Scozia: una prima per Ben Healy contro gli Azzurri?

Con l’assenza contemporanea di Stuart Hogg e Finn Russell, il 10 irlandese potrebbe vincere il suo primo cap

Ben Healy

Ben Healy – ph. Ettore Griffoni

Le formazioni per tutte le partite del sabato che chiude il Sei Nazioni 2023 verranno annunciate giovedì 16 marzo, ma nell’ambiente scozzese crescono le quotazioni di Ben Healy per essere scelto come numero 10 del XV del Cardo per la partita contro l’Italia.

Healy, 23 anni, è dall’inizio del Torneo nel gruppo dei convocati di Gregor Townsend. Irlandese, giocatore del Munster destinato a cambiare casacca in estate per passare ad Edinburgh, è eleggibile per la Scozia grazie alla madre. Affrontare gli Azzurri significherebbe, per lui, anche debuttare a livello internazionale.

Il contemporaneo infortunio di Stuart Hogg e Finn Russell ha infatti complicato i piani di selezione della Scozia. Fin qui, quando Russell è stato assente, la maglia numero 10 è caduta sulle spalle di Blair Kinghorn o dell’infortunato Adam Hastings (una volta pure su quelle dello stesso Hogg, anch’egli però KO).

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Che sostituire l’apertura del Racing 92 sia un compito assai difficile lo dice il fatto che dal suo esordio, datato 7 giugno 2014, Russell abbia giocato da titolare 66 delle 101 partite della nazionale scozzese. Le 35 rimanenti si suddividono appunto tra Hastings (13), Hogg (1), Duncan Weir (7), Jaco van der Walt (1), il succitato Kinghorn (6), i ritirati Peter Horne (3), Ruaridh Jackson (3) e Greig Tonks (1).

A questa lista potrebbe dunque aggiungersi presto Healy, dato dai quotidiani scozzesi come in pole position per il ruolo, visto che Kinghorn dovrebbe tornare ad occupare il ruolo di estremo in assenza di Hogg.

L’alternativa potrebbe essere dare le chiavi della squadra al giocatore di Edinburgh, portando in formazione Ollie Smith (2 caps), classe 2000 dei Glasgow Warriors in ottima forma in questa stagione.

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Townsend però sembra guardare più lontano: senza più molto da chiedere a questo Sei Nazioni, che però è pur sempre una competizione del massimo livello, può essere il momento giusto per far assaggiare la pressione delle grandi partite a quella che potrebbe essere la terza scelta nel ruolo di numero 10 alla Rugby World Cup, Healy appunto. In alternativa, l’irlandese di Scozia avrebbe l’opportunità di dimostrare le proprie qualità solo nei test pre-mondiali, un banco di prova particolare e non sempre veridico.

Da valutare, infine, le condizioni di Richie Gray. Difficile che il seconda linea possa tornare al 100% in tempo per la gara, ma in quel caso la Scozia ha già diverse soluzioni collaudate nel ruolo, come Scott Cummings e Sam Skinner.

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