United Rugby Championship: la guida al girone gallese

Cardiff, Dragons, Ospreys e Scarlets sono le protagoniste della pool, tutte con ambizioni di playoff

united rugby championship girone gallese

United Rugby Championship: il girone gallese – ph. OnRugby

Il girone gallese dello United Rugby Championship è il più volubile dei quattro ai nastri di partenza del nuovo torneo.

Se in generale tutte e quattro le franchigie partono con compagini molto simili a quelle delle scorse stagioni, con occasionali addizioni di giocatori eleggibili per il Galles che tornano in patria dopo parentesi all’estero, Scarlets ed Ospreys sono le due squadre con le ambizioni più importanti, derivanti anche da un 2020/2021 di tutto rispetto, dove sono state le migliori dietro alle irlandesi.

È necessario però un ulteriore cambio di marcia per mantenere lo status anche in questa stagione. Cardiff e Dragons partono invece da una situazione diversa: la squadra della capitale ha dimostrato di non essere troppo lontana dalle colleghe ma deve consolidare la propria crescita senza le oscillazioni di prestazioni da una stagione all’altra che l’hanno spesso caratterizzata; i draghi di Newport, invece, devono proseguire nella loro traiettoria ascendente, pur consapevoli che arrivare nelle prime 8 sarebbe un vero e proprio miracolo.

Da segnalare, in uscita, gli addii al rugby gallese di due seconde linee di livello internazionale come Cory Hill e Jake Ball, entrambi partiti con destinazione giappone.

Leggi la guida agli altri gironi

United Rugby Championship: la guida al girone sudafricano

United Rugby Championship: la guida al girone irlandese

United Rugby Championship – il girone gallese

Cardiff Rugby

Principali acquisti: Rhys Priestland (Bath)
Dove eravamo rimasti: 4° nella Conference B del Pro14 2020/2021
Occhi puntati su: Rhys Priestland – A 34 anni il numero 10 torna finalmente in patria con l’ambizione di potersi riguadagnare una maglia della nazionale, ma la lotta sarà durissima già nel club, dove dovrà vedersela con il rampante Jarrod Evans per guadagnarsi un posto da titolare

Gli ex Cardiff Blues, oggi diventati (o meglio tornati ad essere) Cardiff Rugby, sono una delle squadre che nel prossimo United Rugby Championship lotteranno per stare dentro al gruppo delle prime 8 e conquistare l’accesso ai playoff. Una squadra con tanti internazionali, guidata da un grande director of rugby come Dai Young, che ha qualche pecca tra i primi cinque uomini, dove tra l’altro ha perso un leader come Cory Hill. Il reparto di terza linea è invidiabile, ma è una squadra destinata a soffrire se non può contare sulle proprie prime scelte, tutte internazionali gallesi.

Dragons

Principali acquisti: Will Rowlands (Wasps), Mesake Doge (Brive), Jordan Olowofela (Leicester Tigers), Cory Allen (Ospreys)
Dove eravamo rimasti: 5° nella Conference A del Pro14 2020/2021
Occhi puntati su: Taine Basham – Il terza linea classe 1999 era atteso a una esplosione dirompente nelle scorse due stagioni, fatto che non si è invece avverato. Pur rimanendo un profilo interessante, Basham non ha proseguito nella sua crescita verticale verso l’altissimo livello. Nel 2021/2022 è atteso allora a dimostrare che le aspettative su di lui da parti del rugby gallese sono pronte ad essere rispettate

I Dragons proseguono nella loro opera di aggiungere pochi tasselli alla volta per incrementare il livello della squadra. Quest’anno hanno riportato in Galles il seconda linea Will Rowlands, tardivamente arrivato a vestire la maglia rossa dei Dragoni, e potranno contare su un talento come Jordan Olowofela nel triangolo allargato. La conferma del mediano argentino Gonzalo Bertranou regala ancora qualcosa in più a questa compagine che non è più la squadra materasso di qualche anno fa. Eppure i pronostici li vogliono ancora fuori dalla metà giusta della classifica.

Ospreys

Principali acquisti: Tomas Francis (Exeter Chiefs), Jac Morgan (Scarlets), Michael Collins (Highlanders), Elvis Taione (Exeter Chiefs), Alex Cuthberth (Exeter Chiefs)
Dove eravamo rimasti: 3° nella Conference A del Pro14 2020/2021
Occhi puntati su: Gareth Anscombe – Il mediano di apertura di origine neozelandese è tornato finalmente in campo dopo due anni. Il suo infortunio risale ad agosto del 2019, quando era la prima scelta del Galles per la maglia numero 10. Un Anscombe capace di ritornare a quel livello avrebbe l’impatto dell’acquisto di un giocatore di massimo livello per gli Ospreys, che da quando lo hanno preso da Cardiff non lo hanno mai potuto schierare

Sesta squadra per record vittorie/sconfitte dello scorso Pro14, gli Ospreys proseguono nella loro opera di ricostruzione dopo qualche stagione difficile. Il ritorno di un pilone esperto e di qualità come Francis, l’acquisto del più brillante talento gallese in terza linea (Morgan) e il ritorno di Anscombe sono ottime premesse ad una stagione che si profila positiva anche grazie ai tanti giocatori esperti in rosa. I playoff sono sicuramente alla portata.

Scarlets

Principali acquisti: WillGriff John (Sale Sharks), Tomas Lezana (Western Force), Scott Williams (Ospreys)
Dove eravamo rimasti: 3° nella Conference B del Pro14 2020/2021
Occhi puntati su: Carwyn Tuipulotu – Di lui ormai si parla da un pezzo, da quando ancora militava nei ranghi delle giovanili di qualche college inglese. Non solo per la sua parentela con i fratelli Vunipola e con Taulupe Faletau, né per la sua discendenza nobile dall’internazionale tongano Katilimoni Tuipulotu, di cui è figlio. Le sue dimensioni fisiche, le caratteristiche tecniche e la capacità di essere protagonista in campo, infatti, ne hanno fatto un predestinato. Gli Scarlets lo hanno messo sotto contratto a febbraio: ora il gigante classe 2001 è pronto per prendersi il suo posto nel rugby dei grandi

Gli Scarlets somigliano a sé stessi, ma hanno cambiato dei pezzi: via giocatori simbolici come Paul Asquith, Jake Ball e Uzair Cassiem, via il giovane Jac Morgan. La sfida per la franchigia di Llanelli è rimanere allo stesso livello implementando un graduale ricambio generazionale che porti a una maggiore presa di responsabilità i Tuipuloti e i Costelow, magari con la supervisione di qualche garanzia di vecchia data come il ritornante Scott Williams. Anche per gli Scarlets l’obiettivo minimo è raggiungere i playoff rientrando nel novero delle prime otto squadre del torneo.

Lorenzo Calamai 

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