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curioso di vederelo in maglia bokke ma, se Nienaber e Erasmus non cambiano metodo, farà un bel periodo di ritiro con la squadra per apprendere il sistema prima di essere nei 23. La foto però è di Arendse
Grazie Max, hai ragione!
Pure l’agenzia fotografica aveva sbagliato la didascalia. Foto del pezzo cambiata.
Azzz, mancava anche sto ragazzi all’U20 quest’anno….già non erano abbastanza forti!
Infatti dall’Under 20 di quest’anno usciranno molti nomi.
Io con Pollard non al top e Jantjies oramai in fase calante, punterei subito sul 10 che ha giocato quest’anno le summer series. Completo su tutti i fronti.
Vero, come scrissi appena finito il torneo non sarei sorpreso se l’apertura farà parte dei grandi al prossimo mondiale!
L’impressione è che il rugby abbia guadagnato un po’ di popolarità anche nella comunità nera, e quindi la base da cui pescare si sia allargata molto per il SA. Passare da una base di 5 milioni ad una di 50 fa una bella differenza…
I neri sono geneticamente superiori per uno sport che mischia atletismo e forza fisica,sono predisposti,credo col passare del tempo ne vedremo sempre piu’ in nazionale e franchigie.
esatto e ti do pienamente ragione su questo, ci mancherebbe! Però ricordiamoci che già dalla seconda metà/fine 800 in Sudafrica c’erano 3 federazioni, più o meno segregate negli anni: South African Rugby Board (bianchi-Springboks), South African African Rugby Board (SARA neri-Leopards) e South African Rugby Union (SACOS coloured) e, anche se la storia è un pò più complicata di così, la pratica del rugby da parte dei “non bianchi” (se vogliamo definirla alla maniera dell’apartheid) è già di parecchia lunga data. Pure Steve Biko era un appassionato, senza dover scomodare Mandela
detto ciò è indubbio che, dopo il solitario Chester Williams, l’esplosione di giocatori come Mtawarira e, ancor di più, del capitano Kolisi che alza la Webb Ellis abbiano fatto la loro (enorme) parte. Specialmente Siya Kolisi direi