Il terza linea del Colorno e dell’Italia U20 farà parte della formazione Espoirs del club di ProD2
David Odiase giocherà ad Oyonnax
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In bocca al lupo ad un ragazzo dal gran potenziale.
Sono tornati tanti i ragazzi ad essere andati all’estero per crescere. Il movimento può avere grandi vantaggi se i vari Fischetti, Zilocchi, Giammarioli etc. riescano a conquistare lo spazio utile per diventare giocatori migliori così come capitato a Garbisti in quel di Montpellier.
Avrei preferito che le Zebre fossero diventate come il Benetton, un contesto competitivo dove i nostri talenti potevano diventare più forti all’uscita dalle Under; auguro alla franchigia di Parma e alla sua nuova dirigenza di raggiungere il livello richiesto per poter competere, altrimenti che la FIR prenda una decisione di spostarsi altrove come si è vociferato in questi mesi
“Avrei preferito che le Zebre fossero diventate come il Benetton, un contesto competitivo dove i nostri talenti potevano diventare più forti all’uscita dalle Under;”…se l’obiettivo di crescita, come punto di arrivo, è l’altra italiana, allora stiamo freschi. Non a caso una barca di giocatori quest’anno è andata all’estero! Secondo me entrambe le franchigie, al pari di tutto il movimento nazionale, devono fare ancora tanti, tantissimi passi. Per costanza di risultati, vivai, appeal e bacino di pubblico sono lontane anni luce non solo dai top tem di Francia e GB, ma anche da quelli di seconda fascia di quei contesti…
“Se l’obiettivo di crescita, come punto di arrivo, è l’altra italiana, allora stiamo freschi”.
Non ho mai inteso che fosse un punto di arrivo ma che potessero diventare professionisti così come accade a Treviso.
Credo sia indubbio che i vari Cannone, Menoncello, Zanon e gli altri siano maturati in questi anni nella Marca mentre non penso sia utile tutta la confusione che si è vissuta a Parma; come accade all’estero, le franchigie sono le realtà in cui un talento delle giovanili deve fare lo step successivo per diventare un giocatore più forte e magari arrivare alla maggiore.
Spero di essere stato più chiaro così
Esco da questo ping pong.
Per me odiase cone mey ecc…., doveva/ano andare alle zebre.
Io spero che abbiano le capacità per diventare professionisti e che questo accada indipendentemente da dove continueranno a giocare.
Sincero fino in fondo nel scriverti che, al momento, è meglio se siano andati in Francia
Credo, e sottolineo credo, non ho informazioni, che anche loro come i vari Rizzoli Genovese Ferrari & co fossero indirizzati alle Zebre. Se però il giocatore vuole andare all’estero, la FIR cosa può farci?
La FIR dovrebbe rendere più appetibile si giovani le Zebre, non certo ostacolarli nelle logo scelte
Finlay, sono d’accordo con te. I georgiani stanno sfruttando alla grande il lavoro delle selezioni espoirs francesi, e personalmente penso che i ragazzi facciano bene ad andare a cercare fortuna all’estero. Qui stiamo diventando un deserto dei tartari
👍
La FIR dovrebbe rendere più appetibile si giovani le Zebre, non certo ostacolarli nelle loro scelte
Calder ciao, grazie per la sincerità, ma io penso sempre a qualche vittoria in più delle zebre…, tutto qua.
Ciao Parvus. Io sono il primo che spera che le Zebre finalmente diventino una franchigia come si deve, credimi.
Nell’attesa, per i giovani soprattutto, spero crescano in contesti già solidi in questo momento; è molto importante per la nostra nazionale maggiore che ogni talento si valorizzi tanto da essere utile alla causa in breve tempo
Massimiliano ciao, che sto leggendo il libro, il deserto dei tartari???
Ciao Parvus. Io sono molto negativo sul futuro di questo paese. E purtroppo da parecchi anni azzecco le previsioni. Quando sento di ragazzi che decidono di cercare fortuna all’estero mi emozioni sempre, penso che un giorno mio figlio, spero, farà lo stesso.
Il deserto dei tartari…il libro…come tanti altri testi italiano la scuola lo sta dismettendo, troppe idee in libertà
Meno di cinque ore di auto da Milano; esperienza molto importante per David, sia di vita sia professionale. Speriamo continui nel suo percorso di crescita e si affacci presto alla nazionale maggiore.
Mi è sfuggito, probabilmente. Ma Vintcent che fine fa?
Se ho capito bene, Università ad Exeter
Se un giovane italiano sceglie gli espoirs di una squadra di Pro D2 al celtico con una franchigia italiana…be’, due domande è obbligatorio farsele. Ma non perché il Pro D2 non sia un ottimo campionato, come già detto molte volte in precedenza…più che altro perché viene visto come una occasione di crescita maggiore rispetto all’Italia. E sapete che c’è? Anche questo non sorprenderà, perché lo dico da sempre, io li comprendo questi ragazzi. Non posso dire che Odiase stia sbagliando, perché l’alternativa non è valida o non lo è abbastanza. Purtroppo e lo abbiamo visto, il rugby italiano poggia su una sola franchigia, che si porta tutto il peso di un movimento sul groppone…un po’ eccessivo. Cioè, anche voi stessi, che voglia avreste di andare a giocare alle Zebre, a 20 anni? Sul serio lo ritenete il massimo che si può? Sinceri.
ciao maik,
messa giù così ti ga rajion ti.
però ho da obiettare!
allora se parma è una franchigia di sviluppo che sviluppo sia! e che odiase mey ecc…, vengano sviluppati qua in urc che non è più la selezione celtica con noi che abbiamo di fatto abassato il livello tecnico del campionato celtico, ma ormai è sud africa anzi il meglio del sud africa, e il meglio delle celtiche e noi ben dietro.
se ciò non fosse, allora che innocenti chiuda parma, ma che metta anche a treviso solidi paletti, per gli stranieri.
perché se treviso è franchigia di sviluppo anche lei, allora non capisco perché si possa perdere garbisi senior! ecc…..
per me carissimo, c’é una non chiarezza degli obiettivi e per come vanno centrati.
Vecio Parvus, il fatto è che sono tanti bei discorsi dalla federazione…ma di fatto poi i migliori giovani italiani se ne vanno in Francia, meta al momento di punta. Lì obiettivamente si gioca, ora come ora, il miglior rugby di club (e non) dell’emisfero nord. Quindi che sviluppo ci può essere? Non saprei. Io pur godendomi qualche partita buona della Benetton, devo dire che la vedo sempre in ottica nazionale…e devo dire che, purtroppo, tocca dar ragione a chi dice che facendoli stare in Italia, li abitui solo a perdere. Invertire la tendenza è tutt’altro che semplice e lo puoi fare solo infarcendo le nostre franchigie di stranieri. Club e nazionale dovrebbero lavorare in sincronia, però con annate disastrose come quella dello scorso anno, come fai? Io, specie dalle Zebre, non proprio cosa aspettarmi dalla prossima stagione…
Ciao mike, capisco e condivido al 1000% quello che ru dici, ma allora le nostre frannchigie non sono nate per valorizzare e crescere i nostri giovanotti!