URC: il ritorno di Nigel Owens, arbitro di arbitri

L’ex fischietto siederà in un panel indipendente di selezione e revisione dell’operato dei direttori di gara con altri tre colleghi. Italia lasciata fuori dal consesso

Nigel Owens

Nigel Owens – ph. Sebastiano Pessina

L’ex arbitro Nigel Owens, 51 anni, torna ad operare nello United Rugby Championship.

Il direttore di gara gallese è stato nominato, insieme ad altri colleghi da poco ritiratisi come l’irlandese George Clancy, il sudafricano Stuart Berry e lo scozzese Neil Paterson in un panel indipendente, presieduto dal capo degli arbitri del campionato Tappe Henning, incaricato di valutare le prestazioni degli arbitri.

Secondo Henning la principale novità è l’aver scollegato la valutazione dei direttori di gara dalle singole federazioni. Fino a questo momento, infatti, i giudizi per i fischietti erano a carico della federazione di rappresentanza del singolo arbitro. Adesso, invece, il gruppo di ex si occuperà del giudizio e della selezione.

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“Tutti e quattro si sono ritirati recentemente e sono indipendenti, nel senso che non sono direttamente responsabili dello sviluppo o della progressione dei singoli all’interno delle rispettive federazioni – ha spiegato lo stesso Henning, in carica del settore arbitrale dello URC da dicembre 2021 – Facendo questo, ci siamo allineati al modello che World Rugby utilizza per giudicare le performance in campo internazionale.”

“L’obiettivo da raggiungere è la selezione di un gruppo di arbitri di élite selezionati sulla base del merito e non necessariamente rappresentativi di ogni singola federazione, in modo da portare credibilità alle nostre designazioni.”

Intanto, però, la nomina del gruppo è avvenuta secondo una logica di spartizione dove ognuna delle federazioni partecipanti allo United Rugby Championship ha espresso un ex arbitro da inserire, ad eccezione dell’Italia. Ad onor del vero, non sono molti gli arbitri del movimento italiano a poter vantare lo stesso curriculum dei quattro selezionati (o per meglio dire, ce ne sarebbe solo uno non attualmente in attività nel torneo), ma rimane un difetto di rappresentanza che non passa inosservato.

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Tra le altre cose, lo URC continuerà a designare arbitro e TMO in coppia, stabilmente.

“Più lavoreranno insieme più efficaci diventeranno e migliore sarà la comprensione reciproca – ha detto Henning – Ci aiuterà a costruire un rapporto di fiducia per avere performance migliori.”

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