Il mediano azzurro parla sia dell’avventura iridata che del ritorno in Catalogna lì dov’è cresciuto tra i 20 e i 23 anni prima di volare a Treviso e Londra
Non sarà in campo nell’amichevole con il Benetton, che per lui ha chiaramente un significato speciale, ma Tommaso Allan è prontissimo per iniziare la nuova stagione con Perpignan. Una stagione che di nuovo ha principalmente l’aspetto numerico, ma non il contesto visto che il 30enne mediano d’apertura azzurro nella squadra catalana ci è praticamente cresciuto avendoci giocato tra il 2013 e il 2016. Poi cinque anni a Treviso, due agli Harlequins e ora il ritorno in Francia per andare a caccia della missione salvezza: sinora Perpignan è l’unica formazione a 0 punti in classifica dopo le tre giornate disputate prima del Mondiale, ma chiaramente si trattava di situazioni particolari senza tutti i nazionali che in Francia sono tantissimi.
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Intervistato sul portale del suo club francese, Tommaso Allan ha parlato prima di tutto dell’avventura iridata con l’Italia: “Purtroppo le ultime due partite sono state molto difficili per gli azzurri, tornare a Perpignan mi permette di ritrovare delle emozioni positive. A livello personale sono comunque soddisfatto di quanto fatto (6° posto tra i marcatori con 34 punti segnati ndr) sia a numero 10 che 15. Ho lavorato molto per arrivare a essere questo giocatore”.
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Arrivato a Perpignan a 20 anni il mediano azzurro ci è rimasto fino a 23, e tra i momenti che ricorda con più piacere c’è la prima partita vista all’Aimè Giral contro lo Stade Francais: seduto vicino allo spogliatoio e fuori dai convocati si accorse presto della passione dei tifosi “sang & or”. Parlando della sua evoluzione Allan racconta: “Il Tommaso di sette anni fa aveva soprattutto voglia di fare esperienza ad alto livello, oggi sono più maturo anche grazie all’aiuto della mia famiglia. Le tante stagioni passate tra URC e Premiership mi hanno permesso di progredire in molti aspetti del mio gioco. Sono contento della mia condizione, penso di essere al punto giusto nel momento giusto visti i miei 30 anni”.
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