Il terza linea si aggiunge alla lista degli squalificati dei vicecampioni del mondo
Rugby World Cup 2023: Tom Curry, il verdetto sulla squalifica del giocatore inglese
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Quindi tutti gli improperi rivolti a Raynal cadono come cadono le pere mature dall’albero.
Io credo che 6 settimane per una cosa del genere sia assurda. Bisogna valutare quando un fallo è fortuito e quando invece è dovuto a negligenza.
Se poi anche loro si rendono conto del fatto che 6 settimane sono troppe e ricorrono a cose assurde per farle diventare 2 allora è peggio la toppa del buco.
aggiungo che quando metteranno la regola che un giocatore quando salta deve ricadere sul posto e non 4/5/6 metri più avanti è sempre troppo tardi
Be questo è molto difficile, perché fa parte della meccanica dello slancio per la presa al volo che rende normale cadere 2-3 metri (5-6 mi sembra tanto) più in là rispetto a dove prendi il pallone.
Però con giudizi come questo su Curry praticamente diventa ancora più difficile difendere sui palloni alti: se contesti male, è cartellino (e ci sta), se tocchi il giocatore prima che tocchi terra è cartellino (e ci sta), ma ora devi anche capire dove chi salta andrà a cadere, pena il rischio di interventi come questo. E in uno gioco sempre più veloce, io lo vedo impossibile o quasi
Non è impossibile saltare e ricadere sul posto,. Certo magari salti meno, ma se la prima cosa deve essere la sicurezza basterebbe questa regola per eliminare il 90% dei falli e degli infortuni.
Oppure una regola che vieta di contestare il pallone in aria, forse si vedrebbero anche meno calci….
Anche secondo me (mi aggiungo a conan) qui c’è una forte componente di involontarietà che non viene presa in considerazione, quando invece dovrebbe. Va bene le capocciate e interventi alla testa, ma non puoi punire allo stesso modo un intervento come questo e una spallata da placcaggio o pulizia in ruck (per dire, per me peggio il fallo per cui poi Barrett non si è preso squalifica).
Mi sembra che nel suo tentativo di disciplinare, WR disciplini a destra e a manca senza una reale direzione. Il rugby rimane uno sport di contatto, e la gente non può certo smaterializzarsi di colpo. Se no facciamo una regola che uno deve contare fino a 5 prima di portare un placcaggio e vediamo.
Rimango della mia idea che durante Inghilterra Argentina c’è stato un uso ridicolo dei cartellini
Senza voler commentare l’intervento in questione la cosa che più risulta difficile da capire è la certezza della pena, giusta o sbagliata che sia.
In Sud Africa Scozia stesso fallo e manco un giallo: vogliamo metterci d’accordo?
In realtà (da un’altra inquadratura se ricordo bene) sembra che Kriel prima “rimbalzi” sul pallone portato dallo scozzese e finisca dopo faccia contro faccia. Per carità, tecnica di placcaggio rivedibile, però li ci può stare lasciare andare (questi alla fine sono scontri di gioco quasi sempre) e infatti nè TMO nè poi il citing commissioner sono intervenuti.
Però si, mettiamoci d’accordo (ma un po’ su tutto, da Amashukeli che aveva sventolato mille cartellini a Twickenham a Carley che ci ha messo 2 ore per darne uno ai gallesi), che va bene interpretare, ma cosi è un po’ imbarazzante…
Follia assoluta! Oltre ad un problema normativo (chi ha scritto le regole lo ha fatto male) il problema più grosso di questa storia è l’arbitro: a mio avviso il miglior fischietto di Francia è stato inutilmente pedante e pignolo penalizzando un giocatore che del tutto incolpevolmente ha preso una craniata che si sarebbe evitato molto volentieri. Non è sanzionando gesti involontari che si migliora il gioco e la sicurezza dei giocatori anche perchè sono convinto che se ripetessero con un simulatore quella scena di gioco, emergerebbe che, date le posizioni sul campo dei giocatori, lo scontro sarebbe stato inevitabile. O decidono che in nome della sicurezza dei giocatori è vietato saltare per recuperare gli up&under oppure usciranno di continuo queste schifezze; e allora chiudiamo baracca e burattini e diamoci tutti al badminton.
Detto questo spero che la federazione inglese impugni questo assurdo verdetto.
Concordo con Atley e Fracasso.
Scontro di gioco inevitabile (per me non era neppure fallo e come dice Liukmark col sudafrica situazione simile neppure considerata).
La Commissione ha “rimediato” con il minimo della pena, visto che il cartellino è stato comunque dato.
Continuando di questo passo, ogni azione, in particolare ogni contesa aerea o ogni ruck, sarà a rischio cartellino. Ogni “zuccata” allora sarà a rischio cartellino. Deve essere fatta molta chiarezza perché con i replay è sempre fallo…e in effetti la tendenza è anche quella di sanzionate in base a quanto male si è fatto l’altro…
È una deriva pericolosa…e temo non arrestabile..
Si giocherà col caschetto tra poco (e pazienza) ma soprattutto si giocherà un altro sport
…e poi dicono che i condoni “solo in Italia!”… 🙂 🙂 :-))
ci stiamo dimenticando che il placcato prende una gran botta (al punto da doversi magari sottoporre anche al protocollo HIA) anche quando il placcaggio è regolare…
l’errore è guardare sempre meno alla dinamica di chi compie il gesto e sempre più alle conseguenze (reali o presunte, tra poco magari anche simulate) di chi lo subisce…
lo facciamo noi tifosi da ignoranti, purtroppo cascano in questo errore anche gli arbitri e tutti i moviolisti che si occupano di TMO e Bunker…
Dovremmo poter confidare nella lucidità della commissione disciplinare, ma lì è peggio che andar di notte…
“l’errore è guardare sempre meno alla dinamica di chi compie il gesto e sempre più alle conseguenze (reali o presunte, tra poco magari anche simulate) di chi lo subisce…” parole sante!
Ho sempre pensato che un intervento scorretto debba essere considerato tale al netto delle conseguenze che provoca: se eseguo uno spear tackle, poco dovrebbe contare se l’avversario cade di spalla o di testa (a livello di regolamento, ovviamente), il gesto va punito e la punizione non può essere determinata dalla fatalità in quanto con il mio gesto ho messo comunque il giocatore avversario nelle condizioni di cadere di testa
Per me era rosso, Curry era completamente verticale e gli ha dato una bella capocciata
https://www.youtube.com/watch?v=jB5powvINBM
A me non sembra: era proteso in avanti con le ginocchia piegate per eseguire il placcaggio. Mallia atterrando ha piegato le ginocchia (ovvio) e dato che più o meno sono alti uguali si sono scornati. Contatto del tutto involontario. Doveva aspettarlo in ginocchio? Può darsi, ma se sbagli la misura e gli fai lo sgabello altro che taglio in fronte. Boh, sbaglierò ma a me sembra tutto surreale
Mia umile opinione da appassionato, che il problema sia il placcaggio alto. Questo fondamentale, dovrebbe essere autorizzato dalla fine dello sterno/plesso solare/bocca dello stomaco – trovi chi è più sapiente di me una definizione corretta e inequivocabile – in giù. Chiaramente, senza pretendere una misurazione col calibro del punto. Ecco se si prendesse l’abitudine a non “abbracciare” l’avversario si eliminerebbero un sacco di guai e discussioni per spaccare il capello in quattro.
totalmente d’accordo…se curry si fosse presentato con le spalle al bacino dell’avversario non sarebbe successo nulla. Aggiungo che ritornare al vecchio palaccaggio favorirebbe gli offload a beneficio della continutà del gioco
Aggiungo che, sulla contestazione delle palle alte, si potrebbe studiare il divieto di saltare. Nel rugby, per le dinamiche di corsa, i raggruppamenti, le masse in gioco il salto in sé, se non si è isolati, è un pericolo. Visto che si punta a garantire la salute e il benessere dei giocatori, una tale regola, non la troverei così illogico.
nel basket c’è l’arresto e tiro e stessa cosa vale per il difensore che deve saltare sulla verticale…se no in caso di contatto in volo è fallo. Perchè non farlo anche nel rugby?
…forse perché il rugby non é la pallacanestro?…
😂😂😂👍👍👍
non ricordo in che film di aldo, giovanni e giacomo, giacomo dice ad un personaggio del film: “…eh, non è che posso spiegarti proprio tutto, tutto, tutto…”
Il fatto è che non puoi prevedere come una persona cadrà…quindi può succedere che ci si scontri. Tom Curry mi sembra il primo ad essere sorpreso di come accade il tutto…sicuramente si può dire che il tempismo dell’intervento sia errato, ma mentre il saltatore appoggia i piedi a terra c’è il piegamento delle ginocchia, che lo fa abbassare di botto e parecchio…è lì che impattano, Curry non fa in tempo ad abbassarsi pure lui. A mio parere il rosso si dovrebbe dare per interventi sconsiderati (far cadere di testa un avversario), colpi alla testa gratuiti (come quello di Zander Fagerson o Scott Barrett di qualche settimana fa), situazioni particolarmente pericolose (gomitate, ginocchiate), placcaggi totalmente sbagliati dove si va di spalla o senza usare le braccia. Questo è un intervento limite, perché se non si fossero scontrati di testa, non sarebbe stato ritenuto nemmeno un placcaggio alto (se ne vedono moltissimi così)…a me sembra più fortuito che altro, non particolarmente pericoloso, ma gli arbitri non valutano questo aspetto…c’è il contatto con la testa ed è rosso. Ma la capocciata l’ha presa pure Curry…deve essere coglione per sbattere la testa volutamente. Ci poteva stare un giallo, ma non di più, a mio avviso.