URC: Simon Zebo si ritira a fine stagione

Dopo 14 anni di carriera lascia un personaggio eclettico del rugby irlandese: 35 caps internazionali, oltre 150 presenze con il Munster

Irlanda, Andy Farrell: "Simon Zebo? E' una possibilità per il futuro"

Simon Zebo – ph. Sebastiano Pessina

Simon Zebo lascerà il rugby giocato alla fine di questa stagione.

Se ne andrà allora un pezzo importante del Munster e dell’intero United Rugby Championship, un personaggio eclettico e per certi versi fuori dal coro, ma soprattutto un giocatore dalla classe infinita e immarcescibile, che ha ritrovato nelle ultime stagioni con la storica casacca del Munster una brillantezza che gli regala un tramonto dorato verso il quale incamminarsi.

Zebo, 34 anni, è figlio di Arthur, francese della Martinica che avrebbe dovuto competere negli 800 metri alle Olimpiadi di Montreal nel 1976 se non si fosse improvvidamente rotto una gamba nel corso di un addestramento con il paracadute durante il servizio militare. La madre, Lynda, ha conosciuto a Parigi Arthur Zebo.

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La coppia si è poi stabilita a Cork, la città dov’è cresciuta Lynda. La città che dà i propri giocatori al Munster, e così è successo a Simon Zebo, che ha debuttato ad aprile del 2010 con la prima squadra della franchigia.

Otto anni di carriera in rosso, con 144 presenze e 60 mete, e un posto presto ottenuto con la maglia della nazionale, con cui ha debuttato nel 2012 e ha vinto il Sei Nazioni nel 2015. Nel 2013 è stato in tour con i British & Irish Lions, ma senza entrare in campo nei test contro l’Australia.

Poi la voglia di vedere altre parti del mondo e il ritorno a Parigi, la città dove i genitori si erano conosciuti. Il passaggio al Racing 92 lo ha privato di altre presenze internazionali, e lui è sempre stato piuttosto chiaro nell’opporsi alla regola non scritta del rugby irlandese che non consente di convocare i giocatori militanti all’estero.

Con il Racing ha giocato la finale di Champions Cup del 2020, persa contro gli Exeter Chiefs. Nel 2021 è tornato al Munster e ha ottenuto un importante record: è il miglior marcatore di sempre del Munster con 72 mete. Una somma che cercherà di incrementare nelle sue ultime apparizioni durante i playoff dello United Rugby Championship, dove la Red Army è attualmente prima a una giornata dal termine della stagione regolare.

Insieme all’attività di giocatore ha coltivato altri interessi: è stato commentatore televisivo e host di un podcast sulla palla ovale. A questo punto, forse, un preludio all’attività del domani.

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