Saranno 31 i giocatori stranieri in arrivo nel massimo campionato, 16 in più dello scorso anno. Ma 10 arrivano dalla Serie A
Perché i club del Top10 puntano sui giocatori stranieri?
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Ottimo articolo, molto interessante.
Abbiamo anche il numero totale di stranieri nel TOP10? Ci sarà un saldo di +16 giocatori, ma da quanti partivamo?
31 stranieri acquistati (una media di 3 per squadra) su quanti movimenti totali di mercato? Forse è questo che da la percezione di un’invasione..
Facendo la somma dei numeri nell’articolo, il totale dei movimenti dovrebbe essere 92 (33 tra squadre del top10, 23 dalla serie A, 12 dalle Zebre più 3 dalla B e 21 da fuori). Se togli i movimenti interni al top10, 59 facce più o meno nuove. Sul numero totale di stranieri non ne ho idea, e neanche su quanti di essi da regolamento siano tesserabili come italiani (c’è ancora il regolamento sul numero di stranieri in campo?)
Insomma, vista l’analisi il saldo in entrata degli stranieri è comunque positivo. Peraltro, se alcuni sono stati presi dalle serie minori italiane, i club di serie A e B ne stanno importando di nuovi, vedasi Biella.
Quindi verrebbe da dire “i club del Top10 non sono proprio cattivi”, lo sono. Non fanno formazione, non hanno nessun obbligo verso la FIR nonostante i finanziamenti federali (6 cifre per ciascun club), prendono stranieri non di basso, ma bassissimo livello, non hanno o quasi strategia di marketing.
Concordo.
Ma soprattutto il focus andrebbe impostato sui singoli club, non sulla linea generale.
Il problema viene toccato marginalmente, non è che non ci siano giocatori pronti, non ci sono giocatori disposti a fare i finti professionisti per 800 euro al mese .
Gli argentini lo fanno, economicamente non hanno niente da perdere ed al massimo l Italia sarà una tappa di passaggio verso campionati più strutturati.
Non è un caso che quest’ anno molti volti importanti si siano ritirati per concentrarsi sul post carriera…
Allora la domanda è cosa vogliamo fare del nostro campionato domestico, che funzione ha in relazione al vertice del movimento e soprattutto quante somme possono impegnare i presidenti
Da diversi anni il mercato muove sempre gli stessi giocatori che passano da una squadra all altra, qualche giovane che sale e poi argentini.
Buona parte delle responsabilità secondo me sono da cercare nel collo di bottiglia che creavano le accademie e nel dimenticatoio in cui cadevano quelli che rimanevano fuori dalle selezioni, per i quali poi il rugby passava in secondo piano .
Complimenti alla redazione per l’ottimo articolo che, almeno personalmente, chiarisce molti dubbi.
Perche’ tralasciare i risvolti economici? Mi sembrano particolarmente importanti, in questi casi.
Purtroppo.