Giocare pulito si può. La Francia non prende un cartellino da 10 partite

Da più di un anno la squadra di Fabien Galthié non si vede comminare un’espulsione, sia essa temporanea o definitiva

Francia, la squadra più corretta del momento – ph. Sebastiano Pessina

Se una volta sui campi da rugby l’apparizione di un cartellino giallo o rosso era cosa rara, tanto da richiedere poco meno di un tentato omicidio per essere estratti dai direttori di gara, le cose oggi sono ben diverse: sono poche le partite che scorrono via senza che nessun cartellino venga estratto.

Certo, c’entra un regolamento e una direzione di gara più stringente che hanno a che fare con una maggiore attenzione all’incolumità dei giocatori, ma a volte gli spettatori rimangono frustrati per la quantità di espulsioni, temporanee o definitive, che si vedono durante gli incontri, tanto da far pensare che sia impossibile per chi è in campo evitarle.

La verità, però, è che giocare pulito si può. Lo dimostra la Francia, una delle migliori squadre a livello internazionale, che è divenuta anche una delle migliori squadre per quanto riguarda la disciplina.

La squadra di Fabien Galthié non riceve un cartellino da 10 partite consecutive, un vero e proprio record di questi tempi. Il dato che la dice lunga riguarda le altre squadra: l’Italia non si vede comminare un cartellino da 3 partite, l’Inghilterra, l’Australia e il Galles da 2, l’Irlanda, l’Argentina e la Nuova Zelanda da 1, il Sudafrica e la Scozia hanno ricevuto espulsioni nell’ultima gara.

L’ultimo cartellino giallo ricevuto dalla Francia risale a più di un anno fa: era il 6 novembre 2021 quando Julian Marchand venne espulso temporaneamente al 28′ del test match di Parigi contro l’Argentina.

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Il record dei transalpini dimostra che rimanere nelle regole è possibile e, anche, consigliabile. Un ottimo e ulteriore risultato raggiunto dallo staff tecnico francese, che le altre nazionali dovrebbero sforzarsi di imitare.

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