Dopo un primo tempo chiuso sotto di 13 lunghezze, i ducali giocano una ripresa clamorosa: parziale di 27-5 e gara ribaltata
È solo la seconda giornata dello United Rugby Championship, ma è anche una delle più clamorose imprese del rugby italiano, che pure in tempi recenti ne ha viste non poche.
Le Zebre hanno battuto il Munster al Lanfranchi di Parma per 42-33, segnando sei mete a una delle squadre più forti del campionato. Lo hanno fatto ribaltando una partita che sembrava segnata: la prima frazione di gioco aveva visto i ducali partire bene, ma poi soccombere alla potenza di fuoco avversaria tra la mezz’ora e l’intervallo.
La storia di tanti altri fine settimana sul prato dei gialloblu, che però sotto per 15-28 dopo i primi 40 minuti, hanno trovato le energie e la fiducia in sé stessi, quasi una fede mistica, per ribaltare la partita con un pazzesco parziale di 27-5 nella ripresa.
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A menare le danze un Alessandro Fusco in forma strepitosa. Il numero 9 ha raccolto un meritato man of the match al termine di una gara dove qualche imprecisione al passaggio, che non è mancata, è stata oscurata dalle due mete su azione individuale, dalle mille iniziative, dall’energia e dai tanti placcaggi messi a segno.
Tante, comunque, le prestazioni individuali meritevoli, come quella di Samuele Locatelli. Il permit player venuto da Viadana sta dimostrando non solo di valere il livello, ma anche una maglia da titolare e la fiducia che lo staff gli sta accordando.
Le Zebre hanno iniziato l’incontro in maniera propositiva, riscuotendo dalla piazzola i primi punti grazie al piede di Montemauri. Alla prima offensiva, però, il Munster ha trovato subito terreno fertile con Gavin Coombes, che ha potuto festeggiare la 100esima presenza con una doppietta.
Prima della sua seconda meta, però, il momento migliore del primo tempo delle Zebre: precisa e bellissima azione combinata dei trequarti con Morisi a distribuire un bel pull back pass a Montemauri, bravo a sua volta a far viaggiare veloce il pallone verso Prisciantelli. L’estremo argentino è stato ancora più bravo a bruciare sul tempo l’intervento dell’ultimo difensore avversario, servendo con precisione Jacopo Trulla, a cui è toccato il tuffo spettacolare in bandierina per riscuotere gli applausi per tutta la squadra.
Poco dopo Fusco bruciava la prima guardia accanto al raggruppamento, colpevolmente disorientata, e andava a segnare in mezzo ai pali per il 15-7 parziale.
Gli ultimi 10 minuti del primo tempo, però, vedevano invece il Munster dominare: ritmo tambureggiante, avanti abrasivi e tanto spazio per i trequarti al largo hanno comportato le marcature in fila di Coombes (30), Haley (33) e Fitzgerald (40, in meta all’esordio).
Sembrava il preludio a una ripresa dilagante per Munster, che ha colpevolmente sottovalutato il cuore delle Zebre. Fischio d’inizio della ripresa e Gesi è già in meta per accorciare a -8, dagli irlandesi nessuna reazione.
Dieci minuti più tardi ci pensa allora Giovanni Licata a sfondare dopo ripetute cariche delle Zebre nella zona rossa avversaria. Il Munster, da par suo, commette soltanto errori, in particolare venendo messo sotto scacco al breakdown, e regala il possesso a una squadra che vola sulle ali dell’entusiasmo.
Un entusiasmo che ha ancora il volto e le gambe di Alessandro Fusco: il numero 9 è ancora bravo a bruciare i primi difensori accanto alla ruck e a involarsi con uno sprint potente, imprendibile malgrado la fuga da 20 metri.
Le Zebre sono in vantaggio ma non basta: poco più tardi un attacco in sovrannumero sulla destra, ma con poco spazio a disposizione, vede Da Re mettere un invitante flat pass davanti a Jacopo Trulla, il giocatore più esterno. L’ala azzurra non si fa pregare, brucia la difesa, fissa l’estremo avversario e cede a Prisciantelli per la meta del +11, con il Lanfranchi al massimo del delirio.
Finirà con il brivido: Munster trova un barlume di speranza a quattro minuti dalla fine, quando Haley brucia uno stanchissimo Canali all’interno e innesca i compagni per una meta in bandierina che Conor Murray non trasforma.
Malgrado il -6, gli irlandesi non riusciranno a condurre l’ultimo assalto all’arma bianca: ancora una volta un pallone conteso nel punto d’incontro comporta un calcio a favore della squadra di casa. Da Re fa scorrere l’orologio fino all’80’ e poi mette tra i pali i 3 punti che tolgono anche il bonus alla squadra ospite.
Finisce 42-33. E su tutti i calendari dei tifosi di rugby italiani il 28 settembre può prendersi un piccolo posto speciale: è la prima vittoria delle Zebre in 24 sfide contro il Munster.
Zebre Parma: 15 Geronimo Prisciantelli, 14 Jacopo Trulla, 13 Scott Gregory, 12 Luca Morisi, 11 Simone Gesi, 10 Giovanni Montemauri, 9 Alessandro Fusco, 8 Giovanni Licata, 7 Samuele Locatelli, 6 Davide Ruggeri, 5 Leonard Krumov, 4 Matteo Canali, 3 Matteo Nocera, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Danilo Fischetti (c)
A disposizione: 16 Giampietro Ribaldi, 17 Luca Rizzoli, 18 Juan Pitinari, 19 Andrea Zambonin, 20 Giacomo Ferrari, 21 Patricio Baronio Gauna, 22 Fetuli Paea, 23 Giacomo Da Re
Marcatori Zebre
Mete: Trulla (22, 41), Fusco (26, 59), Licata (51), Prisciantelli (62)
Trasformazioni: Montemauri (26, 51, 62)
Calci di punizione: Montemauri (11), Da Re (80)
Munster: 15 Mike Haley, 14 Calvin Nash, 13 Shane Daly, 12 Tom Farrell, 11 Thaakir Abrahams, 10 Tony Butler, 9 Craig Casey, 8 Gavin Coombes, 7 John Hodnett, 6 Ruadhán Quinn, 5 Fineen Wycherley, 4 Jean Kleyn, 3 Oli Jagerm 2 Diarmuid Barron (c), 1 Josh Wycherley
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Jeremy Loughman, 18 John Ryan, 19 Jack Daly, 20 Jack O’Donoghue, 21 Conor Murray, 22 Bryan Fitzgerald, 23 Shay McCarthy
Marcatori Munster
Mete: Coombes (19, 30), Haley (33), Fitzgerald (40), McCarthy (76)
Trasformazioni: Butler (19, 30, 33, 40)
Calci di punizione:
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