URC: la preview del derby Zebre-Benetton

Tante sfide (anche in ottica azzurra) all’interno di un match che rappresenta un importante crocevia per entrambe le squadre

URC: la preview del derby Zebre-Benetton (ph. Mattia Radoni)

URC: la preview del derby Zebre-Benetton (ph. Mattia Radoni)

È tempo di derby: la prima sfida tra Benetton e Zebre rappresenta un importante crocevia per la stagione di entrambe. Per i biancoverdi, chiaramente, è prima di tutto una questione di classifica, perché al Lanfranchi ci sono in palio punti fondamentali per restare attaccati a un treno playoff mai pieno come quest’anno, visto che dal 4° al 10° posto ci sono soltanto 5 punti di differenza. La squadra di Roselli invece si sta pian piano sbloccando, ha vinto due partite, una in URC e una in coppa, ha pareggiato contro Cardiff e sta mostrando una continuità che le ha permesso di ottenere diversi punti di bonus e di staccarsi dal fondo della classifica, dove purtroppo aveva albergato nelle ultime stagioni. Vincere il derby darebbe ulteriore valore all’inizio di stagione delle Zebre, al di là della classifica.  Calcio d’inizio alle 14, diretta su Sky Sport Arena (canale 204) e NOW.

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Questioni azzurre

I derby arrivano in un momento della stagione sempre molto particolare: si giocano durante le feste di Natale, a poco più di un mese dall’inizio del Sei Nazioni e a pochi giorni dal primo raduno di gennaio, quando il c.t. Gonzalo Quesada sarà già chiamato a fare le prime scelte importanti in vista del Torneo 2024. Se nelle ultime stagioni con Kieran Crowley in panchina la concorrenza in alcuni ruoli si era fatta molto più serrata, in questo inizio di ciclo post-Mondiale le opzioni stanno aumentando ancora di più.

Pensiamo alla terza linea: nel Benetton, in Challenge ha giocato il trio titolare in Azzurro con Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone. Col primo squalificato, al Lanfranchi tocca ad Alessandro Izekor, letteralmente esploso in questo inizio di stagione, e col numero 8 questa volta gioca Toa Halafihi, reduce da una stagione non esaltante, ma dotato di esperienza e qualità fisiche che potrebbero comunque tornare utili. Dall’altra parte ci sono invece tanti aspiranti alla maglia azzurra, come Giacomo Ferrari e Davide Ruggeri, oltre all’eleggibile Volpi. Il discorso vale per tutti i ruoli: per le Zebre, battere il Benetton vorrebbe dire anche battere molti titolari dell’Italia, dando un segnale importante al c.t. Quesada e al suo staff.

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Evoluzione Zebre

La stagione delle Zebre finora è stata a due facce. All’inizio è sembrata una squadra molto simile a quella vista all’inizio dell’annata 2022-23: tanti punti, tante mete, ma anche tanti errori difensivi, con partite che terminavano con punteggi altissimi, ma quasi mai a favore della squadra di Roselli. Poi negli ultimi mesi c’è stata un’evoluzione: le Zebre hanno iniziato a difendere meglio e a concedere meno punti, e soprattutto hanno cominciato a vincere, anche se non sempre si è vista la pericolosità offensiva di inizio anno. In ogni caso, la franchigia di Parma sta gradualmente trovato il suo equilibrio, e la grande solidità del Benetton sarà un importante test per capire a quale punto del percorso sono i ragazzi di Roselli. In particolare, servirà quella continuità negli 80 minuti che finora è mancata. Lo hanno dimostrato le due partite di Challenge: la vittoria contro Oyonnax è arrivata con una grande reazione, dopo un 60 minuti giocati molto al di sotto delle aspettative. La settimana precedente, contro i Cheetahs, è successo il contrario: ottima partenza, tanto possesso ma pochi punti portati a casa, mentre i sudafricani nella ripresa hanno preso in mano il match.

Benetton: bisogna segnare

Le Zebre concedono ancora qualche occasione di troppo, ma dovrà essere bravo il Benetton a sfruttarle, cosa che non è sempre successa in questo inizio di stagione. I biancoverdi partono favoriti, non solo per la classifica e per il valore tecnico della rosa, ma soprattutto per la solidità – quasi incredibile per una squadra italiana – dimostrata in questi mesi: anche quando le cose si mettono male, la squadra di Bortolami non si scompone mai, continua a giocare e quasi sempre porta a casa il risultato anche nelle difficoltà. I derby, però, sono un caso a parte, e se l’ottima difesa dei biancoverdi può rappresentare un’ottima risposta alla pericolosità offensiva delle Zebre, i Leoni dovranno necessariamente sfruttare le occasioni concesse dalla squadra di Roselli. Trascinarsi le Zebre negli ultimi 20 minuti in una partita punto a punto significherebbe aprire le porte a qualsiasi scenario.

Le chiavi del match

Roselli schiera il triangolo allargato più pericoloso a sua disposizione, con Pani estremo (e dotato di una gittata non indifferente) e Bruno-Gesi ali. Dall’altra parte c’è l’imprevedibile Rhyno Smith, con Odogwu a garantire fisicità e corsa da una parte e Ratave chiamato a finalizzare tutte le opportunità dall’altra, e soprattutto a sfruttare quelle che potrebbero essere le incertezze difensive di una coppia di ali fortissima in attacco, ma non perfetta in copertura. Sarà importante capire anche a che punto è Tommaso Menoncello, finalmente tornato in campo e con accanto Fekitoa, non uno qualunque. I biancoverdi potrebbero fare la differenza soprattutto in mediana: Uren e Umaga si sono dimostrati una garanzia, mentre Prisciantelli da apertura non è ancora risultato convincente come negli altri ruoli, e le Zebre potrebbero affidarsi soprattutto alle intuizioni e al ritmo di Gonzalo Garcia.

Sarà una banalità, ma la battaglia in prima linea sarà una chiave del match, e non solo di questo, visto che si sfidano tanti pretendenti alla maglia azzurra. Zilocchi avrà davanti l’ex compagno di squadra Fischetti, mentre dall’altra parte Spagnolo dovrà superare una bella prova di maturità contro Pitinari, uno dei migliori in questa prima parte di stagione delle Zebre. Grande sfida anche in rimessa laterale, con i rispettivi punti di riferimento Federico Ruzza e Andrea Zambonin che potrebbero fare la differenza.

Francesco Palma

URC: Le formazioni di Zebre-Benetton

Zebre: 15 Lorenzo Pani, 14 Pierre Bruno, 13 Fetuli Paea, 12 Enrico Lucchin, 11 Simone Gesi, 10 Geronimo Prisciantelli (capitano), 9 Gonzalo Garcia, 8 Davide Ruggeri, 7 Giacomo Ferrari, 6 Guido Volpi, 5 Andrea Zambonin, 4 David Sisi, 3 Juan Pitinari, 2 Marco Manfredi, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Luca Rizzoli, 18 Matteo Nocera, 19 Leonard Krumov, 20 Iacopo Bianchi, 21 Alessandro Fusco, 22 Giovanni Montemauri, 23 Luca Morisi.

Benetton: 15 Rhyno Smith, 14 Paolo Odogwu, 13 Tommaso Menoncello, 12 Malakai Fekitoa, 11 Onisi Ratave, 10 Jacob Umaga, 9 Andy Uren, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (capitano), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Giosué Zilocchi, 2 Bautista Bernasconi, 1 Mirco Spagnolo.
A disposizione: 16 Siua Maile, 17 Thomas Gallo, 18 Tiziano Pasquali, 19 Riccardo Favretto, 20 Henry Time-Stowers, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Edoardo Padovani.

Referee: Filippo Russo (Italy)
Assistant referees: Andrea Piardi (Italy), Gianluca Gnecchi (Italy)
TMO: Matteo Liperini (Italy)

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