Parola dell’amministratore delegato Phil Waugh
Australia: le dimissioni di Eddie Jones sono un bene per le casse della federazione
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Resta il fatto che, salvo bizantinismi contrattuali di cui non si sa, il respiro alle casse della federazione viene dal fatto che EJ abbia dato le proprie dimissioni. Fosse dovuto essere esonerato, sarebbe rimasto nel loro libro-paga (“pacta sunt servanda”).
Ergo, per quanto non capisca la dinamica di separarsi dopo averlo ingaggiato se non per lavorare su di un piano pluriennale (perché nel rugby i miracoli non esistono: questa Australia avrebbe brindato già se fosse arrivata seconda in un girone qualsiasi), Jones ha fatto loro l’ultimo favore.
Il contratto a EJ chi l’aveva fatto? in un anno che risultati pensavano potesse ottenere? avessero preso un allenatore pragmatico…
Federazione che raggiunge livelli di schizofrenìa pari solo ai presidenti della pallatonda,aspettarsi che Jones trasformasse una squadra di buoni atleti in campioni in una manciata di settimane è da TSO.Lasciargli impostare un lavoro su più anni e mandarlo via subito dopo è anche peggio.La coda velenosa sui soldi risparmiati poi è veramente penosa.
mandarlo via o lui che ha lasciato? d’altronde se i rumors son veri lui aveva gia’ fatto un intervista con il Giappone prima della World Cup….che senso ha avuto sostiuire Rennie in corsa? io penso che con Rennie almeno ai quarti ci arrivavano. Poi chissa’…
Diciamo che purtroppo non ci ha capito molto , aveva un compito molto difficile.
appunto, non si stravolge una squadra cosi’, sotto ai mondiali dopo che Rennie aveva iniziato un lavoro. Magari per il mondiale si continua su quella falsa riga e poi si cambia. Ha preso un rischio ed ha perso.
Pero’ poi le dichiariazioni post-mondiale (e..g no ma io resto…etc…) sono state stucchevoli visto che gia’ pre-mondiale se ne sarebbe voluto andare.
Non e’ che magari la Federazione invece ha fatto una cappellata?