Con il settore professionistico in crisi, la federazione ha deciso di mettersi al lavoro per cambiare le cose
L’ultimo anno è stato uno dei più difficili della storia del rugby gallese. La crisi del settore professionistico ha investito la federazione e le regioni, costringendo tutti a ridimensionare obiettivi e budget.
Una situazione che ha portato molti sconvolgimenti, tra cui la possibilità di uno sciopero nel corso del Sei Nazioni 2023, poi scongiurato all’ultimo momento.
Il quadro è ancora complesso, Cardiff, Scarlets, Ospreys e Dragons sono in pieno regime di austerità, ma il board della Welsh Rugby Union ha deciso di prendere in mano la situazione e provare a risolverla attraverso una revisione strategica dell’intero comparto.
La revisione è supportata da Portas Consulting, una delle principali società indipendenti di consulenza gestionale alle organizzazioni nel mondo dello sport.
WRU i punti salienti del piano strategico per il rugby gallese
Ruota tutto intorno al Professional Rugby Board del rugby gallese, che comprende il presidente Malcolm Wall (in rappresentanza delle 4 regioni), il CEO della WRU Abi Tierney, il direttore esecutivo Nigel Walker e la direttrice non esecutiva Marianne Økland.
Le parti si sono incontrate la scorsa settimana e la CEO di WRU Abi Tierney, investita nel ruolo a partire dal gennaio 2024, ha garantito che il PRB sarà completamente integrato con lo sviluppo della WRU per un riesame completo dell’apparato professionistico.
In una lettera aperta e indirizzata a tutti i portatori di interesse, la dirigente ha spiegato quali saranno i punti salienti del processo di rinnovamento.
La federazione vuole porre maggiormente il focus sui giocatori, sulle prestazioni e sul percorso che porta all’alto livello, ma anche sulle strutture e sulla forza lavoro. Non manca la dichiarazione di intenti verso il pubblico, la comunicazione e tutti gli aspetti commerciali e finanziari.
“Abbiamo anche identificato alcuni dei punti di forza unici del nostro gioco – ha dichiatato Abi Tierney – crediamo di essere una nazione in cui il rugby conta più di qualsiasi altra nazione per la nostra gente, la nostra cultura, la nostra identità nazionale.”
Il piano di ristrutturazione che mira a rendere l’apice del movimento gallese più sostenibile sul piano operativo ed economico, dovrebbe essere ufficializzato a giugno 2024.
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