Ritornano in gruppo Frangipani e Merlo, assenti invece Sberna, Franco e Barro
6 nazioni femminile: le convocate dell’Italia per la sfida all’Irlanda
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Sei Nazioni Femminile 2024: due azzurre inserite nel XV ideale del torneo
Entrambe fanno parte del reparto trequarti
La meta di Alyssa D’Incà è la più bella del Sei Nazioni femminile 2024
Premiata la marcatura della trequarti del Villorba nella sfida contro la Francia
Alyssa D’Incà candidata anche per la miglior meta del Sei Nazioni 2024
La trequarti azzurra è stata nominata anche per la "Try of the Tournament", dopo un torneo di alto livello
Sei Nazioni Femminile 2024: Alyssa D’Incà in lizza come “Player of the Championship”
L'azzurra è stata inserita nella lista delle 4 candidate per vincere il prestigioso riconoscimento
Il World Rugby Ranking al termine del Sei Nazioni Femminile. Italia ottava
Azzurre in caduta e senza automatica qualificazione per la prossima Rugby World Cup
Italia femminile: un Sei Nazioni in chiaroscuro e un gioco ancora da decifrare
L'obiettivo indicato alla vigilia - il podio - non è stato raggiunto, ed escludendo la storica vittoria di Dublino le Azzurre non sono mai riuscite ad...
Prepariamoci ad un’altra insaccata!
Probabilmente… Potrebbe essere! Il coach lavora in ottica world Cup, l’ha anche detto in un’intervista, inserisce giocatrici nuove e fa delle prove giustamente. Il problema grosso secondo me è che il treno “svolta” sta passando in questo momento, panda che sponsorizza il campionato femminile, il +80% di tesserate (se non sbaglio con i dati) a fronte di un calo generalizzato dei maschi in ogni fascia di età, una serie positiva di risultati e prestazioni ( immagino qualcuno si ricordi il successo sulla Francia di qualche anno fa con relativo posizionamento mai visto in alcuna categoria al 6n), urge dare un inquadramento a queste ragazze! Come stanno facendo anche in Galles. Inserire le migliori 30/40 atlete di interesse nazionale in gruppi sportivi delle forze armate? Non so quale sia la ricetta giusta, ma qui bisogna agire alle svelte, se non si va verso il professionismo, full time o part-time che sia, perderemo anche questo treno e una grande occasione di sviluppo per tutto il rugby nazionale, non solo quello femminile
In bocca al lupo, ragazze!