Non voglio essere disfattista, ma le coppe europee sono un gradino sopra alle competizioni alle quali sono abituate a giocare le italiane, celtiche o non celtiche. Treviso ha dimostrato di saperci fare anche in gironi difficilissimi. Gli Aironi sono stati talmente disastrosi in HC l’anno scorso, da mettere in ombra le 4 vittorie in Celtic. Peccato siano stati smantellati. La Challenge, nonostante gli incentivi in denaro della FIR, è stata sempre vista come uno stupido obbligo dalle squadre di Eccellenza. Le figuracce con spagnole e romene ogni anno ce lo ricordano. Se vogliamo ridare dignità alla nostra presenza in Europa, dobbiamo ridurre il numero delle partecipanti, e centellinare la loro presenza in base alle potenzialità. La prima della Celtic in HC, la seconda e la vincente dell’Eccellenza in CC. Evitando stupide parate numerose, tipo lo squadrone dell’atletica leggera (50 elementi) alle Olimpiadi capace di portare a casa solo un’insperata medaglia nel triplo. P.s. Non sono scorie da tinello, non sono un tifoso di Treviso, casomai sono rimasti fermo ai “gloriosi” per me Amatori Catania di Orazio Arancio!

        • gsp 25 Settembre 2012, 11:26

          @giompy, se proprio vuoi parlare in termnini di risultati crudi la differenza tra Aironi e treviso in HC e’ minima, ed il girone della morte l’anno scorso era quello piu’ difficile probabilmente. poi mi dici che bisogna vedere come sono arrivate le vittorie e sconfitte e ti do ragione, per questo ti dico facciamoli lavorare.

          le sconfitte contro le spagnole e romene sono brutte e francamente evitate (ma non fiuracce), pero’ tieni anche presente che non e’ assoolutamente detto che la quarta dell’eccellenza sia meglio della selezione del campionato romeno. ma tant’e’. se il problema risultati vale per noi, vale anche per loro. perche’ nessuno dice fuori le spagnole e romene?

          quando dico scorie da tinello, non parlo del fatto di essere tifosi di treviso o meno. ma di una semplificazione eccessiva dei problemi. che secondo me e’ nociva.

          l’ultima che si legge spesso ‘la nazionale non e’ progredita da quando e’ nel 6n’. a parte che secondo me lo e’, ma anche se non lo fosse, come fa a progredire una squadra in cui 2/3 dei giocatori, fino a tre anni fa, giocavano solo 5 partite internazionali all’anno contro professionisti?

          • Giompy 25 Settembre 2012, 11:53

            Nessuno vuol tagliar fuori le spagnole o le romene. Ma se il livello dei nostri club di Eccellenza è pari agli spagnoli e romani, è giusto che italiani, romeni, e spagnoli abbiamo lo stesso numero di squadre. In termini di risultati come hai constatato anche tu non è che abbiamo molti argomenti per difendere la nostra numerosa pattuglia nelle coppe. Se poi la giriamo sul lato economico, perché comunque Francia e Inghilterra ne fanno un discorso principalmente economico, siamo senza argomenti in nostra difesa. La Rochelle (D2), per fare un esempio ha molto più appeal economico di Calvisano, e temo anche delle Zebre.
            Giocare le partite internazionali, o continentali, può aiutare la crescita dei giocatori, ma quando i club di Eccellenza schierano, come sempre successo, in coppa le seconde squadre, anche questa potenziale crescita viene vanificata.

  2. xnebiax 25 Settembre 2012, 08:48

    Il problema per l’italia é solo di soldi, non di “opportunitá di giocarsela”.

    Dovrebbero prima, da un lato, cambiare i risultati delle 6 (2+4) nelle coppe, e poi se ne potrebbe parlare, dall’altro, il rugby di club (celtiche, eccellenza e coppe) in italia avrebbe bisogno di almeno 3-4-5 volte piú pubblico televisivo…

    Secondo me, a lavorare bene, con una faderazione con un ufficio stampa agguerrito ed un programma di divulgazione onnipresente a tutti i livelli (che non vuol dire obbligatoriamnte molto costoso), i risultati suddetti non sono impossibili… nel giro di 6 anni circa.
    E poi lo stesso meccanismo recruterebbe nuovi giocatori (non solo bambini, tutte le etá (secondo me tutti i praticanti sono importanti)).
    Se il rugby italiano avesse il pubblico del rugby giapponese, l’talia avrebbe un movimento molto piú ampio e quindi piú scelta di giocatori per la nazionale, con risultati poi quasi automatici.

    …la mia fantasia…

    …tanto ha vinto Gavazzi…

  3. M. 25 Settembre 2012, 09:10

    Con i se e i ma non si fa nulla: ma immaginiamoci un Treviso e un Aironi quest’anno, dopo 3 anni di esperienza, con le rose definite e i meccanismi collaudati, che risultati avrebbero fatto?

  4. Silverfern 25 Settembre 2012, 09:45

    Spiace dirlo, ma i Francesi hanno ragionissima.
    D’altronde anche nel più costoso calcio l’ammissione alla Champions funziona in base al ranking, e difatti, visti gli scarsi risultati generali dei clubs (in particolare in Europa league) l’italia ha perso un posto.
    Mi sembra logico lo stesso criterio in HC, sempre per rimanere con l’esempio calcistico: non sarebbe corretto se ci fossero, chessò, 4 squadre Albanesi in Champions.
    La realtà è che dobbiamo ancora macinare kilometri prima di avvicinarci a certi livelli.

    • gsp 25 Settembre 2012, 10:00

      Con la differenza pero’ che nel calcio il posto delle romene non e’ messo in discussione con l’argomento che l’ottava tedesca e’ piu’ forte della prima romena e cipriota, e che quelle non arrivano ai quarti. Ed i tedeschi non pretendono che l’ottava faccia i preliminari al posto della seconda romena.

      • Silverfern 25 Settembre 2012, 10:58

        Ma le Romene LI fanno i preliminari.
        E’ un discorso di selezione comunque, con la differenza che nella Champions entrano più squadre, ma in base ai risultati della Nazione degli anni precedenti.
        Probabilmente nel calcio l’UEFA sente meno le pressioni delle singole federazioni, mentre nella ERC le singole union (in particolare Fra/Ing) si sentono molto più forti.

        • gsp 25 Settembre 2012, 11:16

          si ma nessuno vuole far fuori le romene dai preliminari, per far posto alla sesta italiana. la differenza e’ li.

        • Giompy 25 Settembre 2012, 11:35

          Nella UEFA il Barcellona può perdere benissimo 2-0 dentro casa con il Kazan. Non succederà spesso, ma succede. Nel rugby Tolosa-Mogliano finirebbe sempre 100-0. Nel calcio le differenze tecniche e qualitative sono molto più sottili, e questo fa sì che le singolo federazioni hanno un peso quasi simile in seno all’UEFA. Nel rugby è già un impresa quando l’Italia (11° nel ranking) batte la Francia (5° nel ranking). Ovvero i valori in campo sono molto ben marcati e pertanto anche il peso delle singole federazioni in seno all’ERC.

          • gsp 25 Settembre 2012, 11:41

            scusa giompy, ma non significa molto in questo contesto. ma nel calcio nessuno si permette di dire che la sesta spagnola ha piu’ diritto della prima romena di fare il preliminare.

          • Silverfern 25 Settembre 2012, 11:44

            Con l’aggiunta che se il Barcellona va a giocare a Cipro od anche in Romania fa il tutto esaurito, da noi non succede quasi mai, anzi non parliamo della CC.

    • xnebiax 25 Settembre 2012, 12:13

      Comunque il calcio é tutta un’altra storia…

  5. BRCK 25 Settembre 2012, 09:47

    Boiata pazzesca: basterebbe, invece di questo format a 24 squadre, aumentare le partecipanti alla HC a 32 (come nella Champions League 12 celtiche e 10 a testa per Francia e Inghilterra. ) e trasformare la CC in una Coppa SemiPro, con le squadre dei campionati nazionali delle Celtiche e le escluse dalla HC di Francia e Inghilterra.

    • xnebiax 25 Settembre 2012, 12:24

      Sarebbe una soluzione. Con anche 1 squadra russa, 1 georgiana, o arrangiamenti del genere.

  6. Mario 25 Settembre 2012, 10:42

    Se dovessimo guardare i risultati o il livello di gioco dovremmo essere comunque fuori sia dalla Heineken che dalla Challenge. E dirò di più anche dal 6N. Siccome le questioni di cui si sta parlando vengono tirate fuori solo per i soldi (e non venitemi a dire che non è così perchè sareste veramente ingenui), a maggior ragione per l’Italia l’esclusione anche parziale dalle coppe è comunque un danno da evitare con tutte le forze. Ogni paragone col calcio è poi fuori luogo proprio perchè lì gli importi che girano sono a tutt’altro livello.
    Nelle coppe bisogna rimanerci col maggior numero di squadre possibile: il giorno che ne usciremo vedremo un altro bel salto in basso del movimento italiano.

    • Silverfern 25 Settembre 2012, 11:06

      Il paragone col calcio ci sta proprio perchè le Nazioni più deboli e con meno soldi sono comunque tagliate fuori dal giro, e non sono daccordo sul numero delle partecipanti: sarebbe meglio una selezione con i migliori elementi dell’eccellenza, onde evitare figure tipo Aironi-Clermont della scorsa HC, io c’ero ed ero in mezzo ai Francesi, e vi lascio immaginare i loro commenti.
      Sottolineo che è solo la mia opinione, ma ho l’impressione che la nostra massiccia partecipazione alle Coppe equivale al vivere al di sopra delle proprie possibilità.

  7. Da 25 Settembre 2012, 11:39

    Ecco una bella prova per la nuova FIR.
    Gavazzi e’ un uomo che non s’è mai fatto mettere i piedi in testa. Ora voglio vedere come se la cava come uomo “di politica”.

  8. BRCK 25 Settembre 2012, 12:10

    Il paragone con gli altri sport ci sta, perché non si è mai visto che su 44 squadre che si qualificano per le Coppe Continentali 26 provengano solamente da due Paesi.

    E’ assurdo perché perfino nel mondo del calcio, che ha introiti esponenzialmente superiori a quelli di qualsiasi altro sport in Europa, perfino San Marino manda una squadra ai Preliminari di Champions League e ogni Paese esprime massimo 4 squadre (di cui 2 ai preliminari).
    Se si chiama Coppa Europa di Rugby devono essere invitate le vincitrici di tutti campionati Europei (penso che di affiliate all’IRB ce ne siano un po’). Spagna, Portogallo, Romania, Russia, Germania… Tutte nazioni in via di sviluppo ma limitate anche da queste decisioni assurde.

    E Gavazzi, a differenza di altri, ha già detto che farà di tutto per mantenere le sei licenze europee dell’Italia. (Qualcuno ha avuto comunque il coraggio di criticare anche questa affermazione, dimostrando che anche in questo piccolo mondo ovale che millanta la sua superiorità morale su tutti gli altri sport, è pieno di gente che critica a prescindere perché ancora rosica per la sconfitta alle elezioni).

    • Stefo 25 Settembre 2012, 12:16

      BRCK la IRB e la ERC sono due entita’ dioverse quindi le affiliazioni alla IRB non centrano nulla….la ERC poi non e’ una federazione internazionale come la IRB o la UEFA…quindi stai paragonando due cose completamente diverse.
      Secondo il rugby che piaccia o meno ancora oggi ha una diffusione ristretta e comprendere squadre di Nazioni che non hanno neanche campionati professionistici non solo sarebbe assurdo ma sarebbe stupido ed inutile.

    • gian 25 Settembre 2012, 12:43

      BRCK come ti spiega stefo il fatto di essere riconosciute dall’IRB non centra nulla con la partecipazione alle coppe europee, come vi dovete mettere tutti in testa che gran poco importi a qualcuno trovare nella prima fase l’U12 del calvisano, in CC, o i supporter delle zebre in HC, il problema è che i soldi sono pochi ed alle squadre, soprattutto ad inglesi e francesi, ne servono sempre di più per mantenere il loro livello; detto questo si stà cercando di diminuire i convitati a pranzo, in modo che le porzioni siano sempre più abbondanti o, al più, invitare un amico proprio, altre squadre fra/ing, al posto di qualche sconosciuto, ita/sco; secondo voi se si tagliano i posti a tavola chi si manda via? facciamo un discorso serio, una squadra spagnola o romena che ci da X, ma che se non c’è non ci entra una cippa, o un po’ di italiane che tanto ci danno Y che siano in 4 o in 1 e non servono a niente perchè tanto non sono competitive? io saprei cosa scegliere, e voi? per quanto riguarda gavazzi facciamola finita, a molti stà alto come stava dondi, ad altri stà simpatico, stesso discorso se avesse vinto qualcun altro, ha fatto bene a difendere tutti i posti che abbiamo nelle coppe perchè sono una fonte di entrate per le italiane, ma ha un piano per avere peso e ricevere qualcosa quando gli risponderanno picche e gli rideranno in faccia per i 70000 dell’olimpico o vuole fare solo muro contro muro, perchè in questo secondo caso, è già tanto se ci fanno giocare in HC se la vinciamo!

      • gian 25 Settembre 2012, 12:46

        pardon, se vinciamo la CL, chiaramente

        • malpensante 25 Settembre 2012, 15:23

          I soldi HC vanno dritti alla FIR, la motivazione è che le due CL entrano di diritto. Dovesse entrarne una (Benetton), ci sarà da ridere.

  9. Rabbidaniel 25 Settembre 2012, 12:14

    Secondo me non è tanto questione di risultati (anche se incidono) quanto di soldi. L’Italia riceve molto dall’ERC e dà molto poco in termini di diritti televisivi e di marketing. Se si somma questo ai risultati magri (anche se aspetti positivi ci sono), la nostra posizione è estremamente debole. Come può difendere Gavazzi 2 posti in HC e 4 in CC? Dovrebbe portare sul piatto tanti soldi che nel nostro paese (crisi, dubbi sul ritorno del rugby nazionale esclusa ecc.) oggi come oggi non ci sono.
    Quando si parlava di FIR nazionale-centrica penso si intendesse questo. Oggi il prodotto nazionale tira da matti, il rugby di club molto meno. E una mancata politica di innalzamento del livello dei club porta queste conseguenze, a mio modesto modo di vedere.

    • gian 25 Settembre 2012, 12:49

      quoto al 100%

    • gsp 25 Settembre 2012, 13:34

      @rabbi, tu pensi che i risultati da soli portino piu’ pubblico? secondo me non e’ detto.

      penso alla scozia. murrayfield quasi pieno per la nazionale (meno quando gioca l’italia), e risultati di pubblico molto simili ai nostri in termini di pubblico, nonostante semi in HC e CL.

      penso che portino alla torta HC anche meno di noi, ma sono pronto ad essere corretto.

      poi dobbiamo anche metterci daccordo sulle proorita’. meglio 5000 a treviso a vedere una benetton competitiva, o 10000 a roma (o monza) a vedere una squadra meno competitiva? secondo me meglio 5000 oggi ed una squadra competitiva, ma e’ chiaro che ci sono altri poli che attarrebbero piu’ visibilita’ e sponsor.

      • Rabbidaniel 25 Settembre 2012, 13:52

        Non sono un esperto di marketing e di sponsorizzazioni, però mi viene in mente che la Royal Bank of Scotland sponsorizza il 6N e ha recentemente aumentato l’importo. Tanto per dirne una.
        Va dato atto a Dondi di essere stato molto abile nel ritagliare una fetta di soldi consistente e di essersi seduto a tavoli importanti, però ora ci troviamo nella situazione di quelli che hanno sempre mangiato senza mai contribuire, in maniera adeguata, al conto del ristorante.
        Per me i risultati contano relativamente in questa situazione, ma possono essere usati contro di noi.
        Trovo che sia fantarugby pensare che saremo sostituiti da russi o da altri, almeno a medio termine. Gavazzi fa benissimo a difendere lo status quo, ma al contempo bisogna pensare a come sostanziare la nostra posizione perché non possiamo mettere sulla bilancia né grandi risultati né cospicui diritti televisivi o merchandising.

        • gsp 25 Settembre 2012, 14:05

          l’assetto di RBS e’ abbastanza complesso, e non la definirei una banca principlamente scozzese. pero’ ci sta. rimane che in HC l’apporto e’ limitato.

    • gian 25 Settembre 2012, 14:35

      @gsp io penso che il problema pubblico non sia tanto di quanta gente vada allo stadio, quanto tutto l’indotto da tv e media vari ed eventuali, se la produzione di un incontro costa X, ed attira 10000 telespettatori è una cosa e le pubblicità si vende ad un tot, se ne attira 50000 cambiano le cose ed avere l’esclusiva costa di più. mettiamoci sul conto che poi c’è esposizione mediatica anche sui quotidiani e sui telegiornali, quindi più pubblico coinvolto indirettamente.
      in italia, e tocca ritornare sul solito trito e ritrito discorso dell’olimpico, in realtà treviso quanti telespettatori fa’?! si e no quelli che vanno allo stadio?! l’eccellenza, neanche parlarne….e sui media generalisti?! una pagina alla settimana di cui i tre quarti per la CL?! ma dove vogliamo andare, era meglio 30 anni fa, almeno se c’erano 100000 tra appassionati e tesserati tutti seguivano qualsiasi cosa si trovasse sul rugby, ora il deserto.
      vuoi un esempio, sul sito FIR ci sono due articoletti, gli stessi apparsi qui, sull’eccellenza più classifica e risultati, sulla pagina FB solo la presentazione della sett scorsa, in compenso entrambi hanno articoli a iosa sulle zebre e abbastanza su treviso oltre che adidas e nazionale ovunque, che pubblico ci aspettiamo di attirare al di fuori di nazionale ed, in parte minore, CL se questa è la comunicazione e la vetrina “istituzionale”?

  10. fracassosandona 25 Settembre 2012, 12:37

    dico sempre che per pretendere bisogna anche dare!
    cosa dà il rugby italiano a livello di pubblico, risultati, merchandising alle competizioni europee?
    una vittoria all’anno (su 12 partite di HC), neppure quella su 24 di CC…
    credete davvero che a Parigi ci sarà ressa ai botteghini per vedere il Prato?
    che a Bath abbiano faranno a botte per vedere i campioni d’Italia del Calvisano?
    le partite contro le italiane finiscono con una media di 35 punti a 10 (e mi sto sforzando di non nominare Aironi – Clermont 2011-12)…

    persino a Padova i tifosi snobbano la partita con il Tolone (con Wilkinson in campo)…

    il Monigo è uno stadio meraviglioso ma nemmeno quest’anno (in cui a Treviso gioca la nazionale italiana e non una squadretta) si riesce a riempirlo, nonostante abbia soli 5000 posti e disti meno di un’ora dal resto del Veneto, sedicente “Galles d’Italia”… mentre gli Irlandesi (che sono meno dei Veneti) riempiono stadi come Ravenhill, RDS, Thomond Park ogni settimana…

    visti i risultati e l’apporto dobbiamo dire grazie se ci resta un posto in HC ed uno in CC…
    in ogni caso, più che a posti fissi per nazioni, penserei ad un meccanismo di barrage da far giocare ad agosto… in modo che sia il campo a decidere.

  11. Katmandu 25 Settembre 2012, 12:48

    La verità è una sola se la rai sport italia cielo o l’ultima delle tv private mette sul tavolo una valigia con dentro 150 mln di euro annui in HC ci sarebbero 7squadre italiane e in Amlin le altre 7 e con duona pace del progetto tenico e avremmo un peso non indifferente a livello poltico che potrebbe spostare anche l’himmalaya a pisa solo per sfizio
    In italia nessuno vuole produrre rugby in tv perchè gli spettatori sono quelli e non ne fanno di più se la nazionale fa i 5%di ascolti sempre che non ci siano gare di ciclismo altrimenti scendiamo figurarsi per le coppe europee.
    Se vogliamo fare un discorso solo tecnico sarebbe da fare 1in HC 2 in amlin però cacciamo Anche le spagnole e le neo promosse francesi e inglesi e nemmeno pensiamo di allargare alla russia germania e georgia per carità se si vuole si crea una una competizione parallela per le escluse delle prime due coppe
    Comunque vedrete se qualche paperone arabo o russo si sveglia fuori e inizia a cacciare i soldo altro che twickenham o stade de france la finale la faremo a dhoa o mosca piuttosto che s.pietroburgo
    L’irb e sua sorella erc va dove se te il richiamo dei soldi

  12. fracassosandona 25 Settembre 2012, 12:56

    qualcuno si chieda perché le squadre sudafricane stanno corteggiando quelle inglesi e non quelle italiane per farsi la loro ricca coppetta…

    • gian 25 Settembre 2012, 13:04

      vediamo, io la butto là: perchè nell’oro in SA non ci stanno navigando di sicuro, ma sanno di poter vendere un bel rugby competitivo mentre in ing di soldi ce ne sono a palate e sanno che gli servono partite di richiamo per poterne fare di più, mettere insieme queste due cose vuol dire rugby venduto in tutto il mondo e quindi tanti dindi per ing e non pochi per il SA che così avrebbe i fondi per tenersi i forti?! sbaglio di tanto, secondo te

  13. Machete 25 Settembre 2012, 12:58

    2 club in HC è importante riuscire a conservarli…….credo che il problema sia soprattutto la CC…dove il divario è ancora più marcato e in più le formazioni italiane dimostrano di snobbarla schierando a volte le seconde linee….
    in questo senso l’idea di una terza franchigia (con l’ultima delle 3 in CC) non è poi così campata in aria

  14. Giovanni 25 Settembre 2012, 13:04

    …con tanti saluti ai “settantamila dell’Olimpico” ed al “mercato in ascesa” 🙁

  15. Stefo 25 Settembre 2012, 14:03

    Chiariamo un momento le cose: Gavazzi come Presidente Federale fa benissimo a cercare di difendere lo status italiano, ma spero vivamente che sia abbastanza furbo dal dire certe cose alla stampa per far vedere che difende certi interessi ma nelle riunioni sia piu’ propositivo cercando un accordo sensato perche’ secondo me ci sono cose poco chiare.
    I francesi non hanno del tutto rotto con gli inglesi su certi temi, la HC a 20 squadre ed un processo di qualificazione alla HC piu’ selettivo per la CL lo vogliono ancora, si il Toulouse dice “stiamo dentro indifferentemente dal formato” ma poi il Clermont dice “non e’ assicurato un secondo posto per le italiane”…mi sembra abbastanza chiaro che stanno giocando la partita astutamente, non vogliono andare al muro contro muro con la ERC ma non sono neanche disposti a mollare tutte le loro richieste…la spacccatura con gli inglesi e’ piu’ dovuta allo “sgarbo” degli inglesi di firmare un contratto che mette in vendita dei diritti di cui non sono proprietari per il momento e sul fatto che mentre litigano con la ERC hanno fatto piedino sia alla LNR che ai Sudafricani.
    I singoli presidenti francesi stanno ognuno dicendo la propria, Laporte per esempio vorrebbe una coppa concentrata in 2 mesi per poi dare spazio ai soli campionati NAzionali…insomma i francesi ne stanno lanciando di idee sul tavolo.

    Cosi’ com’e’ le coppe non rimarranno a meno che gli inglesi lascino il tavolo della discussione sbattendo la porta cosa che non credo nessuno abbia interesse che succeda (a meno che gli inglesi non incassino un accordo coi sudafricani). Si dovra’ trovare un accordo alla base del quale ci sara’ di sicuro una diversa distribuzione dei diritti TV (cosa che dico da mesi) sul piano sportivo si dovra’ trovare un do ut des, due scenari possibili secondo me:
    1-vince parzialmente la loinea anglo-francese con solo 6 Celtiche qualificate e HC a 20 squadre, i celti pero’ vincono evitando che sia sulla abse della classifica ma perdendo un posto ciascuna (2 gallesi, 2 irlandesi, 1 scozzese, 1 italiana).
    2-la proposta Dondiana (che non era niente male) passa magari con qualche riaggiustamento: lui proponeva 8 inglesi, 8 francesi 8 celtiche di cui 4 di diritto per NAzione (ovviamente la meglio classificata per ogni Nazione in CL) e 4 per classifica di CL, i celti potrebbero puntare a 7 inglesi, 7 francesi, 8 celtiche col sistema Dondiano e le 2 vincenti delle coppe l’anno precedente che eventualmente liberano un posto (con cap ad 8 per francesi ed inglesi)

  16. BRCK 25 Settembre 2012, 14:27

    Scusate per le imprecisioni riguardo ai post precedenti.
    Una Coppa Anglosudafricana sarebbe molto interessante da vedere, anche se di contro una HC senza inglesi perderebbe parecchio fascino.
    L’ideale sarebbe avere competizioni da 20 squadre l’una, con 4 gironi sola andata da 5 squadre da giocare in un unico blocco prima dei test match di novembre, senza le interruzioni come adesso.

  17. frusciale 25 Settembre 2012, 14:32

    la farei molto facile: la cosa più imporatante per le squadre e il movimento, è vincere. per avere qualche chance in più visto il parco giocatori bisognerebbe fare: una squadra in HC, due in CL e due selezioni dell’eccellenza in challenge. naturalmente con possibilita per le due celtiche di girare i giocatori non titolari alle squadre che fanno campionato nazionale e challenge.
    poi fa benissimo gavazzi a chiedere di lasciare tutto cosi, sapendo che qualcosa cambierà in ogni caso.

  18. BRCK 25 Settembre 2012, 14:35

    La soluzione più probabile sarà invece sarà la parziale vittoria dell’asse anglo-francese con solo 6 Celtiche qualificate e HC a 20 squadre, con le celtiche che ammettono le migliori squadre in base alla classifica del Pro12 ma garantendosi almeno un posto ciascuna (le migliori 2 gallesi e irlandesi e la miglior scozzese e italiana). In questo modo rimarrebbero altre 18 squadre professionistiche che giochino la CC (contro le 20), e l’idea di terze franchigie per Italia e Scozia non sembra poi così campata per aria. Anzi, una Coppa a 20 squadre consentirebbe di snellire il calendario ( 4 gironi di sola andata da 5 squadre più semifinali e finali necessitano di 7 week end, magari giocando una volta al mese ad agosto, settembre, ottobre, dicembre e gennaio più playoff a maggio) e renderebbe più vivibile un campionato a 14 squadre, sia in Francia che nelle regioni celtiche.

    • Stefo 25 Settembre 2012, 15:25

      BRCK la formula a pool da 4 non l’hanno mai messa in discussione francesi ed inglesi vogliono togliere una pool per togliere squadre celtiche dalla comeptizione, 3 partite in casa di pienone HC non ci rinunica nessun Presidente sano di mente, inoltre andata-ritorno quando giochi una competizione cosi’ importante e’ chiave una cosa e’ se sei il Toulouse poterti giocare la qualificazione contro un Munster nella pool giocando sia fuori che in casa una cosa se per sorteggio nella pool te la devi giocare solo fuori.
      Mi sembra ogni tanto che vuoi reinventare la ruota, francesi ed inglesi non sono interessati a questo sono interessati a limitare i celti ed avere una fetta piu; grande della torta.

      • BRCK 25 Settembre 2012, 16:57

        Sinceramente alle 5 poule da 4 squadre non ci avevo nemmeno pensato perché mi sembrava molto più logica l’altra soluzione.
        Mah, speriamo solo di non rimetterci, poi tutto a posto.

        • Stefo 25 Settembre 2012, 17:16

          Se oggi passano le prime 6 e le due migliori seconde diventerebbe le prime 5 piu’ le 3 migliori seconde…piu’ logico che solo andata dove rischi di avere le due piu’ forti nel tuo girone fuori casa e quindi partire con uno svantaggio pesante.

  19. gian 25 Settembre 2012, 19:45

    comunque per chi parla di grande crescita del rugby, spettatori e visibilità mediatica andate a vedere questo http://www.youtube.com/watch?v=wUU1_xGOdjM&feature=related dal minuto 52,15 e, soprattutto sentite il numero degli spettatori circa al min 53,52.
    Tra l’altro si parla di uno sport in grande ascesa, era il 1976, forse è il caso che incominciamo a farci delle domande serie su cosa sia la visibilità, e parlo di tutti noi, pro o contro gavazzi, treviso, aironi, zebre etc etc

    • Luc@ 25 Settembre 2012, 23:27

      Erano altri anni. Con l’avvento della tv e la crisi degli ultimi anni, la gente preferisce starsene a casa e risparmiare qualcosina. Negli anni ’70 era normale avere 5/6/7/8 mila persone, sopratutto nel veneto. E anche allora c’èra una sorta di falsa informazione nei confronti del rugby.
      Caspita con la metalcrom mi hai fatto andare indietro nel tempo, quando mio padre mi portrava che ancora non sapevo nemmeno leggere. Quante corse ho fatto nella collinetta del monigo (dove adesso c’e la gradinata), che anni.
      Comunque vorrei far notare che la domenica sportiva era “sportiva” dove parlavano di tutti gli sport. Adesso è solo calcio, uno dei mali d’italia.

    • gian 26 Settembre 2012, 00:15

      d’accordissimo con te, ma credo che se sommassimo gli spettatori tot di una giornata di quel campionato sarebbero superiori a quelli di una giornata di eccellenza , diCL, compresi telespettatori e contatti internet, quello che dico, senza voler polemizzare, é che forse ci dobbiamo fare delle domande sulla nostra cosidetta visibilità

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