Contributo ai Club di Serie A Elite: i Presidenti chiedono dettagli, la FIR risponde

Al centro del confronto l’importo della contribuzione federale alle nove società del massimo campionato italiano

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 21 Febbraio 2024, 10:38

    In poche parole il contributo è di circa 100.000 a squadra, tra l’altro una parte vincolato al campionato cadette mi sembrava di ricordare.

    • fido 21 Febbraio 2024, 10:46

      non sono d’accordo, lungi da me essere l’avvocato difensore della federazione e di un presidente che a mio giudizio sta sbagliando tutto ma quando oltre ai contributi paghi arbitri, produzioni tv, il marketing del campionato tutto ciò rientra tra i contributi.
      Negli altri sport, penso al calcio, il marketing, la produzione tv la paga la lega, non la federazione.
      La verità è che stanno facendo una guerra 2 parti ed entrambe hanno colpe clamorose nel non sviluppo del rugby italico.

      • Camoto 21 Febbraio 2024, 11:01

        No fido
        Nelle dichiarazioni precedenti le omissioni facevano intendere che i soldi andassero alle società.
        È importante chiarire.
        Se poi il rugby non tira e dobbiamo spendere 745.000 per farle produrre ad una tv a pagamento c’è evidentemente qualcosa che non va.

        • Turch 21 Febbraio 2024, 11:31

          Non sono d’accordo. Che la FIR spenda 750k euro per produrre le partite o che la FIr dia i soldi ai club, che poi li spendono per produrre le partite, non fa alcuna differenza, sempre 750k devono uscire dalle casse federali.
          Il succo del discorso e` che il campionato di Serie A Elite costa soldi, perche` non interessa a nessuno. I costi di gestione sono maggiori dei ricavi e il conto alla fine lo paga la FIR.

          • Shakespeare 21 Febbraio 2024, 21:22

            Negli ultimi 30 anni ci sono stati tanti giocatori e fornitori che alla fine non sono stati pagati: il conto lo hanno pagato (e lo pagheranno) anche loro, purtroppo.
            Il problema di base (sempre piu’ tragico) e’ il pochissimo (e sempre meno) pubblico allo stadio, e questo e’ un problema che tutti i lettori di questo sito possono contribuire a risolvere, senza aspettarsi che le soluzioni cadano dal cielo.

  2. ser 21 Febbraio 2024, 10:56

    Replica ridicola e chiaramente in malafede.
    A parte che nell’intervista il messaggio passato era che avessero dato 2.500.000€ come contributo diretto, affermare che gli arbitri sono un “contributo” al club significa distorcere la funzione di una Federazione.
    Ragionando così danno “contributi” a tutti i club

    • Turch 21 Febbraio 2024, 11:17

      Certamente danno contributi a tutti i club, a tutti i livelli. Non ci trovo nulla di ridicolo e neppure in malafede.
      Penso che siano i presidenti dei club, che fanno tanto i fenomeni e si definiscono imprenditori, a doversi vergognare. Parlano di professionismo e di alto livello, poi per avere il campionato in TV neanche regalando i diritti trovi qualcuno che vuole trasmettere le partite, la FIR quindi deve spendere 750k per produrle.
      Dov’erano questi presidenti negli ultimi 10 anni? Se a vedere le partite non ci va nessuno non possono dar solo colpa alla FIR

      • Camoto 21 Febbraio 2024, 11:45

        Scusa Turch, ma penso che una persona che usa termini del tipo “si devono vergognare” non merita ne attenzione ne risposte.

        • Turch 21 Febbraio 2024, 11:48

          Tranquillo, probabilmente avro` usato un’espressione troppo forte e me ne scuso con chi si e` sentito offeso. Se questo ti impedesci di fare un confronto sul tema mi dispiace.

          • Camoto 21 Febbraio 2024, 12:40

            Scuse accettate
            @gian a mio avviso spiega molto bene la questione.
            Il problema oggi è che da una parte viene imposto ai club di avere un budget minimo, molto sostanzioso per quello che viene messo in palio, dall’altro gli viene detto di dedicarsi unicamente all’ alimentazione del sistema franchigie.
            Io sono dell’ avviso che
            – o le tratti da pro visti gli investimenti e batti i pugni con EPCR (la Fir è socia, EPCR non è un’entità astratta) per avere almeno un posto in Challenge anche passando da un barrage
            – o rendi il sistema del tutto dilettantisco fondendo serie A con serie A elite
            Questa via di mezzo è deleteria.

          • Shakespeare 21 Febbraio 2024, 21:33

            @Camoto
            Per anni il massimo campionato Italiano ha garantito dei posti in Challenge. Non mi sembra che la cosa abbia prodotto dei benefici per le squadre partecipanti che troppo spesso hanno mandato formazioni non di prima scelta e hanno perso malamente le partite (facendo spesso il minimo per incamerare i contributi di partecipazione).
            Bisogna entrare nella mentalita’ che per giocare i campionati europei bisogna contribuire (allo spettacolo, ad attirare sponsorizzazioni, alle presenze del pubblico, ai risultati, eccetera). Purtroppo nel recente passato le squadre italiane, in generale, non hanno contribuito, con la conseguenza che sono state messe in un angolo. Gli organizzatori non sono fessi e guardano prima di tutto alla grana.

          • Camoto 21 Febbraio 2024, 22:01

            Non sempre @Shakespeare
            Rovigo, probabilmente con l’auto del pubblico, ha tentato di fare la sua figura, altre squadre no.
            Ma il concetto comunque non è questo e sembra che faccio fatica a spiegarlo, l’alto livello è chiuso e non c’è un premio maggiore di essere la più forte tra quelle che non contano nulla, a fronte di investimenti non eccessivi, ma neanche banali.
            A chi vuoi che interessi questo prodotto?
            Poi leggo di leghe, autoproduzioni, eccetera, ma per cosa?
            Gente accorete allo stadio a tifare la filiera di formazione?

          • Shakespeare 21 Febbraio 2024, 22:54

            @Camoto
            Sono sicuro che hai notato che ho specificato che “in generale” le squadre italiane in Challenge non sono state competitive per scelta, ma anche quelle che (molto occasionalmente) ci hanno provato, che vantaggi hanno ottenuto? Nuovi sponsor? Masse di pubblico mai viste? Risultati sul campo entusiasmanti?
            Non credo che rimettere in palio la partecipazione alla Challenge potrebbe cambiare le cose in modo significativo. Solo la grande partecipazione del pubblico puo’ cambiare le cose (includo uscire dall’URC e avere un campionato nazionale professionistico di livello, come in Francia e Inghilterra), ma questa era gia’ parecchio scarsa prima dell’ingresso nella Celtic League, e dopo il Covid e’ a livello infimo, purtroppo 🙁

        • ChrisRosso 21 Febbraio 2024, 14:03

          per curiosità l’ingresso in challenge porterebbe veramente benifici? Chiedo poichè totalmente ignorante in materia anche per via che seguo poco o niente il campionato nostrano. Però se faccio un paragone col calcio si vedono alcuni anni club che lottano per non(!)entrare in europa league o conference poichè ciò obligherebbe ad aumentare le rose ma al contempo porterebbe pochissimo gettito extra a meno che uno non arrivi in fondo. Per la challenge cambia qualcosa? CIoè darebbe un vero boost ad alcune nostre squadre ?

          • Flaviuz 21 Febbraio 2024, 14:12

            Da quel che so io è la stessa cosa.
            Una volta avevano 2 o 3 slot per la Challenge e, oltre che a lamentarsi perché il gioco non valeva la candela, le squadre facevano giocare chi aveva meno minutaggio in campionato col risultato che prendevano imbarcare mostruose dalle formazioni più scarse dei campionati esteri e, in più negli ultimi anni, perdevano anche contro le squadre portoghesi e georgiane.
            Un bagno di sangue inutile ed umiliante

          • Camoto 21 Febbraio 2024, 14:50

            @ChrisRosso Non è tanto il beneficio economico rispetto agli attuali sponsor che devi considerare.
            Ma la possibilità di attirarne di nuovi.
            Prendiamo il sistema italiano attuale, l’alto livello è chiuso, da una parte hai Benetton, dall’altro la Federazione, qualsiasi proposta di subentro è stata rispedita al mittente.
            Se un domani arrivasse qualcuno che vuole mettere 10 mln alle condizioni attuali non lo farebbe mai, lo scudetto è ormai diventato a livello pubblicitario una questione da serie B, perché le 2 più forti italiane giocano a livello superiore.
            A mio avviso la possibilità di confrontarsi a livello europeo non porterebbe benefici diretti, ma almeno lascerebbe aperta una porta a nuovi investimenti. Forse non arriverebbero ma oggi hanno chiuso tutte le porte.
            Cero poi va studiato bene a livello di incentivi, non tanto per la qualificazione, ma un premio ogni singola vittoria potrebbe essere un inizio.

        • ChrisRosso 21 Febbraio 2024, 16:05

          Non riesco a taggare l’altra risposta purtroppo @camoto, comunque grazie per le informazioni. Unendo però a quanto mi riferisce anche Flaviuz direi che vada tutto gestito molto occulatamente perchè portare il colorno o il rovigo di turno in europa per poi perdere pure con squadre portoghese beeh. non so se possa attirare mezzo sponsor per noi, al massimo per i portoghese o georgiani. Lì allora servirebbe aumentare la qualità della rosa per fare due impegni quindi ci sarebbe da vedere come fare ciò.
          Comunque secondo me se arrivasse un privato con 10 mln ma forse anche con qualcuno in meno dubito che farebbe finta di nulla la FIR, il problema è quale è il privato che ti porta quelle cifre per uno sport che è quasi locale/regionale? Serve una qualche forma di incentivazione che imho deve passare anche dalle vittorie conseguite e dal numero di azzurri “creati/cresciuti”.
          Però il campionato da quanto di dite sembra veramente semidilettantistico e non so quanto si possa far crescere con così pochi soldi.

    • pretorius 21 Febbraio 2024, 18:50

      Oltretutto i pagamenti agli arbitri sono fermi a metà novembre…

  3. gian 21 Febbraio 2024, 11:39

    Mancava solo che qualcuno scrivesse gne gne gne, nel comunicato, ed eravamo a posto.
    Nota per la fed, dire ti ho dato x e/o dire ho speso a, b, c, d, e, che fa x, per la tua attività, anche se non cambia la sostanza, sono due cose diverse. Come far capire che loro so loro e gli altri nun so un c…., non sarà creare contrapposizione, ma non aiuta, certo, la collaborazione.
    Io penso che oggi il parallelismo domestico circa pro e sistema URC, siano incompatibili, gestiti da un’unica entità, per cui o si passa ad un domestico hobbystico, con un sistema vero di franchigie, territoriali, condivise e minimo 4, che poi giochino dove si decide giochino, oppure si appoggiano formalmente e politicamente i club, ma li si lascia scegliere come fare i pro (tornei nazionali chiusi, tornei internazionali etc etc) e in casa si tiene la serie A semipro e si spende in promozione e sviluppo

    • Shakespeare 21 Febbraio 2024, 22:24

      Non hanno messo in conto la quota parte di spese generali e i diritti di segreteria come contributi al campionato… dove andremo di questo passo?

      A parte gli scherzi, quando tu e io abbiamo cominciato a giocare ogni iscritto pagava alla FIR una quota di iscrizione, che e’ stata tolta una volta che l’Italia e’ entrata nel Sei Nazioni. A quei tempi la FIR era finanziata dal CONI, dalle quote di iscrizione e da qualche sponsor privato o da qualche istituzione. I contributi del Sei Nazioni sono stati una manna, ma vanno gestiti oculatamente e non necessariamente con contributi a pioggia.

  4. Atley73 21 Febbraio 2024, 11:54

    Mi sembra l’epilogo di una guerra tra poveri. C’è solo da augurarsi che la nazionale cominci a vincere un pò più spesso catalizzando l’attenzione dei tifosi perchè senza i soldi del six nation, non organizzano manco il top 4.
    In tutto questo, pensare che i club, con le modeste risorse che hanno, possano formare con continuità giocatori pronti per l’alto livello e la nazionale, mi pare una pia illusione… a mio avviso andrebbero ripensate le accademie allo scopo di far giocare gli accademici in due team in un campionato semipro con 10 squadre. Così la chiudiamo anche con sta pantomima degli ascensori, doppi tesseramenti etc.

    • Turch 21 Febbraio 2024, 12:01

      Penso che l’obiettivo debba essere di dare un’identita` a questo campionato, qualcosa che porti interesse. Penso che un Petrarca – Rovigo porterebbe piu` spettatotori anche se fossero squadre dilettanti, piuttosto che un Federales A contro Federales B di semi-professionisti. La tua proposta e` interessante per lo sviluppo dei giocatori, ma andrebbe a discapito dei club.
      Io credo che guardare a Scozia e Galles potrebbe essere la cosa corretta, hanno problemi simili ai nostri e stanno facendo campionati Semi Pro con formazioni legate alle franchigie, in modo da avere uno scambio di giocatori con l’URC

      • Tanito Tikaram 21 Febbraio 2024, 12:24

        In Scozia però hanno deciso di rivedere la strutttura del campionato, e ancora non si sa in quale direzione. Evidenetemente anche per loro è difficile capire quale strada è bene intraprendere

        • Turch 21 Febbraio 2024, 12:36

          Hai ragione, questa me la ero persa. Mentra il Galles introduce una competizione tra il domestic e l’URC la Scozia la elimina. Evidentemente trovare la quadra e` un bel casino per tutti.

          • alleno 21 Febbraio 2024, 12:56

            In questa di URC nel mezzo del sei nazioni la maggior parte delle squadre ha giocato con tanti giovani locali che hanno trovato spazio essendo i titolari via con la nazionale. Treviso invece ha giocato con quasi interamente stranieri.
            Quello che voglio dire è che una riforma del campionato locale in ottica di sviluppo giocatori futuri deve passare anche da un uso diverso delle franchigie. Giusto per aumentare un po’ la complessità dell’argomento. Se tagli il campionato locale devi dare più spazio nelle franchigie per sviluppare giovani come credo vogliano fare in scozia con seconde squadre e accademie affiliate.

          • Shakespeare 21 Febbraio 2024, 22:05

            Veramente anche in Galles purtroppo ci sono state squadre storiche che si sono auto-retrocesse dal massimo campionato nazionale perche’ la situazione non era piu’ sostenibile, in stile Calvisano 🙁
            Non e’ un problema facile da risolvere.

  5. carpediem 21 Febbraio 2024, 12:43

    Dal punto di vista ragioneristico, la risposta FIR non fa una grinza, però quanto concerne le poste per gli arbitri, i fischietti, da quanto si legge in giro, avrebbero qualcosa da dire visto che ci sono dei ritardi clamorosi sui rimborsi

  6. gian 21 Febbraio 2024, 12:44

    Il fatto è che lì le franchigie ci sono, praticamente, sempre state e fanno parte del sistema,qui sono guardate male, perché ti costringono a scendere a compromessi e dividere la gloria con altri.
    Guarda in Veneto, Petrarca e Rovigo, ae collaborano, a volte, con Treviso, lo fanno obrorto collo, Treviso, nel tempo, dopo aver pianto per rappresentare la zona più rubystica d’italia, si è ben guardata da trovare un modo accettabile di dividersi gloria ed onori, con le altre del territorio, pur essendocene, a volte, la possibilità, eppure qui sono in tanti a sognare i Dogi come franchigia… figuriamoci da altre parru

  7. Fabfab 21 Febbraio 2024, 12:50

    A prescindere da chi è più pro club, chi è più pro franchigie e chi è più pro federazione e che quindi vede le cose da punti di vista diversi se non diametralmente opposti, il problema principale è che la coperta è corta. Se si tira da una parte si scopre dall’altra. E quindi l’intento principale di tutti dovrebbe essere l’allungamento della coperta. Fino a che ci si butta la colpa addosso gli uni agli altri non si arriva a nulla. Qua abbiamo due franchigie che ottengono 4-5 milioni cadauno dalla Fir, una serie A élite che, sembra, costa 2.350.000 euro sempre alla federazione e il resto alla buona volontà di qualche sponsor o imprenditore. Tralasciando poi tutte le altre realtà del territorio (dalla serie A in giù più tutte le attività giovanili), in serie A élite la formazione dei giocatori interessa giusto per quello che occorre per la propria realtà, tant’è che in molti ruoli chiave si preferisce tesserare uno straniero pronto per quel livello, o il malcontento quando i giocatori più forti vengono messi sotto contratto dalle franchigie o vanno all’estero. Quindi, secondo me, occorre un anno zero in cui tutte le componenti del rugby in Italia imparino a dialogare per capire cosa è importante per lo sviluppo del movimento e attraverso quali mezzi. Altrimenti continuerà questo dialogo tra sordi che non conduce da nessuna parte

    • Tanito Tikaram 21 Febbraio 2024, 13:09

      Non so se e quali qualità abbia questo presidente federale, ma certo il dialogo non mi pare la sua attitudine più spiccata : )

      • Fabfab 21 Febbraio 2024, 13:52

        Ho parlato apposta di un anno zero. Non so se verrà rieletto Innocenti. Nel caso che questo non avvenga, chi ne prenderà il posto, secondo me, l’unica rivoluzione che dovrà fare è creare lo spazio per il dialogo e per un progetto complessivo che tenga conto che occorre crescere da tutti i punti di vista

        • Flaviuz 21 Febbraio 2024, 14:38

          Il mio voto è tuo Fab 🙂

          • Fabfab 21 Febbraio 2024, 14:58

            🤣🤣🤣

    • ChrisRosso 21 Febbraio 2024, 14:15

      Sperando che il dialogo non diventi una scusa per lasciare tutto come è mentre si “tratt” per anni ed anni. Un “stiamo lavorando per voi” da cantiere autostradale che resta fermo per anni.
      Però sono questioni molto complesse su cui non mi voglio sbilanciare perchè ci capisco moolto poco.
      L’unica cosa che mi permetto di dire è che il fulcro deve essere la nazionale che è quella che attira più soldi e tifosi, se penso ai miei amici che non hanno mai visto una partita di urc qualcosa della nazionale però lo guardano (anche perchè a livello di club tanti lo vedono come un sport molto regionale più che nazionale) e sono alquanto sicuro che non siano gli unici casi. Solo che per attirarne di più servirebbe che la nazionale iniziasse a vincere un pò di più e quindi farei il possibile per avere un boost nel breve per la stessa. Credo che così, prendendo le tue parole, si allungherebbe la coperta e si potrebbero soddisfare più persone/interessi spesso tutti con un seme di ragione. Anche perchè come dissi in un precedente commento imho manca poco, veramente poco per raggiungere una scozia solo che gli ultimi metri sono quelli di terreno più impervio e meno battutto ma nulla che con sforzo non è raggiungibile, cioè so che è brutto da dire ma non siamo nella situazione di portogallo,spagna o canada per dire.

  8. Pivez 21 Febbraio 2024, 12:58

    A prescindere da chi ha torto o ragione che tristezza però…
    Volano gli stracci in pubblico , e il rugby come movimento ci fa proprio una figuraccia…

  9. Flaviuz 21 Febbraio 2024, 16:27

    E comunque bisogna andare tutti allo stadio,

  10. davo 21 Febbraio 2024, 17:20

    leggo di un domestico pro? speriamo di no! dove sono i soldi? non vedo “presidenti” pronti ad investire decine di milioni di euro nel rugby. Quindi restiamo in URC e torniamo al domestico amatoriale. Che poi, essere amatoriale ma “professionale” attira molti piu’ sponsor perche’ ti leghi meglio al territorio. Infatti nelle nazioni che hanno franchgie (Australia, NZ, Irlanda, Scozia, Galles, etc…) i club (amatoriali ma Professionali…) attirano tantissimi sponsor. Di sicuro molto di piu’ di quanto fanno i nostri club…

  11. Mauro.P 21 Febbraio 2024, 19:52

    Allora : Dalle Società è stato nominato un portavoce, non doveva rispondere il portavoce?
    Comunque l’auspicio è che venga creata questa benedetta lega, per la quale mi pare di capire che è stato già fatto un incontro con i responsabili della Federazione.
    Io fossi in loro concentrerei l’impegno nel creare i presupposti per la lega , al che reperire fondi, Pubblicità contributi e quanto non riesce a fare La Federazione da venti anni a questa parte.
    Il resto è Ciarla.
    Che la Federazione gli dia la bicicletta , e che Loro pedalino!

    • Interza 21 Febbraio 2024, 20:15

      il portavoce si candiderà come Presidente. Ci sarà da ridere…

  12. Interza 21 Febbraio 2024, 20:23

    Innocenti che viene dal Campionato sta deludendo, ci avevo sperato. Ma appena si sale in cattedra, contano solo i soldi che vengono dall’estero.
    A questo proposito non un chiarimento sulla parte più importante detta da Luisi. Cioè che esisterebbero vincoli dettati dall’estero a spendere soldi solo sull’Alto Livello. 6 nazioni per Nazionale e Urc per Zebre e Treviso.
    Una specie di commissariamento stile Bruxelles-UE. Le prove Luisi ? Vediamo dove sono i documenti.
    Tra acqua dei mulini e i Don Chicotte come il sottoscritto e poche migliaia in tutta Italia, viene solo da piangere del basso livello che il rugby italiano sta toccando. Ridateci il compianto Gavazzi, nei suoi errori mi sembrava lucido !

    • Turch 21 Febbraio 2024, 23:07

      Io ho capito che il vincolo è reinvestire gli introiti dello URC sulle squadre di URC. Non ho visto la parte sul 6N.

    • Shakespeare 22 Febbraio 2024, 21:53

      @Interza
      Per forza contano solo i soldi che vengono dall’estero… dall’Italia non viene quasi niente!
      In Italia manca il pubblico, purtroppo.

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