Il seconda linea del Benetton potrebbe diventare eleggibile per l’Italia nel 2028, ma ci sono anche altri giocatori importanti interessati

La proposta di modifica delle regole sull’eleggibilità che coinvolge Eli Snyman – ph. Ettore Griffoni
Una nuova modifica alle regole sulla eleggibilità internazionale dei giocatori, proposta dalla federazione inglese, potrebbe portare il seconda linea del Benetton Eli Snyman a poter rappresentare l’Italia a partire dal 2028.
Il cambiamento normativo riguarderebbe un numero molto limitato di giocatori, tra i quali però figurano nomi piuttosto rilevanti come di Snyman, del numero 8 sudafricano Juarno Augustus e del centro Bernhard Janse van Rensburg.
La proposta della federazione inglese è di andare a sanare la condizione di un gruppo di giocatori che, tra il 2012 e il 2017, sono stati catturati per rappresentare un paese attraverso le partite ufficiali della selezione nazionale under 20 al mondiale giovanile o al Sei Nazioni, non hanno poi mai giocato a livello maggiore e si trovano all’estero da un numero di anni tale da soddisfare gli altri requisiti di eleggibilità.
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In quella determinata finestra temporale, infatti, le federazioni potevano designare la propria nazionale under 20 come Next Senior National Representative Team, ovvero come la seconda selezione oltre alla nazionale maggiore che consentiva di legare un giocatore al rappresentare un paese (in gergo catturare, appunto).
Solo poche federazioni, però, indicarono in quel periodo la propria under 20 come seconda rappresentativa: lo fecero la Francia e il Sudafrica, il Galles dal 2012 al 2016, l’Italia dal 2014 al 2017, la Georgia nel 2017.
Dal 2018 non è più consentito designare la propria under 20 come Next Senior National Representative Team, ma la regola non è considerata retroattiva. Un giocatore come Snyman, quindi, che ha rappresentato il Sudafrica U20 nel 2016, non può giocare per nessun’altra squadra internazionale che non siano gli Springboks. Al contrario un atleta come Duhan van der Merwe, che aveva giocato con la nazionale giovanile sudafricana nel 2014, nel momento in cui non era la seconda rappresentativa della federazione, ha potuto cambiare paese di elezione senza ulteriori ostacoli.
L’Inghilterra ha quindi inviato al Consiglio di World Rugby la proposta di modificare la regola sull’eleggibilità, rimuovendo la cattura di questo gruppo di giocatori, che potrebbero poi rappresentare altre federazioni a patto di soddisfare gli altri requisiti comuni a tutti gli altri: risiedere in un paese da almeno 5 anni o non giocare a livello internazionale da 3 e avere delle radici nel nuovo paese di elezione.
La RFU si muove con in testa tre obiettivi precisi, tutti sudafricani: il già citato Janse van Rensburg, 28enne punto fermo dei Bristol Bears; il terza linea 29enne Hanro Liebenber dei Leicester Tigers; il flanker Johan Vermeulen degli Exeter Chiefs, 30 anni. Liebenberg e Vermeulen sarebbero già selezionabili nel momento in cui la regola dovesse essere approvata, Janse van Rensburg completerebbe i cinque anni di residenza in Inghilterra nel 2026.
L’Italia potrebbe beneficiarne con Eli Snyman, che risiede in Italia dal 2023 dopo la sua parentesi ai Leicester Tigers. L’orizzonte temporale per l’eventuale possibilità di essere eleggibile però è lunga: il 2028 è lontano, Snyman avrà 32 anni e molte cose possono ancora accadere nel contempo (come ad esempio una chiamata dal suo paese natale, lo Zimbabwe).
C’è anche un giocatore italiano che fa parte del ristretto gruppo degli atleti interessati dalla modifica della regola: è Luca Petrozzi, ex mediano di mischia del Benetton che giocò con l’Italia U20 nel 2015, oggi fuori dal rugby professionistico, le cui ultime apparizioni sono nel rugby a sette di club e nelle serie minori inglesi.
La modifica potrebbe essere discussa e votata alla prossima Assemblea generale di World Rugby in programma durante il prossimo autunno.
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