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Diciamo che avremmo potuto benissimo battere l’Irlanda e il Galles ieri sera e parleremmo di una marcia trionfale. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Da qui in avanti c’è da pensare ad un mondiale che mi auguro di minore sofferenza rispetto a quello dell’anno scorso. Forza ragazzi, dimostrate di avere imparato la lezione
A me del mondiale frega poco, pochissimo.
Interessa che iniziamo il prima possibile a fare provare a questi ragazzi il livello e la competitività dei seniors. Come ho scritto in un commento all’ intervista all’ 8 gallese, dobbiamo trovare un modo per portare più u20 nelle franchigie già esistenti o se ciò non fosse possibile senza abbassare troppo il livello ne va creata una terza, non importa il campionato ma va creata in modo che tutti loro diventino più sgamati.
Non penso al mondiale penso esclusivamente al 6 nazioni appena concluso.
Non me par bene….
Però sempre FORZA.ITALIA.
Il mondiale è la cartina di tornasole dello stato dell’arte, considerato che si gioca ogni anno. E un’eventuale retrocessione (l’anno scorso l’abbiamo rischiata) comporta poi una involuzione di tutto il sistema giovanile (vedi Scozia). Io penso invece che sia molto importante imparare da questo 6 Nazioni mantenendo tutto ciò di buono che c’è stato e migliorando quello che ha funzionato poco e male
Non so se fosse per me la risposta, comunque hai pienamente ragione però continuo a pensare che sti U20 non lo facciamo giocare con gli adulti con un minimo di costanza ed ad un livello decente servirà tutto a poco ed anzi la u20 stessa difficilmente farà grandi risultati poiché i colpi di testa per mancanza di capacità a gestire la tensione saranno sempre frequenti.
Scrivo qui perché è l’ultimo articolo.
Ma dico veramente non riusciamo a commentare una partita senza le ricette della filiera e tenere buono quanto fatto in precedenza.
Ieri abbiamo giocato malissimo, che dobbiamo aggiungere
Vogliamo veramente imitare i gallesi che hanno chiuso con -69 punti il torneo.
Complimenti a loro perché ieri hanno fatto un bel rugby nel secondo tempo e noi ci siamo dimenticati di avere il miglior triangolo allargato del torneo andando a fare gli sbruffoni coi primi 8, un po’ perché è la natura dei nostri avanti, ma anche perché gli altri 7 hanno pensato, tanto ci sono loro (vedi pick and go inutili del primo tempo).
Poi vorrei sapere veramente quanti delle altre squadre giocano, non comparse, nei pro.
Se giochi coi pro a 20 anni non è perché c’è una filiera che impone questo, ma perché sei un fenomeno, tipo il loro 8, il 7 inglese o Menoncello.
Il nostro 9 dello scorso anno era tesserato Treviso, Casilio idem, ma ricordo che 2 anni fa con Garbisi junior in maggiore Cuoghi che giocava con la seconda squadra del Piacenza non lo fece rimpiangere.
Poi non capisco le critiche a Pucciarello che ha fatto un torneo ottino pur giocando in Serie A, neanche Elite.
Come ho già scritto altrove, è solo ed esclusivamente un problema di attitudine. Le altre 5 nazionali del 6 nazioni ce l’hanno (la Scozia meno). Il Galles ieri ha dimostrato che 100 anni di tradizione rugbistica non spariscono in un attimo. Quando ci hanno visto in difficoltà hanno saputo affondare il colpo. Noi no, non abbiamo ancora questa attitudine, quella di sapere di essere più forti e giocare di conseguenza, quella che quando non c’è da fare prigionieri non ce n’è per nessuno. In pratica, non sappiamo giocare da favoriti
Fab… Abbiamo appena cominciato a vincere, ed è grasso che cola, i 2005 giocavano in U18 elite e nemmeno tutti, l’ anno scorso.
Per chi diventerà professionista speriamo sia una lezione utile…
Non ho detto che non ci arriveremo all’attitudine (e spero anche abitudine) a vincere. Ho scritto sopra che saremmo potuti arrivare secondi. La differenza attitudinale sta tutta in questa differenza. Tra arrivare secondi (e un domani giocarsi la vittoria del torneo) e arrivare quarti
Si vero… Sembra un passetto facile, sembra!
Prima dovremmo avere una certa continuità di prestazioni… E lì spero ci stiamo arrivando.
Dal prossimo anno vedremo.
Chissà se si renderanno conto dell’occasione che hanno sprecato per mera presunzione per scrivere una pagina storica nella storia della nazionale U20.