Sei Nazioni Femminile: le Azzurre chiudono il torneo con una sconfitta. A Parma finisce 10 a 36 per il Galles

L’imprecisione in attacco e la fisicità delle gallesi condannano l’Italia ad una sconfitta nell’ultimo turno del torneo

Sei Nazioni Femminile: la cronaca di Italia-Galles

Il match del Lanfranchi tra Italia e Galles ha chiuso il Sei Nazioni 2023 delle Azzurre, protagoniste di una partita combattuta sul gioco, ma ree di troppi errori sia di handling che nella gestione del gioco al piede. La maggiore esperienza e fisicità delle gallesi mettono ancora più i difficoltà le ragazze allenate da coach Raineri, che nonostante sprazzi di gioco interessanti, chiudono il loro torneo con una sola vittoria.

Sei Nazioni Femminile: la cronaca di Italia-Galles

Dopo un inizio caratterizzato da una difesa organizzata dell’Italia e molti cambi di possesso da una parte e dall’altra, è il mediano di mischia Bevan che al settimo minuto smuove il tabellino dalla piazzola, portando il punteggio sullo 0 a 3.

Qualche errore di troppo da entrambi i lati, sommato a un sostanziale equilibrio nel gioco delle due squadre, rendono il match molto frammentato. Un fallo sui 5 metri delle Azzurre, permette al mediano gallese di giocare veloce la penalità e arrivare a pochi centimetri dalla linea meta; è un pick and go con Lewis protagonista che permette alla squadra di Rowland Phillips di marcare la prima meta dell’incontro. Arriva la trasformazione di Bevan che fissa il punteggio sullo 0 a 10.

La risposta delle Azzurre è però immediata: dopo il drop di rinvio, l’ala Aura Muzzo recupera l’ovale al volo. Una sventagliata immediata al largo, dopo una difesa non perfetta delle gallesi, permette a Giada Franco di eseguire un 2 contro 1 all’ala, servendo D’Incà, che viene placcata vicinissima alla meta. Dalla ruck, Madia, in posizione di mediano di mischia, riparte sul lato chiuso sguarnito di difensori, e schiaccia la palla in tuffo oltre la linea. Michela Sillari riesce nella difficile trasformazione, e avvicina nel risultato le Azzurre, che si ritrovano sul 7 a 10.

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Al 32esimo, l’indisciplina del Galles è punita dalla piazzola ancora da Sillari, portando il match a pochi minuti dall’intervallo in perfetta parità. Sugli sviluppi di un vantaggio in favore dell’Italia, Madia effettua un grabber intelligente dietro la linea difensiva del Galles, che rotola fino in area di meta, con Rigoni, forse vittima di un’ostruzione nel tentativo di recupero, che non riesce a schiacciare l’ovale prima che esca dal terreno di gioco. L’azione viene rivista al TMO, ma la leggera spinta sul centro italiano non viene giudicata fallosa.
Dopo un calcio di liberazione del Galles, il triangolo allargato dell’Italia preferisce contrattaccare alla mano, ma nella ruck dopo il placcaggio sulla ripartenza, le gallesi recuperano la palla, e riprendono a macinare il loro gioco abrasivo e fisico. Le fasi in attacco permettono alle ragazze in maglia rossa di arrivare nei 22 italiani, ed è il potente pilone Tuipulotu che, all’ennesima percussione, riesce a segnare la seconda marcatura della sua squadra. Bevan, precisa al piede, aggiunge i due punti supplementari. Primo tempo che si chiude sul 10 a 17 in favore della nazionale ospite.

La prima marcatura del secondo tempo è merito del pacchetto di mischia del Galles: sugli sviluppi di una maul dopo una rimessa laterale a ridosso dei 5 metri, il numero 8 in maglia rossa Sioned Harries ‘timona’ l’avanzamento delle compagne, e marca la meta del 10 a 22. Positiva la trasformazione, firmata sempre Keira Bevan.

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La meta del bonus offensivo arriva al 58esimo minto, ed è segnata dal flanker Callender. Il gioco offensivo orchestrato dalla mediana gallese consente una pressione costante sulla difesa dell’Italia, in poche occasioni avanzante. La marcatrice della quarta meta trova uno spiraglio nella linea difensiva azzurra, e dopo un primo buco serve la compagna Williams-Morris. Dopo un placcaggio in extremis sui 5 metri, l’ala numero 11 ricambia il passaggio a Callender verso l’interno, che marca la quarta meta per la sua squadra. Italia 10, Galles 29.

Dopo un bell’avanzamento degli avanti del Galles in una mischia ordinata a ridosso dei 22 dell’Italia, una combinazione tra il numero 8 e il mediano di mischia entrante Lewis permette a quest’ultima di esplorare la seconda linea di difesa dell’Italia con un grabber preciso. L’ovale rotola fino all’area di meta, e la prima a schiacciare la palla è Lake, che segna la quinta meta sotto i pali. Snowsill aggiunge i punti della trasformazione, facendo sì che la sua nazionale conduca per 10 a 36.

I cinque minuti finali della partita mostrano una pressione offensiva dell’Italia a danno delle gallesi nel loro territorio, ma le imprecisioni alla mano e nel breakdown, costante di tutta la partita, non permettono all’Italia di chiudere il torneo con una segnatura. Il punteggio di Italia-Galles segna 10 a 36 al triplice fischio.

Sei Nazioni Femminile: il tabellino di Italia-Galles

Italia: 15. Vittoria Ostuni Minuzzi, 14. Aura Muzzo, 13. Michela Sillari, 12. Beatrice Rigoni, 11. Alyssa D’Inca, 10. Veronica Madia, 9. Sara Barattin (capitano); 1. Gaia Maris, 2. Vittoria Vecchini, 3. Lucia Gai, 4. Valeria Fedrighi, 5. Giordana Duca, 6. Sara Tounesi, 7. Isabella Locatelli, 8. Giada Franco
A disposizione: 16. Emanuela Stecca, 17. Alice Cassaghi, 18. Alessia Pilani, 19., 20. Laura Gurioli, 21. Alissa Ranuccini, 22. Sofia Stefan, 23. Beatrice Capomaggi

Marcatrici Italia
Mete: Madia (25′)
Trasformazioni: Sillari (26′)
Calci di punizione: Sillari (32′)

Galles: 15. Courtney Keight; 14. Lisa Neumann, 13. Hannah Jones (capitano), 12. Lleucu George, 11. Carys Williams-Morris; 10. Elinor Snowsill, 9. Keira Bevan; 1. Gwenllian Pyrs, 2. Kelsey Jones, 3. Sisilia Tuipulotu, 4. Abbie Fleming, 5. Georgia Evans, 6. Bethan Lewis, 7. Alex Callender, 8. Sioned Harries
A disposizione: 16. Carys Phillips, 17. Caryl Thomas, 18. Cerys Hale, 19. Bryonie King, 20. Kate Williams, 21. Ffion Lewis, 22. Kerin Lake, 23. Amelia Tutt

Marcatrici Galles
Mete: Lewis (23′), Tuipulotu (37′), Harries (49′), Callender (59′), Lake (69′)
Trasformazioni: Bevan (24′, 38′, 50′), Snowsill (70′)
Calci di punizione: Bevan (6′)

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