Sei Nazioni 2023: la Francia prima domina, poi soffre ma alla fine batte la Scozia

I transalpini si impongono 32-21 dopo una partita a due facce, caratterizzata da un grande primo tempo (con un rosso per parte) e una ripresa di sofferenza, prima della meta finale

Sei Nazioni 2023: la Francia prima domina, poi soffre ma alla fine batte la Scozia (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni 2023: la Francia prima domina, poi soffre ma alla fine batte la Scozia (ph. Sebastiano Pessina)

Si rivede a tratti la vecchia Francia, quella capace di dominare l’avversario proponendo un gioco efficace e spumeggiante allo stesso tempo. Ma dopo un primo tempo dominato dai transalpini, la Scozia è salita in cattedra segnando due mete e rimettendo in discussione una partita chiusa soltanto all’80 da Gael Fickou, premiato anche player of the match. La terza giornata del Sei Nazioni 2023 si chiude quindi con la vittoria della Francia per 32-21, con tanto di bonus offensivo.

La cronaca di Francia-Scozia

La Francia parte fortissimo, e alla prima occasione colpisce. La squadra di Galthié è sia abrasiva con gli avanti, sia elusiva con i trequarti. Dupont guida la manovra a una velocità altissima, con i suoi compagni che demoliscono la difesa scozzese fase dopo fase, fino all’allargamento decisivo su Ntamack che schiaccia in meta riscattando un inizio di Sei Nazioni difficile. Ramos trasforma per il 7-0.

Pochi minuti dopo arriva la seconda mazzata per la Scozia. Gilchrist interviene di spalla per raddoppiare il placcaggio di Matt Fagerson su Jelonch, per Amashukeli non ci sono fattori mitiganti: è cartellino rosso. I francesi viaggiano a mille all’ora: calcio stupendo di Ramos a mettere pressione, pallone recuperato e immediatamente allargato su Ntamack che attacca lo spazio e serve Dumortier per la meta in bandierina: 12-0 con Ramos che prende il palo.

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Finisce dopo 10 minuti la partita di Watson, perché Townsend è costretto a mettere un’altra seconda linea in sostituzione di Gilchrist: dentro Jonny Gray. La Scozia guadagna un calcio di punizione, rinuncia ai pali e va in rimessa nonostante l’inferiorità numerica: la scelta dà loro ragione, perché sugli sviluppi della maul Hoauas prende direttamente sulla testa Ben White. È rosso anche qui, si ritorna in 14 contro 14. Finisce quindi presto anche la partita di Alldritt, con Galthié che inserisce il pilone destro Falatea.

La Scozia adesso ci crede, prima però perde una mischia fondamentale nei 22 avversari, poi ritorna in attacco e spreca una grande occasione con Zander Fagerson che sta per schiacciare ma perde l’ovale a un centimetro dalla meta. E alla successiva opportunità la Francia colpisce ancora: passaggio avventato di Russell, Ramos capisce tutto e intercetta, volando direttamente in mezzo ai pali per il 19-0.

Russell prova a farsi perdonare con una magia delle sue: finta, break e pallone per la corsa di Tuipulotu. Il centro viene fermato nei 22 ma rimette a disposizione il pallone, che viene allargato su Van der Merwe, che pregusta la meta ma viene portato fuori all’ultimo momento da Jelonch. L’apertura scozzese però colpisce al 25′ trovando un passaggio stupendo per Huw Jones, che vola in meta e segna il 19-7. Al 35′ Ramos allunga dalla piazzola per il 22-7, e così finisce il primo tempo.

Nella ripresa la Scozia prova a riaprire la partita e ci riesce con una manovra molto elaborata, sempre ispirata da Russell. Jones sfugge a due placcaggi e porta i suoi ai 5 metri, Tuipulotu continua l’azione e poi serve nuovamente Jones, che marca il 22-14, firmando la sua doppietta personale. La Francia sfiora prima la meta del bonus con Dumortier, tenuto alto dopo aver superato l’area di meta, poi allunga col piede di Ramos per il 25-14.

La squadra di Townsend però continua a spingere, mettendo alla corde la difesa francese. Dupont salva tutto con un grande turnover, poi Russell costringe Ramos a riportare il pallone nella propria area i meta: è mischia a 5 metri, con il tecnico scozzese che per l’occasione cambia tutta la prima linea. La mischia è avanzante, guadagna due calci di punizione, insiste e alla fine quando il pallone viene tirato fuori è Finn Russell a segnare la meta che riapre definitivamente la questione.

La Francia si getta in attacco per chiudere la partita, complice anche una rimessa laterale clamorosamente sbagliata da Brown. I padroni di casa rinunciano ai pali per cercare la meta del bonus offensivo (e togliere quello difensivo agli scozzesi) e la scelta si rivela giusta, perché a tempo scaduto Fickou trova il buco, elude due avversari e segna la meta del 32-21 finale con trasformazione di Ramos. La Francia resta in corsa per il Sei Nazioni, così come la Scozia che esce da Parigi un po’ ridimensionata.

Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Yoram Moefana, 11 Ethan Dumortier, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont (captain), 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Anthony Jelonch, 5 Paul Willemse, 4 Thibaud Flament, 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille.

A disposizione: 16 Gaetan Barlot, 17 Reda Wardi, 18 Sipili Falatea, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Sekou Macalou, 22 Baptiste Couilloud, 23 Matthieu Jalibert.

Mete: Ntamack 5′, Dumortier 9′, Ramos 20′, Fickou 80′
Trasformazioni: Ramos 6′, 20′, 80′
Punizioni: Ramos 35′, 58′

Cartellini: rosso a Haouas al 12′

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Sione Tuipulotu, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ben White, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie (captain), 5 Grant Gilchrist, 4 Richie Gray, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman.

A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 WP Nel, 19 Jonny Gray, 20 Sam Skinner, 21 Jack Dempsey, 22 Ali Price, 23 Blair Kinghorn.

Mete: Jones 26′, 46′, Russell 68′
Trasformazioni: Russell 26′, 47′, 69′
Punizioni:

Cartellini: rosso a Gilchrist al 7′

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