Le mancate convocazioni all’ultima Coppa del Mondo e al Sei Nazioni avrebbero spinto il giocatore a lasciare Munster per il Top 14
Irlanda: Joey Carbery da possibile erede di Sexton a “emigrato” in Francia
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Non giudicare a livello di efficacia, ma almeno come gesti atletici a me è sempre sembrato l’apertura più elegante da quelle parti, tolto di mezzo l’ingombrante ed indiscussa figura di Sexton.
Crowley non mi è parso ‘sta stella brillante e men che meno i suoi rimpiazza in Verde, ma Andy Farrell conosce il mestiere e forse ha fatto qualche considerazione a livello anche mentale. Boh.
Per trovare l’erede di Jonny hanno bruciato un bel po’ di aperture interessanti, per fortuna attorno alla mediana si muove una corazzata così solida che lì per ora non hanno nemmeno troppo bisogno di fuoriclasse…
Non sono un tecnico, ma questo è quello che APPARE all’osservatore distratto da fuori.
P.S.: anche con Jalibert, secondo me, se la gioca. Il vice-Ntamack è un po’ umorale e sbruffone nella gestione del gioco.
Anche a me è sempre piaciuto Carbery e, ad un certo punto, sembrava davvero l’unico in grado di poter ereditare la scomoda posizione lasciata da Sexton…poi però, forse complici alcuni infortuni, si è un po’ perso, anche se rimarrebbe a mio avviso una alternativa più che valida, migliore sia di Ross che di Harry Byrne e, probabilmente, pure del pur talentuoso Ciaran Frawley. Non concordo invece su Jack Crowley, che si è dimostrato veramente efficace e con un acume tattico, oltre che capacità tecnica, elevato…ed è tutto ciò che si chiede ad un mediano di apertura, specie in un’Irlanda piena di abilità, ma che va orchestrata comunque al meglio. Crowley in qualche modo ha scalzato Carbery sia al Munster, sia in nazionale, non credo sia un caso. Poi, in ottica nazionale irlandese, ricordiamo che c’è anche Sam Prendergast, il quale mi sembra considerato da tutti o quasi, in prospettiva, il vero erede di Sexton. Mi auguro ad ogni modo che Carbery ritrovi nuova linfa a Bordeaux.
Crowley non è certo uno scarsone, anzi è a suo modo solido e sufficientemente affidabile al piede, per non ha quell’eleganza nei movimenti di Carbery – è più roccioso e non ho visto grandi variazioni di ritmo.
Mi ero effettivamente dimenticato del giovane lungagnone Prendergast, chiaramente dalle belle mani e potenzialmente capace di rugby “effetti speciali”: però l’avevo visto contro Treviso e non mi era parso in grado di alterare l’esito del match. Inoltre uno dinoccolato così… non è bellissimo da vedere.
Cosa vuoi, sarà il mio cervello bacato da tennista di religione federeriana, ma in ruoli sportivi tecnici ho bisogno di vedere una minima eleganza…