Alla base una valutazione economica verso la Rugby World Cup 2027
Dall’Emisfero Sud rimbalza una clamorosa indiscrezione, suffragata anche da alcune dichiarazioni non propriamente distensive: l’Australia e le sue franchigie potrebbero lasciare il Super Rugby Pacific.
Si parla del post 2024, ma al momento ciò che ha affermato Hamish McLennan, presidente di Rugby Australia, non lascia presagire nulla di buono: “Rispetteremo i nostri impegni nel 2023 – ha fatto sapere il numero uno a Fox Sports – ma dobbiamo capire cosa sarà meglio per noi, anche perchè nel 2027 dovremo ospitare la Coppa del Mondo”.
“Al momento – ha poi aggiunto – tutti i rapporti post 2024 con la Nuova Zelanda sono stati congelati”.
Il problema, secondo quanto riporta il Sydney Morning, starebbe nello squilibrio economico di entrare tra la Federazione Neozelandese (91 milioni di dollari neozelandesi con Sky Sport) e quella Australiana (30 milioni di dollari australiani con Nine e Stan Sports).
Di contro Mark Robinson, amministratore delegato di New Zealand Rugby, si è cosi espresso sulla questione: “Dal nostro punto di vista vogliamo impegnarci per trovare una soluzione con Rugby Australia, curando la cosa in maniera privata e non facendo uscire indiscrezioni da riservare ai media”.
Hamish McLennan, sentite queste parole, ha poi puntualizzato: “Non vogliamo rovinare i rapporti con New Zealand Rugby, ma è chiaro che dobbiamo tenere conto degli aspetti economici e non solo. Molti membri hanno fatto presente come in Australia vi siano tanti campionati indipendenti, come quelli dell’AFL e della NRL, che generano molti ricavi”.
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