Il presidente federale e i ct della nazionale maggiore e U20 analizzano il percorso degli azzurri tra presente e futuro
Sei Nazioni 2022: il bilancio del Torneo di Marzio Innocenti, Kieran Crowley e Massimo Brunello
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati

Test estivi 2025: Italia sconfitta con orgoglio a Pretoria, finisce 42-24 per il Sudafrica
Azzurri messi sotto nella prima frazione, ma che nel secondo tempo mostrano tutto il loro carattere

Summer Series 2025: Sudafrica-Italia, Azzurri al primo scontro con gli Springboks. La preview del match
Calcio d'inizio alle 17.10 a Pretoria

L’Italia convoca un’altra seconda linea per la seconda parte del tour estivo in Sudafrica
Un altro giocatore si aggrega al gruppo azzurro

Italia, Niccolò Cannone emozionato: “Un sogno ricevere i gradi da capitano per questa sfida al Sudafrica”
Le parole dell'avanti nei giorni che portano al duello contro gli Springboks

Italia, Gonzalo Quesada spiega le scelte per la prima sfida contro il Sudafrica
Il tecnico azzurro ha dovuto affrontare una situazione complicata a causa dei tanti infortuni, ma è consapevole di ciò che la squadra può fare anche i...

Italia: la formazione per la prima sfida al Sudafrica
Gli Azzurri con tre esordienti nei 23, Niccolò Cannone capitano. Fuori Nicotera e Negri
Mancano sempre una decina di equiparati almeno per essere competitivi. I fuoriclasse come Ioane o Capuozzo alle nostre latitudini non sono ancora sbocciati e la differenza a Cardiff l’hanno fatta loro, grazie anche all’enorme lavoro dei compagni, ovviamente.
Garbisi, Lamaro, Minozzi e Riccioni mi sembrano all’altezza. E altri ne arriveranno, se riusciremo a non perderli per strada. Mi sembra che l’assunto secondo il quale non siamo in grado di formare giocatori di livello internazionale appartenga la passato
a riguardo ho trovato questa intervista:
https://www.avantionline.it/pippo-frati-servono-le-vittorie-per-un-interesse-vero-al-rugby/
La differenza a Cardiff l’hanno fatta anche Garbisi e Padovani. I punti li hanno fatti loro, tutto sommato, direi. E sono “sbocciati” alle nostre latitudini (o forse no?). E l’enorme lavoro dei compagni lo hanno sfruttato loro, soprattutto, lavoro peraltro fondamentale, senza il quale nulla sarebbe possibile…invece fatico a perdonare l’egoismo di Ioane, per non aver passato la palla a Pettinelli, ci poteva tranquillamente costare la partita. Io sono un grande ammiratore delle sue doti, ma vedo un po’ la maggioranza degli utenti magnificare le sue doti e quelle di Capuozzo, senza contare che il rugby è un gioco di squadra: l’azione di Capuozzo è stata personale e devastante ma a nulla sarebbe valsa se fino a quel momento non ci fossimo trovati sotto di 6, merito questo di tutta la squadra.