La veterana azzurra analizza la settimana della squadra impegnata in Sudafrica
Italia Femminile, Michela Sillari: “Veniamo da due partite difficili. Con il Sudafrica dovremo muovere bene la palla”
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Si certo questo è stato un problema nelle due partite. Ma il principale è stato gestire ed alimentare la creazione del gioco. Troppe poche le opportunità offensive che ci siamo riusciti a creare da un possesso palla minore rispetto alle avversarie e da una scarsa contesa nei punti di incontro, quest’ultimo aspetto in particolare con la Scozia che ha espresso più qualità di noi in quella fase di gioco.
Nelle due partite avevamo la possibilità ad un certo punto di provare a sfruttare la mischia e non ci abbiamo puntato (con la Scozia ad inizio secondo tempo) oppure non ci abbiamo creduto (tenendo 80 minuti una prima linea sfinita).
Inoltre rispetto al discorso di Sillari , una cosa che mi ha colpito molto sono i due svarioni iniziali e pericolosi di Capomaggi che, a mio parere, significano lontananza dai campi e troppa panchina e dalla pressione positiva che ti da una partita e non i dieci minuti finalo. Dopo si è ripresa più che egregiamente.
Lo confermerebbe anche sia Sillari che Ranuccini entrata nel secondo tempo, entrambe rientrate da lunghi infortuni.
In conclusione, ovunque si voglia parare, è inutile la gestione del gruppo è la cosa più preoccupante e sulla quale riflettere e migliorare.
Intanto cominciamo a prendere le nostre touche senza troppi patemi, e poi il resto (che non e’ certo trascurabile) verra’.
Se la touche non da’ certezze, non si riesce a dare continuita’ alla pressione con il possesso e va a finire che si perde la convinzione nei propri mezzi. Si vede che le maul in attacco sono migliorate e sicuramente c’e’ stato un bel lavoro per fare questo progresso, ma che senso ha se prima non si prende la touche?
Forza ragazze!