Il tecnico australiano sul “bunker”, i water break e le troppe interruzioni del gioco
Eddie Jones: “World Rugby voleva rendere il gioco più sicuro, ma lo ha reso più rischioso”
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Più che altro la sicurezza dei giocatori interessa fino a che non si tratta di determinate Tier 1 che commettono infrazioni…quindi è una pagliacciata. Sto vedendo Samoa-Cile e i cileni si abbassano moltissimo portando palla mentre vanno a contatto…i.samoani giustamente si abbassano per placcare…tra poco faranno la lotta greco-romana…tanto che il placcato si trova ad andare letteralmente sopra i placcatori, che praticamente lo falciano. È sicurezza questa?
Più che altro questa faccenda dei cartellini sta sfuggendo di mano.
Sante parole Eddie. E un po come fare decidere ad uno che dice di essere uno chef (e neppure si sa come si chiama!) di dare un giudizio sui piatti che fa una moglie con 29 invitati più io marito. E poi si riguarda tutta la preparazione per 8 minuti con 33 telecamere !
Ma come cavolo si chiama questo Bunker, perchè deve essere anonimo ? O è il Max Bunker dei fumetti ?
Era meglio mantenere l importanza dell arbitro su tutti, senza deresponsabilizzarlo e magari aumentare il potere del citing che durante la partita si rivede tutto e cita i giocatori che vengono squalifucati anche su falli non ravvisati da arbitro e tmo.
Con questo sistema invece la finale può essere decisa da uno sconosciuto, senza nome e curriculum, che dipinge il cartellino da giallo, arancione a rosso, magari al 79 minuto. Calcio, touche, maul e come si dice in Francia i giochi sono fatti ! Bleah, ma che cavolo insisto a chiedere di conoscere il bunker, non mi fuma nessuno, media compresi !