Italia, Federico Ruzza: “Con l’Australia decisiva la difesa. Il Sudafrica non è solo fisico e potenza, è molto di più”

Il seconda linea ha analizzato con grande lucidità i punti di forza degli Springboks, prossimi avversari degli Azzurri

Italia, Federico Ruzza: “Con l’Australia decisiva la difesa. Il Sudafrica non è solo fisico e potenza, è molto di più” – ph. OnRugby

Le Quilter Nations Series dell’Italia si spostano dal Bluenergy Stadium di Udine all’Allianz Stadium di Torino, dove il seconda linea Federico Ruzza e gli Azzurri attenderanno l’avversario più tosto di questo autunno: il Sudafrica campione del Mondo.

Il capoluogo piemontese è al centro dello sport mondiale: alcuni dei più forti atleti del mondo, tra rugby e tennis, si sono dati “appuntamento” lì. Le ATP Finals sono già incominciate, gli Azzurri della palla ovale sono arrivati da poco per iniziare il loro raduno e gli Springboks di Rassie Erasmus (attualmente in ritiro a Parma) lo raggiungeranno nei giorni precedenti al test match, in programma sabato 15 novembre alle ore 13:40.

A raccontare alla stampa l’avvicinamento dell’Italia verso la partita contro gli attuali dominatori della palla ovale ci ha pensato uno dei giocatori con più esperienza del gruppo azzurro, Federico Ruzza.

Leggi anche: Sudafrica, Tony Brown: “Con l’Italia metteremo in campo la migliore squadra possibile e ci prepareremo di conseguenza”

Italia, Federico Ruzza: “Con l’Australia decisiva la difesa. Il Sudafrica non è solo fisico e potenza, è molto di più”

In virtù di tale esperienza, Federico Ruzza era in campo con l’Italia anche nell’autunno del 2022, quando gli Azzurri ottennero la loro prima vittoria di sempre sull’Australia: “Ovvio che tutte le partite sono diverse ma ci sono anche delle cose in comune tra questi due match – ha spiegato il seconda linea – Mi ricordo che anche quella di Firenze era stata una partita molto solida, in cui eravamo andati in vantaggio e stando avanti per gran parte della partita. Poi ci avevano rimontato loro nel finale per un paio di imprecisioni nostre. Però anche lì eravamo rimasti molto solidi, e la solidità è stata un po’ qualcosa che abbiamo portato in campo anche sabato”.

“Vero, abbiamo dovuto inseguire un po’ di più e penso, invece, una grossa differenza sia stata quella dopo la meta di Gordon dove siamo stati bravi a reagire e a non farci prendere dalla frustrazione per un episodio un po’ sfortunato diciamo. Penso che lì sia stata la vera differenza: l’essere stati in partita con precisione, con solidità e con l’atteggiamento giusto di voler subito riprendere il controllo della partita”.

Passando dalla mentalità al tecnico, secondo Federico Ruzza ci sono delle cose che l’Italia ha fatto bene contro l’Australia ma che deve fare ancora meglio contro un’altra superpotenza come il Sudafrica: “Parlando di reparto, dovremmo portare un po’ più di precisione sulla nostra conquista, ci sono stati un paio di palloni, su uno dei quali sono stato coinvolto anch’io con un brutto passaggio (il seconda linea fa riferimento all’offload che gli è mancato dopo l’intercetto nel finale, che poteva già chiudere la partita).

“Queste sono le cose che possiamo fare meglio perché, soprattutto contro il Sudafrica, tutti i palloni saranno importanti. Quindi dobbiamo essere più consistenti sulle nostre palle di conquista, ben sapendo chi andiamo ad affrontare. Anche in difesa sarà molto importante contrastarli sia in aria sia a terra. Contro l’Australia c’è stata un’occasione in cui potevamo essere più incisivi sul loro drive, e sappiamo che proprio questa è un’arma importante degli Springboks”.

“A proposito di collettivo, penso che sia con la palla in mano sia senza abbiamo fatto una prestazione di qualità: la nostra è stata una prestazione molto solida in difesa ma secondo me possiamo fare ancora un pochino di più nel disturbare il gioco avversario. Abbiamo difeso molto bene per lunghissime fasi, siamo stati decisivi in difesa ma forse possiamo essere più incisivi nell’interrompere queste sequenze”.

A differenza del 2022, stavolta Federico Ruzza non è partito titolare contro l’Australia ed è entrato al 69′ al posto del terza linea Ross Vintcent: “No il mio ingresso come terza linea non era previsto, anzi è stata più una cosa per necessità fisiche con Ross che aveva qualche problema di crampi. Quindi alla fine sono entrato terza linea, cosa che non faccio da un po’ ma posso fare, senza che fosse preparata. Sicuramente è una cosa che ha aiutato avere un saltatore in più in touche. Beh credo che abbiamo un reparto di terze linee molto ben fornito, poi se serve ci sono ma speriamo non sia necessario perché vorrebbe dire che gli altri stanno tutti bene”.

Federico Ruzza non ha preso parte al tour di questa estate in Sudafrica, ma ha bene in mente le qualità dei campioni del Mondo: “Io con gli Springboks ci ho giocato ormai qualche anno fa (a Genova nell’autunno del 2022, ndr). Quest’estate in casa loro abbiamo fatto due prestazioni di livello, una più dell’altra, scendendo in campo convinti di quello che possiamo e sappiamo fare e sicuramente sabato bisognerà fare un passo in più”.

“Diciamo che conosciamo ormai bene l’avversario seppur sono sempre in grado di cambiare e portare in campo cose nuove oltre alle proprie basi, quindi non sarà facile interpretarla. Tutti parlano della fisicità e consistenza del Sudafrica, ma coi nuovi innesti che hanno fatto sono anche una squadra molto imprevedibile e sempre in evoluzione: quindi quello che potrà davvero fare la differenza è la lucidità e la prontezza con cui affronteremo tutti gli altri pericoli che possono portare”, ha concluso il seconda linea azzurro.

Matteo Salmoiraghi

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