Rugby World Cup, Warren Gatland: “L’espansione a 24 squadre consentirebbe di far crescere il gioco”

Per il coach del Galles i tempi dell’allargamento sono maturi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. onit52 17 Settembre 2023, 14:27

    Non è perché uno è oggettivamente importante dice sempre cose sensate.
    Credo che spettacoli ( si fa per dire) che si stanno vedendo in questa fase , non meriti o il palcoscenico di un mondiale.

  2. Maggicopinti 17 Settembre 2023, 14:37

    Mah, io lo ripeto qui. Già la numero 20 prende 50 punti dalla 13/14esima, come possiamo pensare di allargare a 24 squadre? Qualcuno ha notato che il Portogallo ne dà 80 (!!!) alla 24esima al mondo?

  3. davo 17 Settembre 2023, 14:53

    ma cosi’ il galles non avra’ problemi a qualificarsi alle fasi successive. Ridicoli, sempre di piu’….

  4. Dusty 17 Settembre 2023, 15:29

    E invece io credo che Gatland abbia detto una cosa sacrosanta. Il rugby evolve è la sua evoluzione non può che fare bene a tutto ol movimento. E dopo anche il formato del 6N dovrà essere rivisto.

    • Fabfab 17 Settembre 2023, 15:49

      Sono d’accordo sulla prima parte. Il mondiale a 24 squadre secondo me è fattibile senza grosse difficoltà. Tolta la Romania che, effettivamente, è un po’ imbarazzante, Portogallo e Cile, pur perdendo hanno comunque dimostrato di poter partecipare senza sfigurare tantissimo al cospetto di squadre nettamente superiori. Stesso discorso varrebbe se aggiungessimo USA e Spagna, che ci potrebbero stare benissimo l, e, volendo, anche il Canada che avrà Aboud per lo sviluppo dei prossimi anni. Aggiungo che non stiamo più parlando di nazioni che presentano una franchigia di “scapoli e ammogliati”, ma di nazionali che attingono a squadre professioniste (Selknam, tanto per dirne una, o Moana Pasifika o Fijan Drua) o semiprofessioniste. Molte nazionali hanno anche tanti giocatori che giocano in campionati competitivi. Se si allargasse a 24, oltre alle tre citate, ci sarebbe una quarta nazionale che si qualificherebbe con una tradizione rugbistica minore, ma questo non vuol dire che, qualificandosi per un mondiale, non ci sarebbe magari un grosso investimento su uno staff tecnico che possa portare quella nazionale a fare comunque una buona figura. Al contrario, più si resta sempre tra i soliti noti meno si investirà nella palla ovale da parte di altri Paesi. Non sono d’accordo invece su un allargamento del 6 Nazioni. Viceversa farei un campionato europeo a 8 squadre (le 6 del 6 Nazioni con Georgia e Portogallo) con un sistema di promozione/retrocessione con un campionato europeo B. Il 6 Nazioni ha un appeal che le partecipanti non abbandoneranno fino a che porta vantaggi economici sostanziosi alle partecipanti

      • Fabfab 17 Settembre 2023, 15:54

        Aggiungo che, per fare un esempio calcistico, nel 1974 partecipò al mondiale di calcio lo Zaire, che prendeva 8-9 goal a partita. Anche lì ci fu chi faceva lo stesso ragionamento, su che senso avesse un mondiale con queste squadre. Eppure, già nel 1982, il Camerun dette filo da torcere a tutti (Italia compresa) e, negli anni, il calcio africano è cresciuto tantissimo (vedi Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, ecc.) fino ad arrivare alle semifinali del Marocco all’ultimo mondiale

      • Dusty 17 Settembre 2023, 16:30

        Concordo col tuo commento ben articolato. Aggiungo solo che il ho detto che il 6N va rivisto e credo che ciò avverrà abbastanza presto. Poi il come non lo so. Potrebbe anche essere che quello che hai proposto tu sia una soluzione valida. Io credo che un allargamento dei tornei alla fine sia vantaggioso per tutto il rugby.

  5. Parvus 17 Settembre 2023, 15:41

    più gare più infortuni.

    • Fabfab 17 Settembre 2023, 16:03

      Finora l’unico infortunio grave è stato quello di Malan tra All Blacks e Namibia che è stato del tutto accidentale. Come ho detto qualche tempo fa, quando una squadra non tiene più il ritmo dell’avversario sbraca e prende tante mete, ma non si immola fisicamente anche perché, dal punto di vista atletico sono tutti ben preparati. La differenza sta nel mantenere un’intensità fisica per tutti gli 80 minuti, ma questo succedeva anche all’Italia fino a pochi anni fa

  6. Interza 17 Settembre 2023, 16:00

    E perchè invece non eliminiamo le qualificazioni dirette, lasciandolo a 20 squadre ? Qualificati di diritto Campioni in carica e paese organizzatore !

  7. fabrigea 17 Settembre 2023, 16:12

    dopo Usa, Spagna e Canada, la “quarta forza” potrebbe essere la Russia, prima o poi la sua squalifica dovra’ finire… nessuna di queste squadre e’ piu’ debole della Namibia (o almeno, potenzialmente, non lo saranno fra 4 anni).
    Sono anch’io favorevole all’allargamento a 24 squadre e possibilmente fin dalla prossima edizione. Le squadre che ho citato non possono rimanere ancora fuori, altrimenti e’ come avere la “tela di Penelope”, fai fare esperienza a nuove squadre come il Cile, ma per far questo ne estrometti delle altre che rimanendo fuori da un mondiale finirebbero per regredire anziche’ migliorare. E’ inaccettabile che squadre come Uruguay possano (o non possano, come gli Usa) affrontare le migliori squadre appena una volta ogni 4 anni nella World Cup. Nell’ultima edizione l’Uruguay ha battuto le Fiji, eppure i figiani hanno regolarmente continuato a giocare con le Tier 1, mentre i Teros al massimo hanno avuto l’Italia… inoltre almeno un volta ogni 4 anni sarebbe bello vedere qualche partita diversa e non le solite partite, gia’ ora con appena 20 squadre si scopre che Galles o Irlanda non affrontavano Portogallo o Tonga da 20 anni….

  8. fabrio13H 17 Settembre 2023, 16:14

    …Mah! A me sembra che purtroppo stia crescendo lentamente e in misura ben contenuta solo qualche Nazionale che riesce ad essere attrattiva per giocatori cresciuti nelle solita decina scarsa di Nazioni, al punto tale che diversi di loro vanno a giocare per quelle Nazionali. I grandi giocatori per ora si formano quasi sempre e quasi esclusivamemente in quella decina di Nazioni. A titolo di battuta direi che si potrebbe fare un meccanismo di scelta sul tipo del draft nella pallacanestro americana. A quel punto e solo in quel modo si arriverebbe forse a una competizione con 24 squadre non troppo squilibrate. Sceglie per prima quella con la graduatoria peggiore e via così! 😉

    • fabrio13H 17 Settembre 2023, 16:23

      …certo, quel punto di competizione allargata in modo dignitosamente competitivo ma non di espansione del rugby nel mondo.

    • fabrio13H 17 Settembre 2023, 16:30

      …certo, a quel punto si potrebbe parlare di competizione allargata in modo dignitosamente competitivo ma non di espansione del rugby nel mondo, dal momento che i giocatori continuerebbero a provenire sostanzialmente dalla solita decina di Nazioni.

  9. albissolo 17 Settembre 2023, 16:15

    é fattibile solo se world rugby mette mano al portafoglio e si progetta per tempo. Bisognerebbe decidere con molto anticipo, e world rugby dovrebbe pagare parte delle spese per costruire staff professionistici al livello delle migliori. é un rischio che si può correre se solo una partita di quelle del girone finisce con un gap maggiore di 50 punti, come già succede ora.

    • fabrio13H 17 Settembre 2023, 16:27

      ..ma il miglior staff del mondo può rendere competitiva una Germania, una Polonia, un’Algeria, un Hong Kong? Oppure ci vogliono dei giocatori? E giocatori a livello di Mondiale, anche solo dignitoso come lo fa l’Italia (sì e no), crescono quasi tutti in una decina di Nazioni solamente.

      • fabrio13H 17 Settembre 2023, 16:41

        …ho scritto Germania, Polonia, Algeria e Hong Kong ma potevo scrivere parecchi altri nomi che già sono ora in Francia. Io ho giocato (a livelli infimi) negli anni 80 e figuriamoci se non amo la Namibia e il pilone con la buzza mi commuove persino fino alle lacrime, ma le Nazioni in grado di avere attualmente una partecipazione decente a una competizione mondiale sono intorno alla dozzina volendo stare larghi, e, detto solo per inciso, tra queste l’Italia rientra a fatica. Siamo realisti!

  10. cammy 17 Settembre 2023, 16:38

    24 squadre servono solo x far crescere i portafogli di wr.. avere gli usa fuori dai mondiali deve essere stata una bella mazzata.. altri incontri da pallottoliere.. ma anche no!

    • maiunagioia 17 Settembre 2023, 22:47

      Ce n’erano spesso, forse anche di più, con 16 squadre…

    • davo 18 Settembre 2023, 08:18

      piu’ che altro per assicurare a squadre come il Galles il passaggio alle fasi successive….

  11. Waene 17 Settembre 2023, 16:43

    Ma dai, su quaranta partite della prima fase, solo una dozzina hanno un certo valore e interesse. Che poi, tra l’altro, un torneo a ventiquattro squadre significa buttare dentro tutto l’esistente nel mondo del rugby, incluse nazionali ultra dilettantistiche (e forse neanche ci si arriva, a ventiquattro). Restringerlo a sedici squadre avrebbe molto più senso per tutti, onestamente.

  12. Fabfab 17 Settembre 2023, 17:10

    Francamente non capisco. Quando prendevamo 101 punti dagli All Blacks nessuno ha mai proposto di fare un campionato del mondo a 8 o 12 squadre. Ci hanno dato il tempo di crescere e oggi osiamo dire (che in effetti è una mezza preghiera) che proveremo a giocarcela con All Blacks e Francia. Guardate la nazionale italiana di pallavolo prima di Julio Velasco: ne buscava sempre da tutti. E ora sono 30 anni che è sempre ai vertici mondiali. Occorre sperare che sempre più nazionali possano concorrere ad aumentare il numero di praticanti a livello mondiale, non chiuderci a riccio solo su chi ha un minimo di tradizione. Occorrono strutture, staff tecnici e investimenti sia economici che culturali, ma è l’unica possibilità perché il rugby prenda piede. E nazionali ultradilettantistiche, delle 20 che sono oggi al mondiale e di eventuali altre 4 non ne vedo. Qualcuno ha rimarcato il fatto che qualche giocatore namibiano abbia dovuto cambiare lavoro per partecipare al mondiale. Io so che anche un giocatore italiano, nel mondiale in Sudafrica, dovette licenziarsi per poter partecipare. Oggi fa l’allenatore ad un buon livello. E siamo quello che siamo attraverso questi episodi e tutta una serie di passaggi

    • Waene 17 Settembre 2023, 17:31

      Vabbè, io tutto questo futuro di rosea espansione mondiale del rugby non lo vedo, né a medio né a lungo termine. Se penso che l’Italia (non proprio l’ultima delle ultime, in quanto a storia del movimento) dopo più di vent’anni di estremo professionismo è sempre lì, faccio fatica a credere che un Cile o una Germania o un qualsiasi altro paese in cui manca il minimo interesse collettivo possa arrivare a essere un minimo competitivo per affrontare una coppa del mondo. Il paragone con la pallavolo non è calzante, semplicemente perché, al di là dei risultati della nazionale, ogni città e ogni paesello in Italia ha una palestra in cui giocarci e, soprattutto, trovate un italiano che non conosca il gioco o non lo abbia praticato almeno a scuola. Sarò drastico, ma non credo che basti investire in una disciplina per ottenere risultati, altrimenti oggigiorno USA ed Emirati sarebbero superpotenze del soccer. A livello internazionale il rugby è come il cricket? Va bene, che problema c’è?

      • fabrio13H 17 Settembre 2023, 17:37

        …sono piuttosto vicino a ciò che dici, tuttavia esistono in alcune cose anche le vie di mezzo. Si possono provare anche politiche di espansione senza per il momento allargare il numero di squadre della RWC. Tra l’altro mi permetto di rettificare “estremo professionismo” con “relativo”. 🙂

        • Waene 17 Settembre 2023, 17:51

          Ah, ma certo, nessuno dice di abbandonare lo sviluppo dei paesi “fuori dal giro”, ma non aspettiamoci miracoli. Se la possibile platea da coinvolgere è refrattaria, cosa ci si può inventare?

    • fabrio13H 17 Settembre 2023, 17:33

      …e infatti, come ho scritto sopra, noi siamo al limite della competitività per un campionato del mondo e ci siamo arrivati trovando, dopo lustri e decenni di prove, una decina di giocatori di formazione non italiana interessati a giocare con noi. Ripeto però, siamo ancora con l’acqua che sta appena sotto la bocca ma a volte va anche sopra. Poi ci sono le solite nove, con Scozia e Galles che sono forse in condizioni non troppo dissimili dalle nostre e l’Argentina che è entrata nell’elite dopo decenni di border line anche essa, e vi è entrata con solo giocatori di sua formzione. Quindi meno di 7-8 Nazionali che competono al massimo livello e altre 5 o giù di lì che si possono fare onore dignitosamente e con beneficio di inventario a seconda delle edizioni (isole Pacifico, noi, Georgia, Giappone…), insomma ce n’è per fare all’incirca i numeri del Trofeo Under 20 che è a 12 Nazioni e infatti là c’è talvolta qualche imbarcata ma, nell’insieme, le cose stanno in piedi con partite quasi sempre interessanti. Per le altre (è un pò una battuta) ci vorrebbe veramente un “draft” più esteso di quello fatto da molti Italia compresa, solo che bisognerebbe poter pagare dei giocatori di caratura internaizonale per giocare solamente la Coppa del Mondo con il Cile, la Namibia, il Canada e quant’altri, diversamente non penso che vadano a stabilirsi in quesi Paesi per giocare a rugby.

  13. maiunagioia 17 Settembre 2023, 17:33

    Nella RWC 1995 (edizione a 16 squadre) il Giappone perse 145-17 con la Nuova Zelanda.
    Nella RWC 2015 (edizione a 20 squadre) il Giappone sconfisse il Sudafrica e nella RWC 2019 (edizione a 20 squadre) i giapponesi vinsero il proprio girone vincendo tutte le partite (Irlanda e Scozia tra le perdenti).
    Ciò che hanno fatto vedere in questi giorni Uruguay e Portogallo, ed in parte anche il Cile, è un chiaro segnale che bisogna allargare la partecipazione a 24 squadre.
    Perché le neofite di oggi saranno squadre di esperienza domani.
    Le squadre di tier1 sono 11 e capita spesso che squadre come la Scozia, super performanti e sempre tra le prime 8 del ranking, debbano salutare la RWC ai gironi come nel 2019 e molto probabilmente anche in quella in corso.
    L’introduzione degli ottavi di finale non aumenterebbe il numero di partite per le squadre (formula con 6 gironi da 4 squadre) ma darebbe spazio alle nazionali minori di farsi conoscere, creare un pubblico che oggi magari non hanno e sopratutto creare più praticanti a livello mondiale.

    • Fabfab 17 Settembre 2023, 17:44

      Ottima analisi

    • Waene 17 Settembre 2023, 18:18

      Il Giappone ha avuto una crescita esponenziale che ha avuto il suo picco proprio alla coppa giocata in casa e ora è in caduta libera (non vince contro una T1 da allora). USA e Canada (che ha sempre avuto una buona tradizione) sono praticamente spariti dai radar. Della Namibia se ne sente parlare solo una volta ogni quattro anni. La Spagna, che sappiamo si era qualificata per questa edizione, ha giocato un test premondiale con l’Argentina in prima serata e nel prestigioso stadio dell’Atlético nell’indifferenza totale di pubblico e media offrendo una prestazione a dir poco imbarazzante dal punto di vista tecnico e agonistico. Che WR investa per favorire l’ampliamento della platea va bene, sono contento, ma resto dell’idea che il nostro sport non è e mai sarà uno sport mondiale e che le sue gerarchie sono ormai ben stabilite.

      • maiunagioia 17 Settembre 2023, 19:23

        Le gerarchie sono ormai stabilite dici, l’Argentina nel 2007 (16 anni fa) non veniva certo considerata più forte di Francia e Irlanda nel proprio girone.
        Vinse con entrambe, arrivò prima nel proprio girone, superò la Scozia ai quarti, arrivò terza alla Coppa del mondo perdendo solo col Sudafrica campione.
        Ed era la prima volta che passava il turno nei gironi eliminatori.
        Del Giappone torneremo presto a sentirne parlare con il prossimo ingresso al Championship.
        E la Georgia siamo sicuri che non possa arrivare tra le prime 8 al mondo?
        I grandi conoscitori del rugby mondiale, e Gatland è uno di questi, hanno ragione.
        Guardando oggettivamente alla crescita di certe nazionali considerate di seconda e terza fascia, è garantito che il futuro vada in questa direzione.

        • Waene 17 Settembre 2023, 20:29

          Bene, sono piacevolmente colpito da tutto questo ottimismo, ma nel mio piccolo continuo a pensare che la crescita di un movimento, per essere costante e duratura e radicarsi nella cultura sportiva di un paese, debba poggiare su una base di appassionati e praticanti che vada ben oltre i trenta giocatori che metti insieme per un tour o un mondiale. Ripeto, questo se parliamo di radicamento di uno sport in un territorio. Se l’obiettivo invece è arrivare a formarne e selezionarne tanti quanti ti permettono di partecipare a un torneo, il discorso cambia, ed è esattamente ciò che è sempre accaduto.

  14. fabrio13H 17 Settembre 2023, 23:05

    Beh, Fiji ha appena dato un certo scossone al mio discorso. Veramente esaltante, ma sulla questione dell’allargamento delle partecipanti e più in genrale, dell’espansione del rugby in altre terre, le isolane erano già comprese da “sempre” nel computo delle “tradizionali” anche se sempre un gradino almeno inferiori alle potenze capaci di vincere le Coppe del Mondo. Se ora riuscissero a fare un salto ulteriore ne sarei felice ma non si tratterebbe comunque di nuove potenze mondiali poiché già non sono distanti dalle potenze tradizionali.

  15. davo 18 Settembre 2023, 08:23

    si ma questo “allargamento” e’ “utopistico”. Da un lato hai Giappone, Fiji (come leggo nei commenti) che comunque hanno da un lato una forza economica spaventosa e dall’altra una tradizione molto solida. Oppure Argentina (idem per la tradizione…) .
    Inoltre, per quanto riguarda i risultati, non si possono fare paragoni tra ieri e oggi perche’ questo e’ uno sport in forte cambiamento e quindi presi fuori contesto questi risultati non sono paragonabili.
    Poi qui si compara queste nazioni con nazioni tipo Spagna, USA, Canada sperando che tra 4 o 8 anni siano al livello di quelle sopra descritte. Forse gli USA ci possono arrivare. Ma le altre? non credo….
    L’allargamento serve solo a consentire a sqaudre anglosassoni (principalmente) di passare il turno in modo da assicurargli piu’ soldi….per il resto non ne vedo l’utilita’.

  16. fabrio13H 18 Settembre 2023, 10:09

    Parlandoci schietto la competizione mondiale che avrebbe senso a livello tecnico sarebbe a 16 Nazioni: le 8 tradizionali più, su un livello tuttora di un gradino inferiore, le tre delle isole del Pacifico, l’Italia e poi Georgia, Giappone e le due più brave a qualificarsi che al momento sarebbero probabilmente Portogallo e Uruguay.

  17. fabrio13H 18 Settembre 2023, 10:12

    ….si potrebbe invece, per tentare di diffondere il rugby, coinvolgere più Nazionali (Italia compresissima! 🙂 ) nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo.

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