Rugby World Cup 2023: i convocati della Georgia

I Lelos sono l’ultima squadra ad annunciare i convocati per il mondiale in Francia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mikefava 28 Agosto 2023, 15:16

    I georgiani rompono sempre le scatole col fatto che Niniashvili è meglio di Capuozzo (che poi che voglia dire lo sanno solo loro)…ma mentre Capuozzo continua ad inanellare buone prestazioni una dietro l’altra, di Niniashvili io non sento mai parlare, per quanto sia bravo eh, non dico di no (la scusa che ultimamente sia stato infortunato non regge, perché Ange è appena tornato dopo mesi)…magari ne sapete più di me, ma a qualcuno risulta che durante questi test match premondiale siano state menzionate le prestazioni di Niniashvili perché particolarmente in risalto?

    • Fabfab 28 Agosto 2023, 15:28

      Non ne ho idea. A me colpisce più che altro 18 su 33 che giocano all’estero e gli altri da una franchigia che l’anno scorso ha giocato nella seconda divisione sudafricana. Questo per far notare a tutti quelli che noi utilizziamo giocatori non formati in Italia. E aspettate di vedere tutti gli espoirs che giocano in Francia. Se non ricordo male tra espoirs e seniores in Top 14 e ProD2 ci sono 81 georgiani

      • Flaviuz 28 Agosto 2023, 15:37

        Ma infatti sti Black Lions non dovrebbero essere una brutta squadra….
        Non vedo l’ora di vederlo in Challenge

        • mikefava 28 Agosto 2023, 15:46

          Ma giocheranno la Challenge, Flavio? Comunque nella prossima stagione Niniashvili giocherà con Ioane e Page-Relo

          • Flaviuz 28 Agosto 2023, 18:55

            Si si l’ho letto qui sul forum

      • Tyler durden 28 Agosto 2023, 15:46

        Vero quello che scrivi ma comunque imparano a scornarsi in Georgia, non è che in Francia vanno quando sono in fasce. A me colpisce che non abbiano un equiparato che sia uno. Inoltre faccio notare che stanno a questi livelli con un capo- allenatore locale. L’ultimo allenatore italiano dell’Italia chi fu? Bollesan? A parte la parentesi di Mascioletti, che si trovò col cerino in mano…

        • djebel 28 Agosto 2023, 15:50

          Non mi sembra così difficile capire che non sia proprio il massimo delle aspirazioni andare a giocare per cinque anni in Georgia, poi però dimostrami il contrario…

          • fabrio13H 28 Agosto 2023, 16:17

            …rimane il fatto che sono riusciti ad arrivare al livello in cui sono, con una base di popolazione inferiore ai 4 milioni di abitanti, utilizzando solo giocatori, o dovendo utilizzare solo giocatori formati con quella base di 4 milioni di persone. In Italia non ci siamo riusciti, o ci siamo riusciti sì e no visto l’utilixzzo abbondante di giocatori non formati in Italia, con una base di popolazione intorno ai 60 milioni di abitanti, e partendo quasi 100 anni fa, dal momento che le prime partite di rugby giocate in Italia risalgono a fine anni ’20. Mi sembra giusto anche mettere in rilievo tutto ciò!

          • Fabfab 28 Agosto 2023, 18:06

            in Romania ce ne sono parecchi di equiparati, in ogni caso e non dirmi che in Romania si sta meglio che in Georgia

        • mikefava 28 Agosto 2023, 16:34

          In fasce no, ma se arrivano in Francia a 16-18 anni nelle squadre espoirs di Top14 o Pro D2 (e i casi sono sempre più frequenti), non è che si possa dire che sono stati formati in Georgia, visto che quelli sono gli anni critici per un rugbista. Imparano come si gioca a rugby in Georgia, ma la formazione è una cosa diversa. Sarà un caso che la Georgia come nazionale abbia fatto un balzo in avanti notevole da quando i suoi giocatori hanno iniziato a spostarsi in massa in Francia?

          • Fabfab 28 Agosto 2023, 18:08

            aggiungo che è vero che sono solo 4 milioni, ma è anche vero che il rugby è lo sport più popolare in Georgia. Occorre vedere la proporzione tra giocatori/sportivi/abitanti, non solo il numero degli abitanti

      • fabrio13H 29 Agosto 2023, 16:46

        …@Fabfab sul discorso che fai più sotto della percentuale maggiore di particanti sulla popolazione: eh, ma caspiterina! Proprio lì sta uno dei meriti maggiori georgiani! In questo bel Paese chiamato Italia, in decenni e decenni non siamo stati capaci di aumentare la diffusione del rugby in modo sostanziale, né dal punto di vista numerico, né dal punto di vista geografico e anzi c’è pieno di gente che dice che va bene così e anzi che anche in Franci a e in Inghilterra vi sono zone dove il rugby si pratica poco. Eh ma caspiterina (due volte)! Proprio dove si deve progredire c’è bisogno di diffondere più che dove già si è fortissimi! Per quel che riguarda i gerogiani in Francia dico che io ero favorevole a giovani italiani all’estero quando la Federazione e molti forumisti si facevano in quattro per dichiarare l’onta su qualche under o ex-under che aveva osato andare a giocare all’estero e mi sa che, non pochissimi (molti meno per fortuna), lo sostengono ancora adesso.

        • mikefava 29 Agosto 2023, 20:00

          Oh ma se non interessa, non interessa. Potranno anche avere sbagliato tutto nella promozione, ma c’è da parte di molti la presunzione che il rugby in Italia debba interessare per forza. Evidentemente non è così. Evidentemente in Georgia interessa, dal momento che il lelo burti, loro sport tradizionale, è molto simile al rugby. Faccio un esempio: l’atletica leggera. Non mi pare che venga strapubblicizzata comr attività sportiva, eppure abbia eccellenze europee, mondiali e finanche olimpiche. E sì, ci sono parecchi immigrati che praticano, ma un Gianmarco Tamberi non lo è, un Leonardo Fabbri non lo è, una Antonella Palmisano non lo è, un Filippo Tortu non lo è, un Samuele Ceccarelli non lo è…nemmeno Marcell Jacobs lo è. Quindi forse bisognerebbe semplicemente prendere atto che in Italia il rugby è uno sport di nicchia e tale rimarrà.

  2. fabrio13H 28 Agosto 2023, 16:27

    …tra l’altro mi è capitato di leggere commenti dove si sostiene che la Nazionale sovietica degli anni 70-80, forte a livello di Coppa Europa, fosse formata principalemente da georgiani, Facendo un po’ di ricerche ho invece risocntrato che la maggior parte dei giocatori erano di Mosca o giù di lì, quindi a maggior ragione, si deduce che in Georgias abbiano lavorato molto bene in anni post caduta dell’URSS e, altro dato che va in questo senso, negli anni 90 non erano i più forti delle Nazioni europee escluse 5 Nazioni + Italia. Poi è vero che se non hanno avuto granidssime tradizioni rugbystiche hanno dalla loro da secoli, uno sport storico che ha degli elementi simili al rugby che si svolge nei villaggi 😉

    • Atley73 28 Agosto 2023, 17:55

      Non vorrei fare una lezione di storia non richiesta (e per la quale nemmeno sono qualificato), ma per il poco che so io, i georgiani erano la spina dorsale della nazionale di rugby della CCCP e d’altra parte, lo sport tradizionale di quella nazione era, per l’appunto, il Lelo Burti, oltre alla lotta greco romana.
      Da noi si gioca a calcio e se vuoi fare atletica a livello pro, devi affiliarti ad un corpo militare. Punto.
      Cionondimeno è davvero notevole quello che hanno fatto in Georgia negli ultimi anni, anche se credo, in tutta onestà, che oggi l’Italia sia un passo o due più avanti rispetto a loro, grazie a tanti giovani allenati in Italia in una filiera con (finalmente) un senso e (anche) ad un numero crescente di oriundi, che altro non sono che italiani cresciuti all’estero. Non mi sorprende che una terra che ha partecipato ai movimenti migratori solo dopo la caduta del muro di Berlino (la Georgia) non possa contare sullo stesso numero di oriundi che abbiamo noi oggi (per non dire degli equiparati). Fanno con quello che hanno e sono bravi, da sempre.

      • fabrio13H 29 Agosto 2023, 17:16

        @Atley73 sì, lo sport tradizonale l’avevo in effetti nominato, tempo fa avevo visto anche qualche video anche se avevo dimenticato la lotta di cui pur ricordo, e mi pare, anche il sollevamento pesi. Mi fa piacere che tu riconosca un’alta capacità, evidentemente anche organizzativa, ai georgiani e su questo conocrdiamo e vorrei invece fare un appunto su quel discorso della nazionale URSS o CCCP degli anni 70-80 a trazione georgiana sul quale faccio attenzione ai dati che via via arrivano (e purtroppo per l’età) nel mio caso, ritornano 🙂 , e mi pare sempre più che se, per usare un termine attuale, non arriviamo al fake vero e proprio, non ne siamo neppure lontani. Trovo infatti qua e là formazioni dell’URSS di quell’epoca , per es. ne ho vista una in un gruppo FB che ha un titolo tipo, “Immagini del rugby italiano fino al 1985” , e i nomi che non suonano come russi, sono pochi (ho sempre avuto passione per le lingue e i loro suoni). Insomma, secondo me ce n’è ancora da scoprire, al momento l’ipotesi che ritengo più probabile, considerando anche altri articoli che ho letto, è che il rugby georgiano si sia formato in realtà più tardi di quello italiano, anche se con l’antefatto del lelo ma c’è pur da dire che qui c’è quello del calcio fiorentino e mi pare anche di qualche altro gioco/sport locale dei secoli passati. Via via che si strutturava, in parte ovviamnete all’interno dell’URSS e del rugby sovietico, il rugby georgiano assumeva importanza nel rugby sovietico ma pare che solo negli ultimissimi anni di esistenza dell’URSS sia arrivato a vincere il campionato sovietico per club (fine anni 80) e questo sembrerebbe confermare la logicità del fatto che nelle nazionali URSS degli anni 70 e buona parte degli 80 (gli anni del maggior numero di confronti con l’Italia in Coppa Europa) la nazionale sovietica non avesse invece molto di georgiano. Se l’andamento fosse veramente stato questo, a mio parere, i progressi georgiani da fine anni 80 a oggi sarebbero ancora più rilevanti. Comunque c’è un georgiano che abita nella mia zona, di forse circa 60 anni, col quale ogni tanto scambiamo quattro chiacchiere. Proverò a chiedere lumi anche a lui, anche se, nei pochi accenni fatti finora al rugby, non sembra molto interessato limitandosi a un: “Sì, sono bravi!” 😀

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