Rugby World Cup: ultima chiamata per i quarti, la preview di Giappone-Argentina

A Nantes è in programma la partita da dentro-fuori che chiude i giochi della Pool D

Rimessa laterale giapponese

La sfida tra Giappone e Argentina è l’ultima chance per le due squadre di conquistare un posto nella fase ad eliminazione diretta della Coppa del Mondo.

Sei team su otto hanno già conquistato un posto ai quarti di finale. In questa domenica di RWC resta da assegnare il secondo posto nei gironi C e D e probabilmente il match di Nantes delle ore 13.00 sarà quello più equilibrato.

Nessun calcolo matematico in questo caso. L’Inghilterra è matematicamente prima, Samoa e Cile in classifica sono troppo lontane e non possono concorrere al secondo posto, dunque chi vince passa il turno e affronta il Galles.

Entrambi gli staff tecnici si affidano alle migliori formazioni a disposizione, con i Pumas che rispetto alla vittoria agile con il Cile scelgono di tornare al classico assetto in cui la mediana è composta da Bertranou e Carreras.

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Rugby World Cup: ultima chiamata per i quarti, la preview di Giappone-Argentina

Probabilmente ai nastri di partenza del mondiale Michael Cheika non si immaginava di avere per le mani una squadra così rigida nello sviluppare trame di attacco, mentre Jamie Joseph forse non immaginava di trovarsi ancora una volta di fronte ad un potenziale appuntamento con la storia.

Ciò che è successo fin qui non conta poi tanto, piuttosto diventa interessante capire quali aree del gioco possono prevalere e consentire all’una o all’altra squadra di portare a casa il risultato.

Il Giappone ha mostrato, soprattutto con Samoa, di avere ancora qualcosa da dire quando ha la palla in mano. I trequarti quando innescati in velocità si muovono molto bene e possono contare sull’ottimo stato di forma dell’apertura Matsuda e dell’estremo Lemeki. Non sono troppo incisivi nei primi 5 uomini del pacchetto, ma in terza linea campeggiano tre giocatori molto solidi come Leitch, Himeno, Labuschagne.

Sul versante argentino invece il punto forte è la difesa. Gli uomini capitanati da Julian Montoya hanno subito solo 2 mete in 3 partite e, nonostante i problemi di continuità in attacco, possono contare su un sistema difensivo collaudato, che non lascia grande spazio agli avversari perchè contesta sistematicamente il pallone.

L’ultimo precedente fra le due squadre risale al 54 a 20 del 2016 a Tokyo, quando i Pumas dominarono in lungo e in largo i Brave Blossoms. Oggi le distanze sembrano meno evidenti, soprattutto per la posta in palio che li costringerà ad una gestione del match più attenta.

Le formazioni di Giappone-Argentina

Giappone: 15 Lomano Lemeki, 14 Kotaro Matsushima, 13 Dylan Riley, 12 Ryoto Nakamura, 11 Siosaia Fifita, 10 Rikiya Matsuda, 9 Naoto Saito, 8 Kazuki Himeno (c), 7 Lappies Labuschagne, 6 Michael Leitch, 5 Amato Fakatava, 4 Jack Cornelsen, 3 Jiwon Gu, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
Sostituzioni: 16 Atsushi Sakate, 17 Craig Millar, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Warner Dearns, 20 Amanaki Saumaki, 21 Kenta Fukuda, 22 Ryohei Yamanaka, 23 Jone Naikabula

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Emiliano Boffelli, 13 Lucio Cinti, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Juan Martin Gonzalez, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Francisco Gómez Kodela, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo
Sostituzioni: 16 Agustín Creevy, 17 Joel Sclavi, 18 Eduardo Bello, 19 Matias Alemanno, 20 Pedro Rubiolo, 21 Lautaro Bazan Velez, 22 Nicolas Sanchez, 23 Matías Moroni

Sede: Stade de la Beaujoire, Nantes
Calcio d’inizio: 13:00, diretta TV su Sky Sport Arena
Arbitro: Ben O’Keeffe (Nuova Zelanda)
Assistenti arbitri: Paul Williams (Nuova Zelanda), James Doleman (Nuova Zelanda)
TMO: Brendon Pickerill (Nuova Zelanda)

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