Il campione del mondo inglese Lewis Moody ha rivelato di avere la SLA

L’ex flanker inglese ha raccontato cosa sta accadendo in una toccante intervista alla BBC

Il campione del mondo inglese Lewis Moody ha rivelato di avere la SLA (foto AFP)

Il campione del mondo inglese Lewis Moody ha rivelato di avere la SLA (Photo by Paul ELLIS / AFP)

L’ex flanker dell’Inghilterra e dei British and Irish Lions Lewis Moody, 47 anni, ha rivelato di essere malato di SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, la principale Malattia dei motoneuroni (MND). Moody ha collezionato 71 presenze con l’Inghilterra e 3 con i Lions durante il tour del 2005 in Nuova Zelanda. È stato parte integrante del leggendario Leicester di Martin Johnson, prima di trasferirsi a Bath. Con i Tigers ha vinto 7 titoli di Premiership e 2 Heineken Cup in 14 anni.

Il campione del mondo 2003 con l’Inghilterra ha raccontato in una toccante intervista alla BBC le fasi della sconcertante scoperta, arrivata quasi per caso. Aveva un dolore alla spalla che non si risolveva con la fisioterapia, e una risonanza magnetica ha mostrato che quel problema non era legato a un problema fisico ma alla SLA: una malattia neurodegenerativa che porta al progressivo indebolimento dei muscoli e che in passato ha colpito altri grandi del rugby come Doddie Weir e Rob Burrow. Al momento, non esiste una cura per la SLA.

Moody, ancora scioccato ma molto lucido nella sua analisi, ha raccontato a BBC Sport: “C’è qualcosa nell’affrontare il futuro che, al momento, non voglio davvero elaborare. Non è che non capisca dove porterà la malattia, lo sappiamo. Ma c’è assolutamente una riluttanza, per ora, a guardare in faccia il futuro. Forse è lo shock o forse elaboro le cose in modo diverso, e una volta che ho tutte le informazioni diventa più semplice”.

“Quando arriva una diagnosi di SLA è scioccante, ma è strano perché io mi sento come se non avessi niente che non va. Non mi sento malato, i sintomi sono molto lievi: un po’ di perdita di forza alla mano e alla spalla. Posso ancora fare tutto. E spero che questo continui il più a lungo possibile”.

Oltre all’intervista con la BBC Moody non ha rilasciato altre dichiarazioni e ha deciso di dedicarsi alla moglie Annie e i loro due figli, Dylan (17 anni) ed Ethan (15). L’ex rugbista inglese ha però voluto ringraziare tutti gli appassionati che gli hanno scritto sui social: “Ci sarà un momento in cui avremo bisogno del loro aiuto, per ora sapere che c’è tanto affetto e vicinanza è tutto ciò che conta. Il rugby è una comunità straordinaria. Ho detto ai ragazzi l’altro giorno che ho avuto una vita incredibile. Anche se finisse ora l’ho vissuta pienamente e con persone straordinarie. Quando riesci a trasformare la tua passione in una carriera professionale è un privilegio enorme. Averlo fatto così a lungo, con le squadre con cui l’ho fatto, è stato un piacere immenso”.

Anche Bill Sweeney, CEO della Federazione Inglese, ha espresso parole molto toccanti: “Siamo tutti profondamente addolorati e turbati nell’apprendere che Lewis Moody ha la SLA. Lewis ha rappresentato l’Inghilterra, i Lions e i suoi club splendidamente. È stato uno dei giocatori più coraggiosi e impavidi che abbiano mai indossato la maglia numero 7, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di compagni, avversari e tifosi in tutto il mondo. Il suo contributo al rugby, dentro e fuori dal campo, riflette i valori migliori del nostro sport. I nostri pensieri vanno a Lewis, alla sua famiglia e agli amici in questo momento difficile. Sappiamo che l’intera comunità rugbistica sarà al loro fianco. Siamo pronti a offrire supporto pratico ed emotivo in ogni modo possibile, e incoraggiamo tutti a dare il proprio contributo attraverso le iniziative di raccolta fondi che stanno nascendo”.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Sudafrica, Rassie Erasmus: “Nel 2026 più rotazioni, ma fino a un certo punto…”

Il tecnico degli Springboks traccia la rotta verso la Rugby World Cup mettendo le cose in chiaro per i suoi giocatori

2 Dicembre 2025 6 Nazioni – Test match / Test Match
item-thumbnail

Zebre Parma: il calendario degli emiliani nel mese di dicembre

Saranno 4 le partite in programma per gli uomini di Massimo Brunello

item-thumbnail

Benetton: la lista completa dei convocati per la sfida di Challenge Cup in Sudafrica

L'elenco dei biancoverdi che andranno in trasferta a Johannesburg per preparare il confronto coi Lions

item-thumbnail

Video: la meta di potenza di Monty Ioane al ritorno in Top 14

Ma alla fine a vincere il confronto è stato il Bayonne di Federico Mori

1 Dicembre 2025 Foto e video
item-thumbnail

Basta cartellini contro le mischie più deboli? L’idea dei vertici del Sei Nazioni

La partita tra Irlanda e Sudafrica continua a far discutere, e potrebbe portare a delle modifiche nel regolamento

1 Dicembre 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

Benetton, Bautista Bernasconi tra la sconfitta in URC e la voglia di rivalsa in Challenge Cup

Parla l'autore dell'unica meta contro Ulster: "La Coppa è un nostro obiettivo"