Udine sarà la casa della Nazionale di Gonzalo Quesada una volta all’anno per le prossime tre stagioni
Italia: accordo fra FIR e Udinese Calcio sino al 2026 per i Test Match
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“Alè Udin! Alè Udin! Alè …” ah, no, mi sono sbagliato. Scusate, mi sono lasciato prendere dai miei anni in terra furlàna.
Tra l’altro, io c’ero, in quell’ultimo test match del 2009 contro il Sud Africa: sebbene ci seppellirono, ricordo benissimo:
a) Habana che s’invola all’ala e lascia i nostri a guardargli i tacchetti
b) Un’altra ala che viene placcata in piena corsa, con lo SCIACK! che si sente fino in altro in tribuna – ed il mio amico che si gira verso di me: “Aiuto, dev’essere morto!”
c) Meta di Gonzalo Garcia servito da Parisse nello spazio con un passaggio da dietro la schiena
…ah, io ci torno e mi riempio di tajuts!
bene per pasian e per udine….
forza friuli…, tirate fuori un’altro MONUMENTO come ZANNI!!!!
Mi sembra un’ottima notizia!
Meglio dei Test a a Monigo e Lanfranchi. Uno stadio decente, almeno.
Adesso bisogna cercare di riempirlo… 🙂
In effetti mancava del rugby ad alto livello nel nord est… Ma capisco che lo spettacolo va dove ci sono tifosi paganti
Lo spettacolo va dove le società e le amministrazioni si fanno avanti per ospitare l’evento, se nessuno si fa avanti, se le strutture non rispondono ai requisiti world rugby o addirittura si rifiuta di concedere le strutture, bè…penso tanto che il problema stia altrove. Detto questo, visto il bacino di appassionati che raccoglie il nord est una partita della nazionale all’anno possa starci no?
Su quali amministrazioni, squadre o strutture si siano proposte non ho idea, ma è vero quello che dici. Il mio dubbio è se il “modello australia” con alcune zone con il 15 ben radicato e altre quasi assente si possa applicare in Italia, a partire dalle partite della nazionale. Ma è vero quello che dici in termine di presenza e disponibilità delle strutture.
Penso tu abbia fatto un esempio perfetto con il “modello Australia”, in molte parti d’Italia il rugby è assente, se non addirittura ai più sconosciuto, quindi non avrai mai la spinta dalle amministrazioni/società locali ad ospitare eventi del genere. Per quanto riguarda le presenze un altro dato che va sottolineato è che realmente non riusciamo a generare un seguito superiore ai 40/50k a partita , vediamo ad esempio le partite del sei nazioni a Roma, fantastici i sold out, però parliamo sempre di presenze di tifosi ospiti tra i 20 e i 30k.
Ospiti max 10-15k (ultimo riferimento italia scozia) su quasi 70k paganti. Se si vince e si gioca bene la gente allo stadio ci viene eccome.
@Atley73 con l’Inghilterra partita di apertura 57k spettatori più di 20k Inglesi. Ora che riempiamo gli stadi sulle ali dell’entusiamo è ottimo però questo “occasionalismo” non è che sia proprio il massimo, ricordandoci sempre che una buona parte di quelli che vanno a Roma per il sei nazioni ci vanno più per l’evento che per la partita in se, non avendo interesse per quello che sia il rugby in Italia ma solo appunto per “l’evento” Sei Nazioni.
Il fatto è che alla fine sembra così anche da noi, il pubblico c’è soprattutto in Veneto e con pubblico mi riferisco anche ad imprenditori appassionati che accettano di tirare fuori soldi ed andarci eventualmente in perdita solo per ritorno d’immagine e appunto passione. Sembra che fuori dal Triveneto tale passione sia meno diffusa tra la gente comune e ancora meno tra chi vuole tirare fuori soldi e senza soldi non si va avanti ergo provano a capitalizzare ove si riesce, anche se poi la nazionale facilmente porta pubblico un po’ ovunque ma è un altro discorso.