Dopo la sconfitta con la Nuova Zelanda il tecnico Springboks ammette – nemmeno troppo tra le righe – di aver sbagliato le scelte di formazione

Sudafrica, Erasmus fa mea culpa dopo gli All Blacks: “Troppi errori individuali, ma i giocatori li scegliamo noi e a volte sbagliamo” (ph. Sebastiano Pessina)
Non le manda mai a dire Rassie Erasmus, e non lo fa nemmeno dopo la sconfitta per 24-17 arrivata a Eden Park, la seconda nelle prime tre partite di Rugby Championship, un torneo al quale gli Springboks si presentavano da favoriti e che si sta invece rivelando molto più complicato del previsto.
In conferenza stampa, il tecnico ha esordito così: “Siamo andati sotto di 14 punti dopo aver concesso due mete banali, e ci siamo ritrovati ad inseguire, peraltro sotto la pioggia. Penso che la panchina abbia fatto bene e abbia dato energia alla squadra, ma è difficile vincere quando vai sotto di 14”.
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Il tecnico ha proseguito parlando ancora delle due mete concesse all’inizio, secondo lui la vera chiave della partita: “Abbiamo commesso due errori individuali e loro hanno segnato due mete, è frustrante”.
Erasmus non ha risparmiato una frecciata generale ai giocatori scesi in campo, ammettendo tra le righe (e nemmeno così tanto) di aver sbagliato alcune scelte di formazione: “Non sono sempre gli stessi giocatori a commettere errori, ma alcuni sono stati banali. Come allenatori siamo noi a scegliere i giocatori, e come staff tecnico a volte dobbiamo alzare la mano e dire che abbiamo sbagliato”.
“Se avessimo vinto, probabilmente avremmo fatto la storia ma loro sono riusciti a mantenere il record all’Eden Park e meritano i complimenti per questo” ha detto Erasmus: “È stata una grande sfida per noi, ma non siamo riusciti a portarla a termine. Detto questo, abbiamo un’altra occasione per affrontarli la prossima settimana, e quello sarà il nostro obiettivo”.
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“Aspetti positivi? Difficile trovarne in una sconfitta. Però di buono c’è che siamo ancora in corsa per il Rugby Championship, e se si guarda alla partita abbiamo giocato male per 15 minuti e con il passare del tempo siamo migliorati”
“Siamo molto delusi, ma abbiamo giocato contro la squadra numero 1 al mondo, e dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo per cercare di vincere la prossima settimana” ha concluso Erasmus.
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