Il mediano di mischia gallese ha raccontato a WalesOnline la precarietà del rugby professionistico in Galles e i motivi che lo hanno spinto a lasciare a pochi mesi dal Mondiale

Rhys Webb e l’addio al Galles: “Mi hanno offerto un contratto terribile. Ho una famiglia da mantenere”
Quello di Rhys Webb al Galles è stato uno degli addii più sorprendenti tra i numerosi registrati in questi ultimi mesi, perché dopo tanti anni il mediano di mischia aveva riconquistato una maglia da titolare, e Gatland puntava molto su di lui in vista del Mondiale. Il giocatore, però, ha deciso di accettare l’offerta di Biarritz, in Pro D2, e di lasciare il rugby internazionale prima del Torneo. Le motivazioni sono legate alla crisi economica e professionale del rugby gallese, come spiega lo stesso Webb a WalesOnline.
“Dopo essere tornato dall’esperienza a Tolone, il mio obiettivo è sempre stato quello di giocare di nuovo per il Galles, e ci sono riuscito. Ho dovuto aspettare, perché Wayne Pivac non era interessato a me, ma ho lottato e con il pieno supporto degli allenatori di Ospreys sono tornato in squadra. Ho concluso la mia esperienza con il Galles come mediano titolare, e ne sono orgoglioso, ma a causa dello stallo delle trattative contrattuali ho dovuto fare una scelta”.
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“Quando invecchi, come giocatore di rugby professionista capisci come i soldi iniziano a diminuire” prosegue Webb: “Ne ero consapevole e lo accettavo, ma non ero in grado di impegnarmi in nulla di ciò che mi fosse stato offerto qui in Galles. Non stavo chiedendo più soldi, ma non pensavo che sarebbe stato un calo così massiccio come lo è stato. Sono rimasto deluso da questo, ma con quello che è successo, e con tutte le cose che sono successe nel Sei Nazioni è stato strabiliante”.
“In uno scenario ideale mi sarebbe piaciuto giocare per il Galles ai Mondiali, ma con i negoziati in fase di stallo e il fatto di avere una famiglia da mantenere, ho dovuto prendere questa decisione” ha detto Webb: “L’accordo di un anno che mi è stato offerto per restare agli Ospreys era terribile, non c’era sicurezza. Un accordo di un anno non fornisce alcuna sicurezza per un giocatore di rugby, soprattutto con tutte le cose che sono successe quest’anno con i contratti. Mi sarei trovato a pensare *oh, m***a, se mi dovessi infortunare ora, non avrei più un contratto”.
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Incredibilmente, Rhys Webb concluderà la sua carriera senza mai giocare una Coppa del Mondo, pur avendo disputato un Tour dei British&Irish Lions. Nel 2015 si infortunò durante il raduno pre-mondiale, mentre nel 2019 fu escluso a causa della regola dei 60 caps, che impediva la convocazione a chi giocava all’estero e aveva un numero inferiore di presenze. Proprio quanto accaduto nel 2015 lo ha spinto a rinunciare al Mondiale: “Non ero disposto a correre il rischio di infortunarmi in ritiro mentre ero in scadenza di contratto. Quello che mi è successo nel 2015 è ancora vivo nella mia mente e se fosse successo di nuovo questa volta sarebbe stata la fine della mia carriera perché ora ho 34 anni”.
Webb ha poi parlato anche della situazione generale del rugby gallese: “Ci sono un sacco di giovani talenti gallesi in arrivo e non è un bene per loro vedere cosa sta succedendo ai massimi livelli del gioco. Penso si debba reimpostare il rugby gallese e ricominciare da capo. Ho amato il periodo in cui ho giocato in Galles, ma sembra che ci sia sempre qualcosa che in sottofondo cerca di distrarti, sempre qualche dramma in corso. Quando mi sono trasferito in Francia per la prima volta, è stato come uscire dalla boccia del pesce rosso ed essere fuori dalle notizie del rugby gallese”.
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