Il forte mediano di apertura tornerà disponibile per gli All Blacks, ma non nei tempi più congeniali per Scott Robertson

Richie Mo’unga torna in Nuova Zelanda: firmato un nuovo accordo con la federazione
L’ex numero 10 degli All Blacks e già stella dei Crusaders, Richie Mo’unga, ha firmato un contratto di 18 mesi con la federazione neozelandese, valido da luglio 2026 fino alla fine del 2027.
Il mediano d’apertura, che ha collezionato 56 presenze in nazionale, tornerà a far parte dei Crusaders e dei Canterbury e potrà partecipare alla stagione NPC 2026, nonché al Super Rugby 2027.
Mo’unga aveva lasciato la Nuova Zelanda dopo la finale mondiale del 2023 per unirsi ai Toshiba Brave Lupus in Giappone, e da allora non è stato più idoneo per la convocazione con gli All Blacks.
Tuttavia, secondo le regole attuali, potrà nuovamente essere convocato a partire da ottobre 2026, a meno di un anno dalla Coppa del Mondo che si svolgerà in Australia nel 2027.
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All Blacks: il futuro di Richie Mo’unga dopo la RWC resta un enigma
L’ipotesi di un rientro anticipato aveva accompagnato le prime fasi di trattativa, ma alla fine le parti non hanno trovato un accordo, e Mo’unga proseguirà il suo impegno in Giappone fino al 2026.
L’allenatore degli All Blacks Scott Robertson si era espresso a favore di un allentamento delle regole di ammissibilità per i giocatori che giocano all’estero. Adesso il coach ha preso atto della decisione, pur sapendo che avrà a disposizione un giocatore chiave per un lasso di tempo piuttosto breve. Non proprio lo scenario ideale in vista della RWC, nonostante la presenza in squadra di due fuoriclasse del calibro di Beauden Barrett e Damian McKenzie.
Richie Mo’unga ha espresso tutta la sua soddisfazione per il ritorno in patria, anche se non ha fatto mistero di voler tenere aperte altre opzioni e, avendo confermato l’impegno solo fino alla fine della Coppa del Mondo del 2027, la sua permanenza in Nuova Zelanda potrebbe essere di breve durata.
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