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Ellis Genge: “I diamanti grezzi sono nelle aree svantaggiate”
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Il caso di Ntamack e Ringrose apre il dibattito: “Serve adeguare le squalifiche al nuovo cartellino rosso”
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Rugby SVNS, conferme e sorprese a Vancouver
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Complimenti a Genge per questa analisi che fa riflettere su come il rugby in una società fortemente classista risenta di queste differenze sociali.
Non è un problema solo inglese .
L’elitismo c’è un po’ ovunque,però come l’ho visto nel rugby non l’ho mai visto da nessun altra parte.
Ho perso il conto di quante volte ho sentito qualche addetto ai lavori dire a qualcuno che non potevano fare questo o quello perchè non erano abbastanza importanti o perchè non facevano parte della loro cerchia
la fir per il centro sud per il sud e per le isole praticamente non fa quasi niente se non qualche intervento ad uso spot elettorale.
buona giornata a tutti.
Il rugby È classista in quasi tutto il mondo tranne che in Francia, Italia e poche altre realtà. In Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles, Sudafrica, Nuova Zelanda, Argentina, Uruguay, Australia ed altre nazioni il rugby si sviluppa in maggioranza nei college esclusivi dove si praticano anche altri sport. Non è un caso che lo sport più praticato in tutti i Paesi meno sviluppati è il calcio che si può giocare in mezzo a una strada, con un regolamento semplicissimo e dove non è fondamentale avere chissà quale fisico, oltre al fatto che può diventare un veicolo per raggiungere l’agiatezza economica. Il rugby, per diventare popolare, dovrebbe uscire dai college e andare in mezzo ai ragazzini, soprattutto, come dice Genge, là dove sono più svantaggiati
NZ? Onestamente è un ambiente che conosco poco, ma mi sembra che li giochino tutti a rugby, ma proprio tutti
Il rugby è classista dalla sua origine, come il tennis e il golf. E’ lo sport dell’élite britannica e non per niente si diceva che il rugby è uno sport da bestie giocato da gentiluomini mentre il calcio è uno sport da gentiluomini giocato da bestie, riferendosi al fatto che il calcio era giocato dalle classi sociali più svantaggiate. D’altra parte a calcio ci puoi giocare ovunque, anche per strada, a rugby ci giochi solo su un campo in erba, preferibilmente all’interno di un college.