L’ex numero 10 dei Dragoni ha fiducia nel lavoro di Warren Gatland
“Il Galles è chiaramente in un periodo di transizione…ma penso ci siano segnali promettenti” ha dichiarato Dan Biggar all’agenzia di stampa PA.
Nelle due trasferte australiane delle Summer Series il Galles ha raccolto due sconfitte, allungando lo score negativo di nove insuccessi consecutivi, uno in uno rispetto alla striscia del 2002 e del 2003. A novembre i gallesi affronteranno Fiji, Australia e Sudafrica, tre match non propriamente semplicissimi.
A dispetto de risultati sul campo non felici, l’ex numero 10 dei Dragoni ha buone sensazioni sul lavoro che sta facendo Warren Gatland sulla panchina del Galles: “Penso che Warren stia seguendo la strada per costruire una squadra con grande profondità e portare i giocatori con un piano a lungo termina alla Coppa del Mondo”.
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Dan Biggar: “Nel tour estivo ci sono stati segnali promettenti”
Il Galles ha affrontato il tour estivo con una squadra ricca di assenze: Tomos Williams, Will Rowlands, Adam Beard, Jac Morgan e Taulupe Faletau.
Quella stessa squadra, che per Dan Biggar sta attraversando una fase di ricostruzione, aveva e ha tanti giocatori giovani e talentuosi: Cameron Winnett, Ben Thomas, Archie Griffin e Sam Costelow.
“Il Galles ha qualcosa su cui costruire. Basti pensare a chi potrebbe tornare disponibile per la prima partita autunnale con le Fiji. Ai giovani giocatori mancano 6 o 7 senior che li possano aiutare” ha dichiarato l’ex mediano d’apertura dei Northampton Saints.
“Questo è quello che hanno avuto quelli della mia generazione, Leigh Halfpenny, Justin Tipuric, Jon Davies, Sam Warburton. Entrare in una squadra di successo e avere professionisti senior” ha detto Dan Biggar.
Per il numero 10 gallese i giovani giocatori che compongono la nazionale dei Dragoni stanno imparando da soli sul campo senza alcuno che li possa guidare.
“Penso che il pubblico apprezzerà il lavoro che Warren sta facendo finora ed è molto diverso dal lavoro che ha fatto nel suo primo periodo in Galles. Ci sarà chiaramente pazienza (da parte del pubblico), ma non è una pazienza infinita. Devono iniziare a vincere le partite, altrimenti la pressione aumenterà sempre di più ad ogni gara” ha dichiarato il trequarti gallese.
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