Il centro tongano, nuovo arrivato a Treviso, svela le ambizioni sue e della squadra per la stagione in corso
Malakai Fekitoa: “C’è chi non ci rispetta, ma il Benetton è una delle migliori squadre in Europa”
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Devo dire che leggere queste parole da Fekitoa mi inorgoglisce moltissimo, anche se potranno sembrare altisonanti e l’ennesimo proclamo a vuoto…non importa, quello che sembra evidente è che davvero sia entusiasta di stare a Treviso e questo credo sia l’aspetto più importante, se uno come lui crede nella squadra, potrà trascinare con sé molti altri. Speriamo di gioire con lui e la Benetton!
Grande Malakai !!
Credo che questi personaggi facciano ben a tutto l’ambiente.
Per un ragazzo giovane sentire queste parole sul club di appartenenza deve essere un grande stimolo.
“C’è chi non ci rispetta, ma il Benetton è una delle migliori squadre in Europa” è una frase bella, allo stesso tempo una verità e una speranza!
…mike..taglia,.stringi, cuci, aggiungi e lima…e’ un po’ la storia del nostro paese…..
Vero.
Solo che dovremmo essere per primi noi a rispettarci. Invece no; sempre pronti a sputtanare tutto e tutti.
Non ci accorgiamo che all’ estero ci vedono e giudicano prima di tutto come Italiani nella sua globalità (quindi indipendentemente da nord/sud, rossi/neri). E’ naturale.
A tal proposito, trovo magnifico l’ “As One” scozzese.
…ciao carlo, condivido, anche perche’ “sembra” che poi risultiamo meglio di come ci dipingiamo; siamo un paese ma non credo ancora un popolo…qualcuno vede in questo la nostra forza economica…
A me piacerebbe sapere che non ci rispetta… e cogliere l’occasione per convincerli del contrario sul campo 😉
Bortolami e tutto il suo staff sta costruendo con le solide basi date dalla società, un grande futuro per treviso, penso che tutto questo sia sotto gli occhi di tutti.
Ora bisognerebbe vincere bene ad edimburgo, e lasciare in scozia un bel ricordo.
sono solo un po’ scettico su alcune persone dello staff che non ritengo all’altezza del compito non avendo mai dimostrato il vero valore come skilled coach. Bortolami, specilamente dopo l’esperienza Benetton dovra’ andare all’estero. Se riuscisse a bissare le buone prestazion che sta facendo in Italia allora diventera’ un top coach.
Ma da un giocatore che e’ stato un capitano in due Teams (Francese e Inglese) vuol dire che ha 1. Carisma, 2. Balls…. 🙂 e quindi son molto contento per la sua carriera professionale….
Spero pero’ che potra’ con il tempo costruirsi un suo staff “specializzato” e.g. il suo assistant, il suo attack, defence, scrum, breakdown coach etc…
davo ciao, penso se non sbaglio tu parli di tronky…
si anche io ero e sono un pò perplesso ma siamo all’interno di una franchigia che prende dalla fir un pesante contributo…., e quindi do…., ut des…, penso che non sapessero cosa fare di troncon e gli hanno trovato la un posto…., siamo pur sempre in italia….
penso che se marco avesse potuto scegliersi da lui tutti i suoi assistenti saremo già molto, ma molto avanti.
Ciao Parvus,
in effetti se consideriamo che nemmeno il nuovo coach dell’Italia puo’ scegliere il suo staff….cosa alquanto assurda…
concordo con quanto sopra. Spiace criticare il miglior mediano della storia rugbistica italiana ma come tecnico sembra che pur cambiando poltrone non si vedano i risultati, anzi forse si vedono: i leoni che stanno facendo bene si stanno ancorando alla difesa e agli avanti, non certo all’attacco dove dovrebbe dare il suo contributo Troncon.
Boh, ci sono figure molto vicine alla FIR che sono stati grandi giocatori (checchinato, venditti) oltre a lui che però mi sfugge la ratio di cosa stiano dando attualmente al rugby italico.
Probabilmente sono ignorante io.
Certo è che l’assenza di Masi si fa sentire
io aspetterei a dare un giudizio su Troncon. Siamo appena alla 5^ partita con giocatori nazionali appena rientrati.
Ricordiamoci che anche Masi al primo anno non è che avesse fatto sfracelli. Il suo lavoro lo si è visto dopo un anno e mezzo.
pero’ Masi arrivava dall’esperienze Inglese (con i Wasps…). Dimmi tu Troncon a parte sedere su panchine Federali quali sono state le esperienze….sono due cose completamente diverse….
Chi citi non so cosa stia dando al sistema rugby Italia, di sicuro a loro, e specie ad uno fino ad ora ha garantito “il posto fisso”.
La frase c’è chi non ci rispetta , ma ecc ecc …sarebbe in qualche modo da chiarire …anch’io la penso così , ma non so se è lo stesso che pena lui…
Fa piacere sentire queste parole, ma credo anch’io che per fare il salto di qualità definitivo serva uno staff tecnico di primissimo ordine, oppure uno di minore qualità, ma che sappia dare gli stimoli giusti.
Molti sono scontenti di Troncon perché ormai ha l’etichetta del raccomandato appiccicata addosso e preferirebbero uno scienziato, e el vecio Tronky non è uno scienziato, ma è un uomo di campo e sono sicuro che sa cosa fare in campo. In campo poi ci vanno i giocatori e l’attacco cambia in base a chi c’è in campo, un conto è avere un Menoncello che fa stricche, un altro è avere un sostituto che magari rimbalza e perde più spesso la palla, un conto è Smith che inventa, un altro è avere Da Re che è più titubante e tende a fare il compitino. Intendo dire, se in campo hai 5/6 petardi veri, vedrai che funziona anche l’attacco.
E l’ultima partita l’abbiamo persa in difesa, non in attacco.
Il problema, secondo me, che se davvero voleva fare l’allenatore di skills sarebbe dovuto andare via dall’Italia e cominciare con il divenire assistant skill coach ad esempio in Francia (dove non credo gli manchino contatti e stime…) e con il tempo fare il passo succesivo.
Ad esempio, vedi Mirco Bergamasco, ha cominciato dal basso, ora e’ passato ad una squadra diversa e magari tra qualche anno sara’ in Pro D2 o piu’ in alto. In sostanza ha fatto un percorso di crescita professionale che prima o poi lo portera ‘ da qualche parte.
Ma essere calato a priori, senza esperienze entusiasmanti o comunque di successo mi sa molto di “dobbiamo pur sistemarlo da qualche parte”. Poi come molti dicono l’attacco latita ma speriamo nel lungo period…
Sì, su questo niente da dire. È quello che sta facendo Parisse, solo che è partito già a livello alto.
esatto, avrebbe potuto fare come Parisse. Dopo l’esperienza Francese fermarsi in Francia per fare esperienza con i club li’. Come d’altronde fece Masi, ha fatto Mirco B, e sta facendo Parisse.
Anche Bortolami ha iniziato come assistente a KC.
Spiace puntare il dito sul buon Tronky ma le fasi offensive male male e non sono d’accordo a dire aspettiamo a giudicare, no dopo tutta una preparazione estiva, amichevoli ufficiali e 5 gare dovendo sintetizzare spiace ma bisogna dire che di organizzazione offensiva si è visto poco poco. Certo che i giocatori incidono, se c’è Ryno è un conto e se invece gioca Da Te è un altro ma a me sembra manchino davvero schemi, gameplanning, tempi e fasi coordinate. Mi dispiace ma fino ad ora di progressi nelle fasi offensive non se ne sono viste. Cosa diversa nella fase difensiva dove, seppur con qualche grave errore individuale di posizione e placcaggi, un’ organizzazione si è quasi sempre ben delineata con buona validità.
Io penso che Fekitoa si riferisca ai suoi ex compagni di squadra irlandesi, magari anche lui quando è arrivato a Treviso non si rendeva conto di entrare in una realtà molto competitiva. Ora sta a loro mettere a tacere chi manca di rispetto