L’ex estremo del Galles, è stato il simbolo dei Dragoni e dei gloriosi Lions degli anni 70
Il mondo del rugby in lutto per la scomparsa di JPR Williams
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È morto molto giovane
il suo rugby imprevedibile, il suo modo di correre, il suo modo di parlare, le sue basette… tutto si mescola in un turbine di nostalgia per un gentiluomo d’altri tempi.
“Ho rotto tante ossa quante ne ho poi aggiustate.”
Un estremo avanti rispetto ai suoi tempi: oversize e veloce.
Che bel vedere questi spezzoni di archivio!
Ovviamente dispiace il motivo per cui vengono pubblicati ma ci riportano con la memoria ad un gioco più basato sul talento, divertente ed onesto anche se, qualche volta, con colpi proibiti che adesso verrebbero (o meglio, dovrebbero) essere sanzionati.
Certo che il Galles di quegli anni ti fa venire le lacrime agli occhi.
Lui… e quel Galles… mi fecero innamorare del rugby.
È il rugby che seguivo quando ho iniziato a giocare. Ogni tanto si riusciva a vedere in tv qualche partita del 5 Nazioni e vedere il Galles dei capelloni-basettoni, con questo gioco arioso, fatto di elusione e offload continui era uno spettacolo per gli occhi
Grazie a lui, più di una generazione si è innamorata del rugby.
Perdutamente.
RIP.
Che giocatore, che squadra, che scuola, che godimento