Un video condensato di intuizioni, prodigi e giocate della straordinaria apertura irlandese
La partita perfetta di Jonathan Sexton in URC contro gli Sharks
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Toh, ogni tanto lo tirano fuori dalla teca e gli fanno fare una partita. Comunque un grande giocatore che non ha paura di prendere anche un sacco di botte.
Quando ha giocato in Francia per monetizzare , non era nella teca, anzi.
A casa non si sono preoccupati, ma di piu’: contratto ad hoc .
Comunque visto quella sera a Treviso dove noi passati in vantaggio a due tre minuti dalla fine stavamo gia festeggiando , lui ha rimesso in modo che la prendessero i suoi ( dalla linea di mezzo mezzo 10 metri e 20 cm.) , come accaduto con ns dormita collettiva , quindi comandare due fasi e alla terza drop… dentro.
Noi: lascio perdere l’aggettivo , ma lui/loro con idee chiare come recuperare.
Lui stesso ha ricordato questo episodio, quando, anni dopo ha fatto una cosa similare in 6 N. alla Francia , anche se le fasi di avvicinamento all’acca erano ste ben di piu.
C’ero anch’io quella sera e la ricordo bene: ero in piedi a bordocampo.
Nella disgrazia della sconfitta, ebbi la fortuna di poter vedere due veri campioni all’opera: Brian O’Driscoll fece una delle sue serpentine alla velocità della luce, dribblò mezza difesa di Treviso ed andò in meta. Roba sua, ma vista da altezza uomo fu uno spettacolo della natura. Infine, il drop di cui hai detto.
Dura perdere così, ma fu unicamente a causa di queste due perle. Ed allora fa un po’ meno male.
Gran giocatore, soprattutto la mentalità di vincere ad ogni costo. Dopo la meta degli sharks l’arbitro gli dice che i suoi avevano chiesto water break, lui risponde incacchiato che non ne hanno bisogno adesso e riparte subito con l’obbiettivo di riprendere la partita