Sei Nazioni 2023 – Le pagelle di Italia-Francia: Allan e Negri i migliori, delude Varney

I nostri voti dopo la prima uscita degli azzurri

Sei Nazioni 2023: Le pagelle di Italia-Francia. Allan e Negri i migliori (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni 2023: Le pagelle di Italia-Francia. Allan e Negri i migliori (ph. Sebastiano Pessina)

L’Italia mette paura alla Francia, sfiora il colpaccio all’Olimpico e alla fine cede 24-29, guadagnando un punto di bonus. I transalpini partono fortissimo portandosi sul 19-6 come massimo vantaggio, poi gli azzurri reagiscono e danno vita a una partita epica, risolta soltanto da una meta di Jalibert nel finale. Ecco i nostri voti.

Leggi anche: Italia, Lamaro: “Peccato gli errori, ma un tempo sul 19-6 la partita sarebbe sfuggita di mano”

Sei Nazioni 2023: Le pagelle di Italia-Francia

Ange Capuozzo 6.5 – Sbaglia tanto nel primo tempo, ma alla prima occasione colpisce e rimette in piedi una partita che per gli azzurri si stava mettendo male. Perde la battaglia aerea contro Penaud in occasione della seconda meta, anche se prende una gran botta. Nella ripresa tanta solidità, contro una squadra che lo conosceva bene e ha fatto di tutto per imbrigliarlo.

Pierre Bruno 5 – Un paio di buone iniziative, ma due errori gravi: un passaggio sanguinoso che mette in difficoltà Capuozzo e al primo minuto poteva costare molto caro, e poi il fallo ingenuo che consente alla Francia di tornare in attacco e segnare la meta che decide la partita.

Juan Ignacio Brex 7 – In difesa è il solito muro, anche quando la Francia ingrana la quinta. Molto migliorato anche palla in mano, è sempre pericoloso quando attacca la linea del vantaggio.

Luca Morisi 6 – Meno appariscente rispetto ad altre occasioni, non trova il guizzo che da lui ci si aspetta, ma gioca una partita di grande solidità e senza errori.

Tommaso Menoncello 6 – Nel primo tempo non gli arriva un pallone, nella ripresa decide di andarselo a cercare in mezzo al campo e diventa un valore aggiunto. Partita in crescendo, in un ruolo a lui meno congeniale rispetto a quello di centro.

Tommaso Allan 7.5 – Guida la manovra, fa giocare l’Italia col giusto ritmo, attacca in prima persona quando serve e al piede permette ai compagni di guadagnare metri e andare in attacco. I due piazzati sbagliati erano oggettivamente difficili, e anche Ramos ne ha mancati altrettanti.

Stephen Varney 5 – Nel primo tempo è lento, macchinoso e distratto. Rimedia parzialmente con la bella giocata che manda in meta Capuozzo e nella ripresa ritorna il giocatore che conosciamo, ma gli errori dei primi 40 minuti sono troppo gravi per ottenere la sufficienza.

Lorenzo Cannone 7 – Contro una Francia che prova a fare la voce grossa nel punto d’incontro è la principale risposta degli azzurri. Recupera palloni importantissimi, fa strada palla in mano ed è ormai un punto fermo di questa squadra nonostante l’età e i pochi caps.

Michele Lamaro 6.5 – Partita da capitano vero, ci mette la faccia e il corpo – in tutti i sensi, come quando prende un placcaggio terrificante nel secondo tempo e si rialza subito – e tiene la barra dritta quando il vento francese poteva far sbandare la nave italiana.

Sebastian Negri 7.5 – È il miglior ball-carrier dell’Italia, sempre avanzante, inarrestabile e solido. Gioca un’ora a livelli altissimi, prende un’innumerevole quantità di botte ma non molla un centimetro. A novembre aveva già fatto capire quanto fosse importante per questa Nazionale, e non era ancora al 100%. Adesso sì, e si vede.

Federico Ruzza 6 – Flament lo mette più in difficoltà del previsto in rimessa laterale, per il resto è la solita grande partita di sostanza. Anche a lui manca il guizzo, ma con lo squadrone che aveva davanti diventa dura per tutti.

Niccolò Cannone 7 – La battaglia davanti è furiosa, ma se Willemse si vede poco è soprattutto merito suo.

Simone Ferrari 6.5 – Alla prima mischia della partita ara letteralmente Baille, ma Carley non lo premia con un calcio di punizione. Il pilone francese poi gli prende le misure e soffre meno, ma non lo mette mai in reale difficoltà.

Giacomo Nicotera 7 – Timona la maul che porta alla meta tecnica del 21-22, e l’avrebbe segnata direttamente lui se Ollivon non gli si fosse spiaggiato davanti. In mezzo al campo è il solito “mulo”, come il suo soprannome, al lancio non sempre è perfetto ma anche lì fa bene il suo.

Danilo Fischetti 6.5 – Contro Atonio è una bella sfida. Cede una volta nel primo tempo, per il resto tiene bene, con il solito minutaggio da stakanovista della prima linea (69 minuti) e 4 difensori battuti palla in mano.

Dalla panchina:

Luca Bigi 6 – Garantisce esperienza e solidità, buoni lanci e propositivo in mezzo al campo.

Federico Zani 6 – Torna in Nazionale dopo due anni ed entra nel finale. Falatea è un brutto cliente ma non si lascia sopraffare.

Pietro Ceccarelli 6 – Sostituisce Ferrari negli ultimi 25 minuti e lo fa bene, e i due insieme con Riccioni formano un pacchetto di piloni destri di alto livello.

Edoardo Iachizzi s.v. – Esordisce quando la battaglia è furiosa in mezzo al campo. Non ha tempo e modo per farsi vedere.

Giovanni Pettinelli s.v. – Anche per lui poche occasioni in un finale molto spezzettato.

Manuel Zuliani 6.5 – Dà una scossa alla partita nel finale, con un break che avrebbe meritato miglior fortuna

Alessandro Fusco 6.5 – Il cambio di ritmo è la sua specialità, e serviva all’Italia per tentare l’assalto finale. Purtroppo il sorpasso non arriva, ma il mediano delle Zebre lancia ottimi segnali, pur giocando poco più di 5 minuti.

Edoardo Padovani 6 – Sostituisce Bruno nel ruolo di ala. Solido come sempre, forse il piazzato da metà campo al 72′ avrebbe potuto tentarlo lui.

A cura di Francesco Palma

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