Rugby World Cup 2023: la Francia travolge la Namibia. A Marsiglia è show dei Bleus, finisce 96-0

Primo tempo totalmente dilagante dei padroni di casa. Dupont esce per un colpo al volto, esami in ospedale per una possibile frattura

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Luke_1990 21 Settembre 2023, 22:59

    Che scoppola…

  2. wolframius 21 Settembre 2023, 23:06

    Spero che Dupont riesca a giocare, la rugby world cup perderebbe molto senza di lui.

    • ermy 21 Settembre 2023, 23:09

      Potrebbe essere zigomo… ? Io l’ho fatto, in locale 😳, ma in 15 gg ero in campo.
      Erano 40 anni fa, ora sicuramente lo sistemano x i quarti, anche fosse…

      • wolframius 21 Settembre 2023, 23:13

        Se è fratturato e la frattura non è troppo grave potrebbe giocare con una maschera apposita. A meno che non passi i check per la concussione e allora forse la partita con l’Italia potrebbe saltarla.

        • ermy 21 Settembre 2023, 23:14

          Non penso sia lui il problema per noi! 😂😂😂

          • wolframius 21 Settembre 2023, 23:22

            Certo, per noi non cambia niente.

  3. ermy 21 Settembre 2023, 23:35

    Galthiè, questo sprovveduto che non ha letto “ Le traité sur la théorie de la gestion conservatrice” di tal Michel Favà – Ed. Bar Sport.
    Nessuno è perfetto! 🤷🏻‍♂️

  4. fabrio13H 22 Settembre 2023, 00:02

    Giorni fa si è parlato di una delle periodiche proposte a livello World Rugby, o comunque di qualche voce ad alto livello, per l’allargamento della RWC da 20 a 24 squadre. Come ho già scritto mi pare una cosa che farebbe solo male al rugby. Non so, anche a livello di business, a cosa serva una partita come quella di stasera che mi pare eserciti attrattiva presssoché zero sul pubblico, men che meno su un pubblico nuovo o “in avvicinamento al rugby”. Purtroppo uno dei problemi per quel che riguarda il poco appeal del nostro sport, è che si può avere un relativo equilibrio, o meglio disequilibrio in misura decente, con una dozzina di Nazionali o giù di lì, e infatti la Coppa Under20 ha 12 squadre partecipanti e gli incontri difficilmente registrano squilibri colossali. Un buon compromesso potrebbe magari essere una squadra in meno per girone, ossia quattro gironi da quattro squadre e anche la terza partecipa poi alle qualificazioni che diventerebbero il momento di confronto tra livello alto o relativamente alto e livelli professionistici bassi o semiprofessionistici.

    • Antani 22 Settembre 2023, 08:40

      Ovviamente è comprensibile e condivisibile quello che dici, però rifletterei anche su un altro aspetto: la visibilità che da un mondiale alla propria squadra nazionale non è parificabile a nessun’altra manifestazione e se vogliamo che il rugby continui ad espandersi penso sia fondamentale che anche altre squadre partecipino alla fase finale di un mondiale. Ora, senza dubbio la Namibia è la squadra meno forte di questo mondiale, presente solo perché dalla federazione africana mandano una squadra in più oltre al Sudafrica, e non credo che il posto si possa toccare. Io credo che il problema maggiore sia nel formato dei mondiali: se giocano 20 o 24 squadre ma solo 8 possono raggiungere un obiettivo reale, ovvero il passaggio del turno, è chiaro che molte partite diventano un contorno folcloristico e poco più. Se invece cominciamo a entrare nell’ottica di 6 gironi da 4 con 12 o 16 squadre che passano il turno (o con i barrage prima dei quarti, o con gli ottavi e il ripescaggio delle migliori terze) è chiaro che anche le più piccole possono ragionare non più solo su “cerchiamo di fare una bella figura anche se sappiamo che prenderemo un’imbarcata”, ma veramente giocare alcune partite con l’obiettivo di passare il turno, cosa che ora non succede praticamente mai fuori dal contesto delle Tier 1. Poi chiaramente partite come quelle di ieri sera continueranno ad esserci, ma saranno una tassa da pagare per un rugby più inclusivo, passaggio fondamentale per far uscire pian piano questo sport dall’epoca vittoriana per portarlo veramente nel 2000. Naturalmente questa è solo la mia opinione pronta ad essere smentita

      • davo 22 Settembre 2023, 08:57

        ma la stessa Namibia non ne prese piu’ di 100 dall’Australia? quindi secondo la logica del “progresso” per piccoli passi delle squadre T3 allora siamo ancora fermi di molto…. non credo le cose cambieranno con l’allargamento.
        L’unico modo per livellare il tutto sono i soldi….o si fanno campionati pro con squadre e giocatori pro in queste nazioni oppure nisba…..l’allargamento resta solo una ridicola scusa per far qualificare squadre come il Galles (e anche noi…ehehhe)

        • Antani 22 Settembre 2023, 09:17

          Probabilmente c’è anche quella componente, diciamo che la Namibia di oggi è equivalente al Messico degli anni 50-70 del calcio: non era per niente al livello dei mondiali, ma la federazione nordamericana una nazionale la doveva mandare ai mondiali e quella era la migliore che aveva, poi il Messico usciva regolarmente al primo turno dopo diverse batoste. Dagli anni 80/90 il Messico è diventata una squadra di buon livello, che ben figura ai mondiali. Questo non significa che avverrà anche alla Namibia, però io non la prenderei come esempio delle squadre non di primo livello che partecipano ai mondiali, come non prenderei la Romania che sappiamo come si è qualificata. Prendiamo anche solo il Cile, squadra evidentemente modesta, da cui nessuno si aspettava niente ma che ha comunque fatto vedere cose abbastanza buone considerando il suo livello e finora non ha preso imbarcate imbarazzanti tipo 80/90 punti (anche se obiettivamente deve ancora giocare con Inghilterra e Argentina, vediamo come andrà)

      • Fabfab 22 Settembre 2023, 09:17

        D’accordo con Antani. E ribadisco quello che ho detto varie volte: nel 1999 abbiamo perso 101 a 0 col Sudafrica nei test match pre-mondiale e 101 a 3 con gli All Blacks al mondiale. Eppure nessuno si è mai sognato di estrometterci, anzi, l’anno successivo siamo entrati nel 6 Nazioni. Per dire che tariffe come queste, ad ogni mondiale, sono state pagate. Sicuramente Namibia e Romania sono squadre poco attrezzate per questi livelli, ma gli va dato il tempo di crescere. Se nel frattempo un’altra nazione africana investirà sul rugby (faccio presente che nel seven le buschiamo dal Kenya), prenderà il posto della Namibia e magari riuscirà ad impensierire qualche Tier 1. Se neghiamo a un’altra squadra africana che non sia il Sudafrica di avere questa cassa di risonanza avremo sempre e soltanto il Sudafrica. Eppure, con tutti i giocatori di origine africana sparsi nelle nazionali Tier 1 non manca certo la predisposizione al rugby. Mancano le strutture e l’organizzazione e la partecipazione ad un mondiale può favorire questo sviluppo.

      • mistral 22 Settembre 2023, 11:32

        …arrivare ad una RWC con gli ottavi e non solo i quarti sarebbe certo un bel colpo, per lo spettacolo e i diritti televisivi… quanto serva realmente all’inclusione (termine ormai di moda, ha sostituito sinergie etc etc) resta da vedere se è possibile concretamente, senza una reale crescita dei domestic nelle varie nazioni… ed in quanto alla “l’epoca vittoriana” ed ai suoi valori fondanti, evocata da Antani poco sopra, siamo poi così sicuri che non convenga “includerla” piuttosto che “superarla”?…

    • Rugby4ever 22 Settembre 2023, 09:17

      Ma guarda che non è necessario criticare per forza una cosa, oltretutto che funziona palesemente e che ha perfettamente senso come in qualsiasi altra competizione a questo mondo. Lo stadio era pieno? Si. Hai mosso due paesi interi? Si. C’era speranza per la Namibia? Assolutamente no, come non c’è speranza alcuna per qualsiasi nazione in un qualsiasi sport che nel ranking è nelle ultime posizioni rispetto ai PRIMI o quasi della competizione (che tra l’altro giocano in casa). Hai mai guardato un mondiale di qualsiasi disciplina che non sia il calcio? Pallavolo? Basket? Baseball? E se vuoi vado avanti con praticamente ogni disciplina che non può pescare milioni di praticanti come avviene il calcio, se è su quello che ti vuoi basare abbiamo finito subito il qui il discorso. Nella vita bisogna anche accettare che ci sono fasi di transizione se si vuole crescere, ci sarà stato un altro come te 20 anni fa che si lamentava per la presenza del Giappone o dell’Argentina nelle competizioni che valevano qualcosa, eppure guarda oggi. Basta con sta voglia di Elitè, quella esiste già e si chiama 6 nazioni e si chiama 4 nazioni, ne facciamo un’altra? Che senso ha? Tanto alla fine dai quarti in poi si avrà comunque quello “che vuoi” o no? Si parla di far crescere movimenti, dare visibilità e magari avvicinare persone a questo mondo, se continuiamo solo a dare il pane a chi ne ha già è solo uno sport che è destinato a morire e non vedo perché dobbiamo farlo noi visto che QUALSIASI altro sport a questo mondo permette un USA – Nigeria o un Serbia – Venezuela nel mondiale di basket. Smettiamola di avere questo pensiero chiuso e che non porta a niente, poi magari siete i primi a lamentarvi che non ci sono soldi e non c’è interesse.

      • Atley73 22 Settembre 2023, 10:00

        La dimostrazione plastica del fatto che allargare la base delle nazioni partecipanti è la strada giusta è data dalle performance delle migliori tier 2: Georgia, Uruguay, Portogallo, Cile…ci metto anche le Fiji e l’Italia… Se fossimo rimasti al torneo delle cinque nazioni e al tri nation oggi nè l’Italia nè l’Argentina conterebbero qualcosa nel rugby mondiale e sarebbero poco più che onesti sparring partner e invece… tutte le squadre giocano per qualcosa. Le uniche veramente al di sotto degli standard sono la Namibia e la Romania che evidentemente attraversano un periodo molto difficile.

        • Rugby4ever 22 Settembre 2023, 12:08

          Ma certo, spesso, si tende a definire il rugby uno sport crudo perché vince la più forte, ritenendolo quasi una caratteristica unica, invece non ci si rende conto che in praticamente tutte le discipline di questo mondo è cosi. Partendo dalle olimipiadi, dove si qualificano atleti che non hanno la minima speranza di farcela, e allora cosa facciamo? Olimpiadi con solo Usain Bolt e qualche altro americano qua e la? Si pensi al tennis, al baseball, alla pallamano, pallavolo, basket. Non capisco perché la gente si incaponisce su questi divari, è la natura dello sport, se non ti piace non guardare e la storia finisce li, prima o poi la finale o la parte che ti interessa arriverà.

  5. rugbymalato 22 Settembre 2023, 00:16

    Se giochi con i migliori una partita contro una tier 3 devi mettere in preventivo queste cose. Sono sportivamente dispiaciuto per il ragazzo. Dentro di me però, da tifoso, non vi posso negare che spero rientri ai quarti!

  6. frank 22 Settembre 2023, 08:57

    La Francia ha mostrato come una Tier1 deve giocare contro la Namibia et similia.

  7. Flaviuz 22 Settembre 2023, 08:59

    E bravi gli abbonati al cinquantello, bella figura

  8. balìn 22 Settembre 2023, 09:00

    dispiace per Dupont, anche partite come questa possono riservare bruttissime sorprese, però hanno senso parite così?? 96 a zero, piacciono al pubblico? fanno crescere la Namibia? almeno Galthiè avesse messo in campo la seconda squadra e giocato in 14

    • mistral 22 Settembre 2023, 11:51

      …buongiorno Balin, a quanto si é visto il pubblico presente si é divertito enormemente (salvo l’incidente a Dupont) e credo sarebbe lo stesso in qualsiasi edizione che veda (a stadio sold-out) la squadra di casa divertire giocando… certo, se la RWC si fosse svolta in Namibia, forse i locali presenti si sarebbero divertiti un po’ meno!…

  9. Sparklelight 22 Settembre 2023, 10:13

    Non certo nel punteggio (ampiamente prevedibile) però questa partita potrebbe invece aver detto molto di questo mondiale per la Francia, perdere Dupont 🙁 spiace davvero perché è un piacere veder giocare la Francia con lui come direttore d’orchestra, se il suo mondiale fosse davvero finito la Francia vede di molto ridimensionate le possibilità di arrivare in fondo.

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