L’ala degli azzurri parla a poche ore dal match contro la Romania, sicuro del fatto di guidare una squadra pronta a cambiare marcia dopo il Portogallo
Per l’Italia è arrivato il giorno della sfida contro la Romania, partita che inizierà alle 20.00 a Bucarest. Per la prima volta nella sua carriera Edoardo Padovani sarà capitano degli azzurri, e a poche ore dal kick-off è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la situazione.
La partita di stasera per la Romania (come per il Portogallo una settimana fa e per la Gerogia il 10 luglio) sarà importantissima visto l’ambizioso status di crescita che gli est-europei hanno.
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Come pensa Padovani che gli azzurri dovranno interpretare la gara? “Anche per noi questa sarà come una partita della vita. Abbiamo intrapreso un processo importante per creare una identità di squadra ben precisa e guadagnarci il rispetto a livello internazionale. Affrontiamo passo dopo passo con massima determinazione ogni impegno che si prospetta davanti a noi”.
Come detto il giocatore del Benetton sarà capitano dell’Italia, una prima volta insolita per chi viene schierato all’ala (sarà numero 11): “Lead by example è il mio modo di approcciarmi. Non sono una persona che parla troppo. Cerco di dimostrare la mia leadership con i fatti. Mi sono confrontato molto con Michele Lamaro: è una persona che rispetto molto sul campo e fuori. Sono onorato di guidare sul campo l’Italia anche se so che è solo per questa partita. È comunque una situazione che non mi sarei mai potuto immaginare neanche nei sogni più belli”.
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Chiaramente all’Italia serve una prestazione completamente diversa rispetto a quella precedente a Lisbona: “L’analisi della partita contro il Portogallo è stata approfondita. L’obiettivo è quello sicuramente di migliorare quello che non ha funzionato. Faremo una grande partita contro la Romania e la fisicità sarà uno dei punti cardine su cui dovremo essere più performanti”.
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Padovani pensa che conterà più il risultato o la prestazione contro la Romania: “Il risultato di oggi sarà una conseguenza della prestazione, che è quello su cui ci dobbiamo focalizzare. È il momento di dare un segnale importante per confermare il nostro processo di crescita”.
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